Figure femminili nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis

Materie:Tema
Categoria:Italiano

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Testo

Tema “Ultime lettere di Jacopo Ortis” ,Ugo Foscolo
TRACCIA: “Sviluppa la rappresentazione delle figure femminili in riferimento al tema amoroso e alle modalità di rappresentazione del tema stesso”

Ugo Foscolo scrive il romanzo epistolare “Ultime lettere di Jacopo Ortis” su ispirazione del romazo di Goethe “ I dolori del giovane Werther”. A differenza di Goethe però oltre al tema dell’amore Foscolo tratta anke il tema politico, che è di grande rilievo nella vicenda.
Jacopo infatti ha un grande amore x la sua patria e, nel momento di doverla lasciare perché Venezia è stata ceduta da Napoleone agli austriaci, si trova molto contrariato. Sotto incitamento della madre però decide di partire per evitare le dure sottomissioni e si rifugia come esule sui Colli Euganei.
Questo fallimento politico però è un momento cruciale nella sua vita di adolescente ke lo porterà infatti a teorizzare l’idea del suicidio, infatti la sua patria nn reagisce alla sottomissione e per lui è un evento sconcertante.
A partire dalla vicenda politica si passa al tema amoroso, infatti sui Colli dove si è rifugiato conosce una famiglia aristocratica con la quale lega molto e che in alcuni punti delle sue lettere definisce anche la “sua” famiglia. E’ composta da Teresa, donna della quale si innamorerà, Isabella, la sorellina e il signor T*** che diventerà per lui un buon amico e che è il padre delle due ragazze.
Teresa è però promessa in sposa a Odoardo, ricco giovane e di buona famiglia che possiede tutte le migliori qualità.
Jacopo e Teresa però passano molte giornate insieme durante l’assenza di Odoardo e tra i due scatta un legame, ma che per Jacopo diventa un vero e proprio amore passionale che lo sconvolge totalmente.
Per Jacopo Teresa è la rappresentazione della bellezza assoluta e possiede tutte le migliori qualità che si possono ricercare in una donna, per lui nn è possibile vedere altra donna al di fuori di lei, ma questa passione ed entusiasmo svaniscono quando si rende conto dell’impossibilità del suo amore e sprofonda nello sconforto più totale.
L’amore è visto da Jacopo come un’illusione che però riesce a dare spesso senso alla nostra esistenza anche se molte volte è ostacolato da convenzioni e interessi personali, come nel suo caso, infatti Teresa sposerà Odoardo per mantenere l’integrità della famiglia e non discostarsi dalla decisione del padre.
In tutto il romanzo notiamo che le figure femminili a contatto con Jacopo e con cui lui ha rapporti intensi sono tutte iraaggiungibili e lontane, sia fisicamente che affettivamente.
La madre infatti è rimasta a Venezia e lui se ne è dovuto separare; Teresa invece non essere raggiungibile perché si sta per sposare con Odoardo.
L’altra figura femminile rilevante nel romanzo e che spesso compare a fianco di Jacopo è quella di Isabella, la sorella di Teresa, per la quale Jacopo prova molta simpatia e tenerezza.
Nelle lettere dice di essere diventato un po’ il suo maestro, infatti le insegna a leggere e a scrivere e spesso rimarca l’affetto che lei dimostra per lui preoccupandosi; da parte sua Jacopo le offre disponibilità e protezione.
Anche Isabella però risulta essere un personaggio irraggiungibile infatti dopo il ritorno di Odoardo, Jacopo capisce che il sentimento che lui prova per Teresa non può essere contraccambiato e quindi decide di lasciare i Colli Euganei e di partire, in giro per l’Italia, convinto che la lontananza possa attenuare il suo dolore.
Intraprende molti viaggi in varie città italiane, ma senza spirito d’avventura e anzi alla fine continua nel suo vagare quasi per inerzia perché il suo cuore soffre per amore e queste sentimento prende il sopravvento su tutto il resto.
Durante il percorso matura così la sua decisione che lo porta al suicidio, visto come unica salvezza dalla sofferenza, ma prima decide di tornare a Venezia per salutare la madre.
Jacopo ha infatti un bellissimo rapporto con la madre che è una figura molto rilevante nella sua vita, ma che ha dovuto abbandonare, con grande tristezza, per sfuggire alla sottomissione degli austriaci.
La madre ha sempre voluto il bene di Jacopo e infatti lo ha spinto in precedenza ad abbandonare Venezia e anche ora nel momento in cui si salutano lei piange ma lascia andare il figlio, pur sapendo che sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe visto, ma è comunque convinta di fare il suo bene e gli lascia scegliere la sua strada.
Il rapporto tra il protagonista e l’amore risulta quindi in tutto il romanzo molto difficile e contrariato, porta dunque alla sofferenza ed è appunto questa sofferenza che, insieme ad altri fattori, porta Jacopo al suicidio.

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