la cina

Materie:Altro
Categoria:Geografia

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Testo

1) CARTÀ D’IDENTITÀ:
a) Confini: a Nord con la Mongolia e la Russia, a Nord – Ovest con il Kazakistan e con il Kirghizistan; a Sud con il Nepal, il Bhutan, con il Myamar, con il Laos e con il Vietnam, a Sud – Ovest con il Pakistan e l’India; a Ovest con Tagikistan e con l’Afghanistan; a Est con la Corea del Nord.
b) Superficie: 9.575.388 Kmq
c) Popolazione: 1.273.111.000 ab.
d) Densità: 133 ab./ Kmq
e) Capitale: Pechino
f) Sigla automobilistica:
g) Moneta: Yuan cinese
h) Bandiera:

2) ASPETTO FISICO E CLIMATICO:
a) Breve presentazione del territorio: la parte interna del territorio cinese è occupata da imponenti catene, che racchiudono altipiani e bacini spesso chiusi. L’altopiano del deserto di Gobi è dominato ad est dal Grande Khingan, a sud dai Nan shan. La catena dei Tian shan separa il bacino della Zungaria dal bacino del Tarim, a sud. Fra i Nan shan e la catena del Kunlun si stendono i bacini chiusi dello e del Koko nuur. Le catene e i bacini del Tibet, sono dominati dai massicci del Karakorum a ovest, del Transhimalaya e Himalaya a sud. Gli altipiani interni sono coperti dal loess, una fine polvere trasportata e depositata dal vento in un clima molto secco.
b) Elenco degli elementi fisici: MONTI: Everest (8850 m), Lhotse (8516 m), K2 (8616 m), Makalu (8463 m), Cho Oyu (8201 m),
Gasherbrum I (8068 m), Broad Peak (8047 m), Xixabangma Feng (8046 m), Gasherbrum II (8035 m).
FIUMI: Chang Jiang (fiume azzurro), Huang He (fiume giallo), Xi Jiang.
LAGHI: Qinghai Hu, Dongting, Lop Nur, Huluu Nur, Tai Hu, Poyang Hu, Hanka.
ISOLE: Hainan.
c) Cartina fisica:

d) Clima: verso Ovest e verso Nord si stendono regioni semiaride e desertiche. Le precipitazioni si fanno sempre più scarse verso Nord, sono molto accentuate le variazioni di temperatura, il Tibet, a causa della sua altitudine, ha inverni rigidi ed estati fresche. La Cina orientale è quasi uniformemente bagnata da piogge estive, in parte determinate dai monsoni, molto abbondanti nel Sud e meno abbondanti nel Nord. Le temperature variano secondo la latitudine e la distanza dal mare; si può dire che non esista inverno sulla costa meridionale né nel Bacino Rosso. La frequenza dei tifoni provenienti dal Pacifico è l’ultimo elemento climatico che caratterizza la Cina tropicale del Sud.
3) ASPETTO STORICO- POLITICO
a) Storia del Paese: La Cina è una delle regioni di più antico insediamento umano, lo dimostrano i ritrovamenti dei resti di uno degli antenati preistorici dell'uomo. Nel primo millennio a.C. si collocò su gran parte del nord della Cina un regno feudale; sotto di essa vissero alcuni filosofi, tra i quali Confucio, che lasciarono un'impronta decisiva nel pensiero cinese. Dal 221 a.C. al 1911, per oltre 2000 anni, durante i quali si succedettero al trono varie dinastie, la Cina conserva sostanzialmente immutato il suo aspetto: si tratta di una società contadina che impiega raffinate tecniche di irrigazione, patriarcale, ordinata in una rigorosa scala gerarchica e guidata da una dottrina dominante: il Confucianesimo. A quel tempo gli inglesi coltivavano in India la pianta da oppio e la vendevano clandestinamente in Cina ricavandone forti guadagni. L'Imperatore decise di usare le maniere forti: fece sequestrare e distruggere un carico di oppio scoperto dalle navi inglesi. Ne nacque la "guerra dell'oppio". Il primo ottobre 1949 i comunisti proclamarono a Pechino la nascita della Repubblica Popolare Cinese. Il governo comunista, inaugurando una nuova epoca della storia cinese, prese subito importanti iniziative come la riforma agraria. Nel 1971, dopo un'attesa di 20 anni, la Cina venne ammessa all'O.N.U. come legittima rappresentante del popolo cinese. Durante questa complessa storia cinese, è stata costruita un’opera veramente straordinaria: la Muraglia Cinese.
b) Forma di governo: Repubblica popolare.

