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Aoristo II o forte
Aumento + T.V. + -AAAA + desinenze storiche attive o medie
Attivo
AAAAAAAAAA
AAAAAAAAAA
AAAAAAAA
Medio Passivo
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Aoristo III o fortissimo o atematico o radicale
Aumento + T.V. + desinenze stori
Greco
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Così io dicevo e quello prontamente mi rispondeva, con animo spietato: ”Sei davvero ingenuo, o straniero, o sei giunto da lontano, tu che mi ordini di temere o di sfuggire gli dei. I ciclopi, infatti, non si preoccupano né dell’egioco Zeus, né dei beati, poiché siamo davvero molto più forti. Né io, nel tentativo di evitare l’ira di Zeus, risparmierei te
DEMOSTENE E L'OMBRA DELL'ASINO
Demostene una volta,essendo ostacolato nel parlare nell'assemblea dagli ateniesi,disse a quelli di voler parlare per poco.Avendo quelli fatto silenzio,disse:"Un fanciullo,d'estate,avendo affittato un asino,andava a Megara seguendo l'asinaio.Essendo mezzogiorno e b...
Solo in età ellenistica però, quando l’epigramma si affrancò del tutto dal suo impiego epigrafico, questo genere letterario avverte la necessità di pubblicare raccolte dei propri componimenti. La particolare fortuna che questo genere godette in questo periodo si spiega con il particolare clima culturale e psicologico dello stesso ellenismo: adoperato pe
Venendo a sapere come stanno le cose, e qual è la causa della disgrazia che affligge Tebe, Edipo giura che sarà lui a scoprire ciò che era accaduto a Laio. Poi, rivolgendosi alla folla dinnanzi al palazzo, li invita ad alzarsi dai gradini, levando in alto i rami d’ulivo, assicurando che diventerà loro alleato per trovare l’assassino di Laio. Così detto
Drammaturgia Eschilo: Inventore della tragedia: le sue innovazioni tecniche drammaturgiche danno audacia all’azione scenica.
Elemento costante fobos, paura.
Innovazione principale: secondo attore (riduzione parti corali, emerge il dialogo come elemento proprio della tragedia)
Rende solenne la tragedia: utilizza effetti visivi. Fastosi...
successi (nel momento culminante della buona fortuna).
Dice anche che gli era apparso (7) nel sonno suo figlio, morto poco prima
di Metella, in una veste semplice, e che gli si era posto accanto e lo aveva
pregato di cessare di preoccuparsi perche’ sarebbe andato con lui dalla ma
dre Metella a vivere insieme a
Mimnermo Frammento 7
A cura di Riccardo Rosa
Quale vita, quale gioia senza l’aurea Afrodite? Che muoia quando queste cose non mi stiano piщ a cuore, l’amore segreto, i dolci doni e il letto. Tali fiori di giovinezza sono seducenti per gli uomini e per le donne; quando sopraggiunge la vecchiaia dolorosa, che anche l’uomo bello rende ugu
Circa sei anni dopo questi avvenimenti, nelle Lenee (fine Gennaio) del 425, A. presentava la sua quarta commedia, gli Acarnesi appunto, con la quale conseguiva la prima vittoria sopra i suoi maggiori avversari, Cratino ed Eupoli, riusciti secondo e terzo: per la prima volta i grandi poeti della triade, consacrata nel noto verso di Orazio (sat. I,4, I “È