La cecità infantile

Materie:Tesina
Categoria:Igiene

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Data:09.11.2006
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Testo

La cecità infantile
Ogni anno 350.000 bambini perdono la vista e molti di loro muoiono in conseguenza di ciò (vengono trascurati e abbandonati una volta diventati ciechi) e delle malattie che hanno determinato tale perdita (il 60% muore entro l’anno). La cecità ha un effetto devastante sul bambino poiché dura tutta la vita ed influenza tutte le aree dello sviluppo, la visione è, infatti, l’organo di senso più importante per lo sviluppo generale e la formazione del bambino, al bambino ceco e ipovedente viene impedito un normale apprendimento. La cecità ha profonde conseguenze sullo sviluppo motorio e le tappe di maturazione risultano ritardate. Una delle cause più frequenti di cecità nell’infanzia è la cataratta congenita, si rende manifesta ai genitori nel caso sia totale, come una macchia biancastra nel centro della pupilla; a volte può fungere da campanello d’allarme la deviazione dell’occhio malato; ma solo una visita oculistica accurata potrà evidenziare la presenza di opacità meno accentuate o che interessino la corticale posteriore. Queste opacità congenite interessano il cristallino, possono essere presenti anche in sindromi particolari quali quella di Lowe o quella di Down. Le opacità possono essere espressioni di disturbi del metabolismo come la galattosemia. Possono essere totali, parziali, interessanti la capsula posteriore o il nucleo del cristallino, rappresentano comunque un grande ostacolo alla visione. Per far si che si recuperi la vista occorre che vi sia una precoce asportazione chirurgica del cristallino catarattoso e la sua sostituzione con una lente intraoculare o a contatto. In oltre alcune cause posso essere: la carenza di vitamina A, i tuomori del bulbo e dell’orbita , tra cui il retinoblasma,tumore maligno ereditario se non diagnosticato precocemente provoca metastesi.

Il Glaucoma malformativo
Si verifica un caso ogni 25.000 nascite dipende da un difetto dello sviluppo del segmento anteriore dell’ occhio che altera le vie di drenaggio dell’acqueo e porta un ipertono oculare. L’occhio del bambino non resiste all’aumento di pressione e si sfianca assumendo l’aspetto buftalmo ( a occhio di bue) a ciò si aggiungono edema corneale, atrofia del nervo ottico.

L’ipovisione
Gli ipovedenti possiedono, a differenza dei ciechi assoluti, un residuo visivo che può e deve essere sfruttato al massimo. Possono essere aiutati mettendo in atto alcuni accorgimenti o utilizzando ausilii ottici ed elettronici. Una razionale disposizione dell'ambiente, lo sfruttamento dei contrasti e l'utilizzo di una adeguata illuminazione, può fare in modo che l'ipovedente si gestisca bene negli spazi domiciliari. Per un bambino, inoltre, è importante che a scuola possa sedersi in prima fila, utilizzare una lavagna luminosa o avvalersi di una illuminazione addizionale sul banco, avere testi a caratteri grandi o fotocopie ingrandite. L'uso delle correzioni ottiche può migliorare il visus di un ipovedente, ma tuttavia hanno il solo scopo di portare le immagini a fuoco sulla retina, mentre molto spesso serve, per permettere l'uso di una maggiore zona di retina, un effetto ingrandente.

Il braille
Il Braille è il codice di lettura e scrittura più utilizzato dai ciechi. E' stato inventato dal francese Louis Braille nel 1829.Si tratta di un sistema di scrittura basato su sei punti in rilievo in cui la maggior parte dei simboli è universalmente riconosciuta e quindi può essere usato in molte lingue diverse. Il Braille infatti non è una lingua di per sé, ma è un mezzo di scrittura internazionale. Con esso si possono rappresentare le lettere dell'alfabeto, la punteggiatura, i numeri, i simboli matematici e quelli musicali. I non vedenti leggono il Braille con le dita facendo scorrere i polpastrelli lungo le righe del testo. Per i vedenti questo processo solitamente risulta difficile dal momento che non sono abituati ad usare il tatto come senso di informazione, in questo caso il Braille può essere tranquillamente letto con la vista.
Per un non vedente è fondamentale imparare a leggere con più dita contemporaneamente al fine di raggiungere una buona velocità e sicurezza. Infatti mentre le dita della mano destra leggono la parte finale di una riga, le dita della mano sinistra iniziano ad esplorare e a leggere le prime parole della riga successiva. Un aspetto fondamentale del sistema Braille è che, oltre ad essere letto, può anche essere scritto dai non vedenti in completa autonomia.Ci sono diversi strumenti per scrivere in Braille: dalla semplice tavoletta e punteruolo, alla dattilobraille, alle stampanti Braille.
I CARATERI BRAILLE

L'Alfabeto

a
b
c
d
e
f
g
h
i
j
k
l
m
n
o
p
q
r
s
t
u
v
w
x
y
z


Le lettere accentate

à
è
ì
ò
ù
é

Segna maiuscola:
$

I segni di punteggiatura

,
;
:
.
?
!
«
*
»
'
-

I numeri

Il segnanumero:
#

1
2
3
4
5
6
7
8
9

Esempio