4) ASPETTO UMANO
a) Lingua: cinese
b) Religione: buddista, musulmana e confucianesimo
c) Distribuzione della popolazione:
d) La capitale e le città più importanti: La capitale della Cina è Pechino che ha una lunga storia ed una bella istruzione e cultura; vicino alla città sono stati ritrovati, in una grotta, i resti dell’ ”uomo di Pechino”. Gli uomini continuarono ad abitare la zona, e nel corso della storia fu più volte distrutta e riedificata, cambiando molte volte nome: nel 1215 venne devastata dai Mongoli ma pochi anni dopo fu ricostruita dal suo successore Kublai Khan, fu questa la città , di forma quadrata e cinta di mura, chiamate allora Khanbalig, che in Marco Polo conobbe e descrisse nella sua opera Il Milione. Nel XV secolo l’imperatore Young Leo, la trasformò in una splendida capitale, come ancora oggi si può osservare. La città ha una caratteristica forma a rettangoli concentrici intorno al luogo sacro e raffinato costituito dal palazzo imperiale. Solo dopo la caduta dell’impero nel 1911, fu realizzata la grande Piazza Tien An Men, la più grande del Mondo: e’ stata il luogo delle immense adunate di popolo al tempo di Mao Tse Tung, oggi sepolto in un mausoleo a sud della Piazza. L’ insieme dei palazzi imperiali, cinto da un alto muro rosso cupo e vietato un tempo a chi non faceva parte della corte, era chiamato Città purpurea o Città Proibita. Nei pressi della Città Proibita sorge quello che è considerato il capolavoro dell’architettura cinese, oggi la Città Proibita e il Tempio del Cielo, sono il simbolo dell’epoca passata e vengono visitati da un gran numero di turisti. La Pechino di oggi, considerando l’intero agglomerato urbano, sfiora i 11.000.000 di abitanti. Rispetto al vasto territorio cinese è situata in posizione periferica, a nord est. Oltre ad essere il centro politico-amministrativo e culturale del Paese, Pechino ha assunto oggi un ruolo industriale sempre più importante. L'estrema regione sud - occidentale della Cina è occupata dall'altopiano del Tibet che è la regione più elevata della Terra. Morfologicamente tormentato, costituito da vasti affioramenti rocciosi, alternati da pianure alluvionali, laghi salati e paludi, l'altopiano è attraversato da numerose catene montuose e circondato dall'Himalaya a sud, dal Pamir e dal Karakaram a ovest, e dal Quiliam sham a nord Le piogge sono limitate, presenti soprattutto in luglio/agosto. Inoltre in Tibet sono situati vari alberghi per l’alloggio dei turisti, interessati soprattutto alla visita di monasteri e per la veduta di paesaggi stupendi. La popolazione in questo vasto territorio supera i 6 milioni di abitanti, che si dividono tra nomadi, monaci, pastori, contadini e abitanti delle poche e piccole città. Questa popolazione, anche se non ha un tenore di vita molto alto, vive la propria vita sfruttandola al meglio senza farsi troppi problemi e cercando sempre il lato positivo di ogni situazione. Il vestiario tradizionale dei tibetani è molto dettagliato, si usano lunghe tonache che variano di colore come le fasce da portare poggiate sulla spalla. Inoltre i tibetani usano dedicare almeno un po' del loro tempo alla preghiera, che definiscono sacra poiché libera la mente e l'anima.
e) Cartina politica:

