Il doping

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Ricerca di ed. fisica:
Il doping
IL DOPING: se lo conosci, lo eviti.
Scopriamo che questa “moda”non è del tutto sconosciuta nel nostro sport.Meglio quindi saperne di più, quali sono i rischi per la salute e che cosa evitare. L’uso di sostanze dopanti nello sport non porta sempre risultati apprezzabili.
Recentemente, i mezzi di informazione hanno dato ampio spazio alla notizia di squalifiche di atleti di fama internazionale perché trovati positivi alle analisi anti-doping. A comferma di quanto la pratica del doping sia diffusa, un noto allenatore ha ammesso pubblicamente l’utilizzo da parte degli atleti di farmaci al fine di migliorare le prestazioni e il rendimento in gara.
Le inchieste predisposte dalla magistratura in relazione a questo fatto, oltre a rivelare un esteso utilizzo di doping in molte discipline sportive, hanno evidenziato anche gravi irregolaritànei test anti-doping normalmente eseguitisugli atleti al termine di ogni gara. I risultati hanno portato quindi alle dimissioni dei massimiesponenti del governo dello sport e alla chiusura di alcuni laboratoridel CONI che ha delegato temporaneamente le analisi a laboratori esteri e dato l’avvio ad altre indagini per accertare le resposabilità di chi ha voluto direttamente o indirettamente inseguire la vittoria ad ogni costo, anche a rischio di perdere digbità e salute. In particolar modo il CONI, allo scopo di individuare e punire chi ricorre a metodi illeciti di doping e chi incentiva tali metodi (allenatori, massaggiatori, medici, dirigenti o altri), ha predisposto un’imponente organizzazione costituita da sei commissioni per lo studio, l’indagine ed i controlli a sorpresa nel mondo delle competizioni.
La necessità di attivare una simile organizzazione deriva dal fatto che un numero sempre più crescente di atleti utilizza farmaci o altri interventi intesi come atti terapeutici, in modo improprio e senza comprovata necessità, al fine di accrescere le potenzialità del proprio organismo nel conseguire il risultato sperato, ma spesso senza conoscere la pericolosità nei riguardi della propria salute (anche se tenuta costantemente sotto controllo da un’équipe di medici) e, per alcuni sport, nei riguardi dell’integrità altrui.
Il doping è da tempo una pratica diffusa soprattutto nel ciclismo e nell’atletica, ma in epoca più recente si è allargata anche nel mondo delle competizioni motociclistiche, seppurnon avrebbe ragione di esistere proprio per le particolari caratteristiche di questi sport. Dal numero delle analisi anti-doping effettuate dalla FMI negli ultimi anni risulta che nel mondo del motociclismo la pratica del doping viene sì effetuaua dai piloti, ma spesso, per ignoranza delle regole. Le analisi riguardavano mediamente 16 gare all’anno per un totale di circa 100 piloti.
Il numero di controlli non negativi sono stati mediamente uno-due all’anno; le sostanze presenti confermate dalle analisi sono il testosterone,l’efedrina, la marijuana; l’età dei piloti risultati positivi va dai 17 anni in poi; le specialità dei piloti risultati positivi riguardano la velocità, il cross e l’enduro.
Che cosa significa la parola “doping”?
La parola doping deriva dall’inglese”to dope” che ha origine dall’olandese “doop” (salsa) e che a sua volta deriva da un verbo della stessa lingua, “dopen” (mescolare). Doop era il nome di una pozione rinvigorente utilizzata nel diciasettesimo secolo dai pionieri olandesi sbarcati in America per edificare il primo insediamento orbano nella zona dove adesso è situato New York. Doop era anche in nome del liquido alcolico stimolante che i Boeri dell’Africa sud-orientale vedevano bere dagli indigeni nel corso dei loro riti tribali. Nella sua concezione più elementare, la pratica del doping allo scopo agonistico risale alla civiltà dell’antica Grecia, ma sono da ricercarsi ni tempi più recenti, e precisamente al decennio precedentela seconda guerra mondiale, esempi documentati di esaltazione artificiale delle prestazioni atletiche. Attualmente con il termine di doping si intende “la somministrazione agli sportivi o l’uso da parte di questi ultimi di classi farmacologiche o di metodi affini allo scopo di esaltare le prestazioni o comunque a conseguire un vantaggio nello sport”.
