I dodici abati di Challant, di Laura Mancinelli

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Testo

I DODICI ABATI DI CHALLANT
DATI INFORMATIVI
Laura Mancinelli
I dodici abati di Challant
Prima pubblicazione 1981

NOTIZIE SULL’AUTORE
Laura Mancinelli è nata a Udine nel 1933. Ha insegnato filologia germanica a Sassari, poi per otto anni a Venezia, infine a Torino, dove vive. Colpita da sclerosi multipla nel 1944 è stata costretta a lasciare la cattedra universitaria. Negli ultimi anni di insegnamento ha affiancato ad opere di carattere scientifico, i romanzi, in particolare racconti di ambientazione storica e gialli.

RIASSUNTO DEL TESTO
Il duca Franchino eredita il castello di Challant dal suo predecessore, il marchese Alfonso, con la clausola di mantenere fede a un obbligo di castità. Dodici abati assumono l’incarico di controllare l’osservanza dell’impegno. Giunge al castello Venafro, un cavaliere misterioso, e da quel momento accadono fatti misteriosi: nel castello vengono accolti passanti di ogni genere, ma ogni volta, in quel preciso periodo, muore accidentalmente uno degli abati, causando la convinzione che in quel castello ci fosse un diavolo, cosicchè l’ultimo abate rimasto, fuori di senno, dà fuoco al castello, morendo tra le fiamme. Tutti i cortigiani sono costretti a trasferirsi alla “Fin du monde”, l’abitazione di una pretessa che era stata ospitata aò castello poco tempo prima.

BREVE QUADRO SEI PERSONAGGI CON RELATIVE FUNZIONI
Madonna Bianca di Challant è la signora del castello che benevolmente accoglie tutti i passanti offrendogli ristoro e instaurando con loro buoni rapporti. La marchesa è molto bella, coraggiosa e sicura di sé, ama andare a cavallo all’imbrunire e sfoggia i suoi abiti sfarzosi in base alle occasioni e al destriero che cavalca. Si innamora di un filosofo e di un trovatore.
Il duca Franchino di Mantova diventa l’amministratore del castello di Challant con obbligo di castità. È biondo, esile, con gli occhi azzurri; egli avrebbe voluto essere un menestrello, infatti preferisce comporre canzoni sulla viola all’amministrazione dei beni e della giustizia.
Venafro è un cavaliere misterioso che viene ospitato al castello e diventa il fedele servitore della marchesa. È straniero, ha i capelli neri e corti, i baffi e gli occhi neri e la pelle scura, ma di lui non si sa quasi nulla. È molto colto e ogni sera prima di andare a letto scrive un erbario.
I dodici abati di Challant sono: Umidio, Nevoso, Celorio, Ipocondrio, Prudenzio, Malbruno, Santoro, Torchiato, Foscolo, Mistral, Leonzio, Ildebrando. Gli abati sono tutti personaggi singolari e muoiono, uno per uno, traditi dalle loro stesse passioni.
Molti altri personaggi calcano la scena, chiedendo ospitalità alla marchesa e rimanendo al castello qualche giorno.

AMBIENTE TEMPORALE
Le vicende del romanzo si svolgono nel tardo medioevo. La narrazione comprende un periodo di circa un anno, inizia in autunno e termina ad ottobre dell’anno successivo

AMBIENTE SPAZIALE
Il romanzo si svolge nel castello di Challant e nei suoi boschi, tra le colline in Provenza, ma vi sono anche storie degli ospiti del castello che avvengono in molte altre città, come Venezia, Parigi, Genova

COMMENTI
Il romanzo è stato scritto in chiave ironica e verosimile, in base alle credenze dell’epoca medievale. Il filo conduttore è la morte, ma c’è anche una diversa interpretazione sulla visione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto. Tra i personaggi non ci sono eroismi, ma solo persone semplici; prima fra tutte spicca la marchesa che accoglie tutte le persone che chiedono alloggio al castello.

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