5) ASPETTO ECONOMICO:
a) Le attività economiche: Settore primario: L'agricoltura tradizionale continua ad essere importante per il Paese poiché è una grande risorsa economica. I terreni coltivabili non sono molto vasti, misurano solo il 10% di tutto il territorio, e si trovano soprattutto nelle regioni orientali. Siccome i terreni coltivabili non erano e non sono molti, la popolazione cinese decise di sfruttare al massimo i pochi spazi che avevano, questo metodo portò ad un raddoppio del raccolto, ma molto presto i terreni si impoverirono; a questo punto si decise di ridurre la coltivazione troppo intensa. In seguito si videro i risultati: il raccolto era abbastanza equilibrato; adesso sono state create più di 2000 aziende agricole statali situate in zone dove le persone non sono molte e le attrezzature moderne possono essere usate con efficacia. L'agricoltura è molto legata al commercio visto che molte piantagioni come il riso, vengono esportate in gran quantità.
In Cina l'allevamento, come l'agricoltura, rappresenta una risorsa molto importante per l'economia ed il commercio. L'allevamento più diffuso è quello dei suini poiché molte volte non vi è abbastanza vegetazione.
La pastorizia è largamente praticata nelle regioni occidentali, dove i pastori allevano ovini, caprini e cammelli; nelle zone più elevate del Tibet si allevano gli yak, che forniscono latte, carne, vestiario, con la pelle, e combustibile, con il letame. Nonostante la pesca sia praticata tuttora con metodi antichi, la Cina è uno dei migliori produttori di pesce del mondo. Nel Paese sono presenti numerosi allevamenti di carpe, alimento molto usato e gradito dai cinesi. Settore secondario: Un altro ramo dell'economia è l'industria pesante di rilievo è rappresentata dalla produzione di locomotive, trattori, macchinari per l'industria estrattiva e per la raffinazione del petrolio. L'industria petrolchimica possiede stabilimenti nella maggior parte delle province e delle regioni autonome cinesi, la produzione comprende fibre sintetiche, prodotti farmaceutici e materiale plastico, inoltre si produce concime azotato.
Particolarmente abbondante nella Cina è l'industria tessile che impiega più di 4 milioni di lavoratori; si produce anche molta elettricità, nonché la Cina è la prima produttrice al mondo di questo importante materiale, inoltre vi sono risorse minerarie.
b) Addetti ai 3 settori:
c) Altri aspetti o problemi dell’economia del Paese: Per più di 2000 anni l'economia della Cina si è basata su un metodo feudale, cioè vi erano pochi proprietari terrieri che comandavano moltissimi poveri che lavoravano la terra, ed infine vi era l'Imperatore che a sua volta dominava su tutti..
La Cina ha avuto un periodo molto prosperoso, sotto la dinastia Sung, nel campo dell'economia che però si abbasso con l'entrata della dinastia Ming per poi ritornare a livelli alti con la dinastia Ching.
Dopo la guerra dell'oppio penetrò nel Paese un'economia occidentale, questo evento portò allo sviluppo dei porti e alla costruzione di ferrovie, poiché si potessero scambiare merci velocemente.
Dopo un periodo di sofferenze l'economia della Cina si riprese fino ad arrivare ai livelli di oggi, cioè all'esportazione e importazione di prodotti da tutto il mondo.
L'economia cinese è basata oggi sull'agricoltura, sul commercio, sull'industria, sulle risorse minerarie, sulle risorse forestali, sull'allevamento.
6) ALTRE NOTIZIE:
a) Eventuali problemi particolari del Paese oggi: uno dei problemi più diffusi in Cina è quello della crescita demografica, che pure oggi sembra assumere dimensioni meno allarmanti che in passato, ha attirato l’attenzione del governo centrale, preoccupato di non riuscire a ridurre drasticamente i ritmi evolutivi. Perciò lo Stato ha intrapreso una serie di misure restrittive, destinate a penalizzare quelle famiglie che hanno più figli e a favorire invece quelle che hanno un figlio unico. Ad esempio, l’accesso agli aiuti finanziari dello Stato, ai servizi sanitari specialistici, alle scuole superiori e all’Università viene riservato solo a queste ultime.
b) Folklore:
c) Cucina: il frumento, piuttosto che il riso, è l'alimento principale. La farina di frumento è usata per fare la pasta, focacce al vapore, gnocchetti di pasta e frittelle. La carne è più un bene di lusso e anche la verdura deve essere conservata per tutto l'inverno. I piatti, generalmente, sono molto più comuni, solidi e nutrienti.