Classi di farmaci e metodi proibiti nello sport.
Nel ’96 la commissione medica del Comitato Internazionale Olimpico ha classificato, in termine di divieto e restrizione dell’utilizzo, le sostanze impiegate dagli atleti per migliorare le prestazioni in gara e i metodi utilizzati per mascherare la presenza di tali sotanze nell’organismo (vedi le tabelle nelle prossime pagine). La commissione medica ha adottato il criterio di vietare classi di sostanze farmacologiche anziché redire liste di sostanze proibite, perché in questo modo si posssano inserire anche nuove sostanze o ulteriori metodi adottati allo stesso scopo. Imponendo questi divieti il CIO ha voluto diffidare anche gli operatori del settore di somministrare farmaci a scopi non terapeutici che possano indurre tossicodipendenza o pregiudicare le capacità di giudizio degli atleti, con il rischio di farli incorrere in gravi pericoli durante la gara, sia per se stessi che per gli altri.
Questo avvertimento ha ragione di venire elargito in quanto il problema del doping non riguarda soltanto gli sportivi, ma anche i medici responsabili della tutela della salute degli stessi atleti e i farmacisti che devono rispettare l’obbligo della prescrizione medica cui sono sottoposti i prodotti farmaceutici.
Risalgono algi anni Sessanta le prime analisi anti-doping, al periodo in cui durante i giochi olimpici di Roma morì, forse per abuso di anfetamine, un ciclista. Da allor il doping è ritenuto perseguibile come reato e quindi punibile con pene che vanno dall’ammenda alla sospensione a vita. I controlli anti-doping vengono effetuati attraverso le analisi delle urine, ma anche tramite altri materiali come l’aria respirata e il sangue nel caso di ricerca di alcool etilico. Le analisi si basano su tecnologie sofisticate e vengono eseguite da personale qualificato in centri istituiti appositamente dal CONI. Soltanto grazie a questi controlli è possibile riscontrare l’utilizzo di sostanze da parte dell’atleta, anche se non assunte con il preciso scopo di ricorrere al doping.Le analisi sono effetuate per separazione della sostanza di interessedalle altre presenti nel campione da analizzare, in base alle caratteristiche chimico-fisiche della sostanza e sccessivamente mediante la cromatografia integrata dalla spettrometria di massa. Lo spettrometro di massa è uno stumento in grado di identificare la sostanza tramite bombardamento elettronico e successiva frammentazione molecolare. I frammenti (ioni), soggetti ad un campo elettromagnetico, vengono raccolti e registrati in base al loro rapporto massa/carica alattrica. Il tipo di frammenti e al loro abbondanza relativa costituiscono lo spettro di massa cioè l’impronta digitale della sostanza.
Lo spettro viene successivamente confrontato con quelli di riferimento contenuti in una banca dati, quindi identificato e quantificato in modo virtualmente incontensabile mediante l’utilizzo di un computer.
Sostanze soggette a restrizioni.
SOSTANZE
ECCEZIONI
ALCOOL
------------------------
MARIJUANA
Accettabile nelle urine se sotto il limite dei
121g/ml in quanto tracce minime possono
essere presenti anche per fumo passivo e
per molti giorni
ANESTETICI LOCALI
Somministrazione concessa solo per
iniezione locale o intrarticolare
CORTICOSTEROIDI
Somministrazione ristretta all’uso topico
Inalatorio e all’iniezione locale o
Intrarticolare
BETA BLOCCANTI
Il loro utilizzo è vietato soltanto in alcuni
sport a discrezione delle federazioni
sportive nazionali (sono vietati in Italia)
Sostanze proibite nello sport.
