Il sergente nella neve, Mario Rigoni Stern

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

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Testo

“iL SERGENTE NELLA NEVE”
MARiO RiGONi STERN
AUTORE: Mario Rigoni Stern
TiTOLO: Il sergente nella neve
DATA DELLA PRiMA PUBBLiCAZiONE:
CASA EDiTRiCE:
DATA DELL’EDiZiONE LETTA:
TRAMA:
La vicenda è narrata dal protagonista stesso, un sergente che, con il suo gruppo di soldati era impegnato nella campagna di resistenza in Russia sulle rive del Don, durante le ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale. La prima parte della narrazione descrive la difficile vita che soldati sono costretti a condurre. Ad un certo punto la compagnia corre il rischio di un accerchiamento da parte dei Russi e giunge l’ordine di ripiegare ed abbandonare la posizione.
La ritirata si rivela difficile e rischiosa, i soldati sono infatti costretti a patire fame, freddo e i possibili attacchi da parte dei nemici Russi. Durante l’estenuante ritirata il numero dei componenti si riduce drasticamente, molti sono costretti ad abbandonarsi nella fredda neve ed altri, più fortunati, si fermano nelle molte isbe presenti sul tragitto.
Così i fuggitivi riescono a raggiungere un accampamento sicuro dove si ritrovano e possono trovare calma e un minimo di serenità. Qui gli uomini hanno la possibilità di ritemprarsi con cibo e quella cura si se stessi che per molto tempo era stata assente. La strada per tornare in Italia è ancora lunga ma dalle ultime frasi del racconto si avverte un senso di serenità e speranza dato loro dall’arrivo della primavera.
TEMPO:
Il fatto narrato è realmente accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale, tra la fine del 1942 e l’inizio del 1943. La storia ha una durata di circa 3 mesi.
La durata narrativa ha una lunghezza minore rispetto a quella reale.
SPAZiO:
Lo spazio è reale e consiste nella prima parte nel caposaldo in un villaggio sulla riva del Don, poi nell’interminabile steppa Russa. In questo paesaggio, però sorgono dei piccoli villaggi, dove si può trovare riparo e un po’ di caldo. Le isbe vengono presentate come piccole e accoglienti e si respira un aria allegra, di riposo dopo interminabili fatiche.

PERSONAGGi:
Mario Rigoni Stern: E’ il protagonista, un personaggio reale, infatti coincide con l’autore. E’ un soldato che, come tanti altri, ha dovuto sopportare paura, nostalgia, fame e stanchezza, con un grande coraggio. Il protagonista si presenta da sé, ma non fornisce una dettagliata descrizione. Emerge principalmente l’aspetto interiore, che va scoperto interpretando in monologhi, i pensieri e i dialoghi. Non compare la descrizione dell’aspetto esteriore perché l’autore-protagonista non ha modo di guardarsi. L’unica brevissima descrizione di sé si legge alla fine del racconto quando, giunto all’accampamento, si può specchiare e scopre allora quanto la guerra abbia cambiato il suo aspetto. Il protagonista è un personaggio dinamico infatti cambia nel corso della narrazione, sia fisicamente che caratterialmente: il carattere subisce un notevole cambiamento nel corso dell’esperienza in Russia e l’autore ammette di essersi indurito e aver perso sensibilità.
Gli Alpini: sono i compagni di Rigoni, per esempio Marangoni, Bodei, Giuanin, Antonelli.
I Russi: sono figure che a prima vista possono sembrare crudeli e senza cuore. Sono antagonisti solo perché devono difendere la loro patria, che è un paese nemico.
Le famiglie russe: sono le persone che ospitano gli Alpini nelle loro isbe durante la notte. Offrono loro un posto dove dormire e cibo.
NARRATORE:
È ovviamente interno alla vicenda, in quanto narratore, autore e protagonista coincidono.
Racconta i fatti in prima persona, commentando e riportando le sue riflessioni.
Il punto di vista è interno, come la focalizzazione, racconta infatti le vicende viste e riportate dai suoi stessi occhi.
PRiNCiPALi TEMi TRATTATi:
Il testo affronta la tematica della guerra e della distruzione che porta appresso,distruzione sia fisica della persona, sia del suo animo. Questi aspetti si sviluppano attraverso le riflessioni del protagonista, ma soprattutto attraverso le scene di disperazione che l’autore descrive, senza filtrare gli aspetti più drammatici.
Attraverso le sue riflessioni comunica la sua opinione riguardo alla guerra; infatti quando racconta l’episodio del suo incontro con alcuni soldati russi in un’isba, i quali lo avevano trattato con gentilezza e senza alcun tipo di ostilità, riflette sulla possibilità di un comportamento simile in ogni occasione di guerra perché, se quel gruppo e lui erano riusciti a comportarsi in modo civile, chiunque sarebbe riuscito.
TECNiCHE NARRATiVE:
L’autore utilizza sovente il discorso diretto per riferire i dialoghi tra i personaggi ma sono frequenti le descrizioni sia dei paesaggi sia delle situazioni che i protagonisti sono costretti a vivere.
STRUTTURA SiNTATTiCA:
La struttura sintattica è molto semplice e scorrevole in quanto tende a sottolineare il contenuto più che lo stile di narrazione.
LESSiCO:
Il lessico utilizzato è semplice, popolare, sono molto frequenti le espressioni dialettali e terminologie derivate dal campo semantico militare.
STiLE:
Lo stile è decisamente incisivo, discorsivo.
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ORDiNE:
I fatti sono narrati nell’ordine in cui sono avvenuti, sono rari i flash-back.

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