Il montone e l'agnello sono comuni - senza dubbio a causa dell'influenza data dalle invasioni mongole - nonostante siano mangiati raramente in altre zone della Cina. Lo spezzatino mongolo è un ottimo esempio del tipo di cucina preferita - carne cotta semplicemente servita con salse piccanti. La fragranza forte del porro, delle cipolle e dell'aglio è molto caratterizzante.
La verdura più diffusa in questa regione è il cavolo cinese, che può essere conservato per tutto l'inverno.
La preparazione e il modo di servire i cibi divenne un'importante parte del rituale di corte e, nel corso dei secoli, i cuochi imperiali portarono una grande concentrazione sulle abilità culinarie a Pechino. Questa tradizione si ritrova in modo palese nella cucina pechinese attuale, che è più leggera ed elegante rispetto a quella delle regioni periferiche. L'anatra pechinese è, sicuramente, il piatto più conosciuto. Le anatre pechinesi sono alimentate in modo particolare per la preparazione di questo piatto e sono alimentate a forza per ottenere il grado giusto di rotondità e tenerezza.
d) Itinerari turistici: la Grande Muraglia Cinese: essa ha una lunga storia. I Cinesi la chiamano Wang li cheng (muro dei 10 000 li) , in effetti, l’unica opera fatta dall’uomo e visibile ad occhio nudo dalla luna e’ lunga 4 000 km. Durante il periodo degli Stati Combattenti, ogni stato combattente costruì una propria muraglia di difesa contro eventuali attacchi di stati confinanti e tribù nomadi del nord. Occorsero 10 anni di duro lavoro, 180 milioni di m3 di terra e ne risultò una muraglia di terra battuta ricoperta di pietre bianche, alta da 6.50 a 8 metri, che misurava alla base m 6.50 e in cima m 5.50. Sorsero a intervalli regolari torri di avvistamento dalle quali sarebbero stati segnalati gli eventuali attacchi con fuochi di notte e fumo di giorno. La Cina comunista ha individuato nella Muraglia Cinese l’opera del popolo cinese sofferente e ne ha fatto un simbolo. I Cinesi di ieri la visitavano in pellegrinaggio, quelli di oggi ne fanno una meta turistica. E’ stata restaurata in tre punti: al passo Shanbai, a Badaling e al passo Jiayu guan.
e) Altro: I costumi: i costumi tipici della Cina sono il busto che era formato da due pezzi quadrangolari e uno triangolare chiamato "cugnu", cioè cuneo, di stoffa resistente, tenuti insieme, sul davanti e sul dorso da stringhe bianche di cotone e sorretto da bretelle, dette volgarmente "spallacci" orlate con fettucce di vivace colore. Per rendere rigido il busto si infilavano nell'interno di esso, delle bacchettine di canna, oppure stecche di ossa di balena e perfino lamelle di acciaio brunito. La parte esterna del busto era ricoperta di panno di colore turchino, scarlatto, oppure giallo chiaro; sul panno si facevano, col filo bianco, varie ornamentazioni col punto a croce. Il fazzoletto da spalle serviva alle donne per coprire la ampia scollatura e la parte anteriore del busto, le campagnole si gettavano sulle spalle un fazzoletto, detto volgarmente "spallacollo" o "fazzolettone" di cotone, a pallini stampati o a fiori; per sposare era a colori vari, preferito però il rosso, con i bordi ornati da lunghe frange. I due lembi anteriori del fazzoletto venivano incrociati sul petto e le punte infilate nella cintura del grembiule. Il vestiario maschile comprendeva i calzoni dette “brache” che erano di panno, oppure dello stesso panno e colore del sarghetto, e giungevano poco al di sotto del ginocchio, dove venivano allacciati con bottoncini ricoperti di stoffa, oppure fermati da una fibbia di ottone o d'argento. Si usava tenere stretta l'estremità dei calzoni con un nastrino di seta o di merletto colorato che serviva anche per fermare le "calzette" bianche arrotolate al di sopra. Il mantello invece serviva per quando il tempo era pessimo, il campagnolo lo
cavava fuori dalla vecchia casa e lo indossava sopra il vestiario invernale per recarsi in paese. Questo indumento, comune in molte regioni italiane, era di panno snodato di lana, nero o marrone scuro, con ampio colletto, talvolta ricoperto di pelliccia di coniglio.

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