CLASSE
NOME
Stimolanti
Anfetamine
Caffeina (se supera i 12 Cg/ml)
Cocaina e anestetici locali
Efedrina e derivati
Narcotici (oppioidi)
Diamorfina (eroina)
Morfina
Metadone
Meperedina
Agenti anabolizzanti (steroidi
anabolizzanti androgeni e beta 2 agonisti)
Testosterone
Nandrolone
Mentandrenone
Stanazolo
Clenbuterolo
Diuretici
Acetozolamide
Furosemide
Idroclorotiazide
Triamterene
Ormoni e analoghi
Ormone della crescita
Corticotropina
Gonadotropina corionica
Eritropoietina
Fattore di crescita insulino-simile
Insulina
Chi ha capito veramente il significato dello sport compete nel pieno rispetto di regole imposte per garantire le stesse probabilità di successo a tutti i concorrenti. In parte queste regole sono state dettate dalla necessità di eliminare quei fattori come i farmaci e le manipolazioni farmacologiche, chimiche o fisiche, impiegati al fine di esaltare le prestazioni individuali a discapito della tutela della salute, posta così in secondo piano. Le conoscenze attualmente disponibili sui farmaci provengono da numerosi studi effetuati allo scopo di stabilire volta per volta l’efficacia terapeutica della sostanza studiata e gli effetti indesiderati che sono sempre legati al suo utilizzo. I risultati ottenuti da questi studi hanno permesso di definire per ciascun farmaco la dose adeguata, la via e gli intervalli di somministrazione e l’ottimale rapporto beneficio/rischio al fine di recuperare la salute compromessa da una determinata patologia.
Questi dati mancano invece nei riguardi di quei farmaci utilizzati unicamente per migliorare l’attività psicofisica degli organismi sani. Di conseguenzanon è possibile dimostrare scientificamente l’influenza positiva della loro assunzione sulle prestazioni sportive di un individuo sano e tanto meno stabilire l’entità del rischio che questa assunzione comporta per l’integrità fisica del soggetto.Nella tabella successiva abbiamo riportato, insieme ai benefici attesi, gli organi e gli apparati dell’organismo più frequentemente colpiti dagli effetti collaterali delle sostanze somministrate.
I presunti benefici e gli effetti collaterali delle sostanze dopanti.
CLASSI DI SOSTANZA
UTILIZZATA
BENEFICI ATTESI
DURANTE LA PRATICA
SPORTIVA
ORGANI E APPARATI
A RISCHIO COLLATERALE
Stimolanti
Aumento aggressività
Aumento competitività
Aumento resistenza fisica
Apparato gastrointestinale
Cuore e vasi
Cervello
Narcotici
Eliminazione dolore
Conseguente a crampi o
traumi
Apparato gastrointestinale
Apparato riproduttivo
Cuore e vasi
Cervello
Muscoli e ossa
Steroidi anabolizzanti
Aumento massa muscolare
Aumento forza muscolare
(effetto ergogenico)
Aumento performance fisica
Aumento resistenza allo
sforzo
Aparato gastrointestinale
Apparato riproduttivo
Cuore e vasi
Cervello
Cute
Fegato
Mammelle
Tendini
Beta 2 agonisti
Aumento massa muscolare
Cuore e vasi
Cervello
Cute
Diuretici
Dissimulazione di tracce di
ulteriori sostanze assunte a
scopo anabolizzante
Cuore e vasi
Fegato
Reni
Ormoni peptidici e glicoproteici
Aumento massa muscolare
Aumento forza muscolare
Apparato gastrointestinale
Apparato riproduttivo
Cuore e vasi
Cervello
Cute
Mammelle
Muscoli e ossa
Reni
Alcool etilico
Controllo del tremore
Elevala disponibilità di
calorie a basso valore nutrizionale
Cervello
Fegato
Marijuana
Euforia
Apparato riproduttivo
Cuore e vasi
Cervello
Anestetici locali
Eliminazione dolore conse-guente a traumi o infortuni
Cervello
Corticosteroidi
Aumento performance fisica
Apparato gastrointestinale
Cuore e vasi
Beta-bloccanti
Aumento performance complessiva
Controllo del tremore
Apparato gastroinestinale
Apparato riproduttivo
Cuore e vasi
Polmoni

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