Kenya

Materie:Tesina
Categoria:Geografia

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Testo

Scheda del Kenya
Superficie - 582.640 kmq
Popolazione 30.668.ooo abit. Con una densità media di 51,9 ab./km
Ordinamento dello stato: Repubblica
Lingua ufficiale – inglese e swahili
Capitale – Nairobi
Moneta – Scellino keniano

Rilievi
Il Kenya è un paese dell’Africa orientale con coste sull’Oceano Indiano. Il suo rilievo è formato da una fascia costiera orientale e da un grande altipiano nella zona occidentale, le cui cime più alte sono situate nel centro del paese. Da questa regione emerge il monte Kenya, un massiccio vulcano che è al secondo posto tra le vette più alte del continente. L’altipiano è diviso dalla grande depressione della valle del Rift, che attraversa il paese da nord a sud. In questa depressione si trovano vari laghi, tra i quali è notevole il Turkana (Rodolfo). Più a occidente, il territorio keniano si apre sul più vasto lago africano, il Vittoria, che riceve le acque da uno dei due bacini del paese. Invece, i fiumi più lunghi del paese, sfociano nell’Oceano Indiano.
La fascia costiera
La regione costiera, quella che dal confine sud con la Tanzania arriva sino alla foce del fiume Tana, è caratterizzata da piogge abbondanti e frequenti. Le spiagge sono bianche, costituite dalla sfarinatura dei coralli della barriera corallina, che si trova a poca distanza dalla riva e si alternano a baie e cale rocciose immerse in una vegetazione lussureggiante. Sulla terra prevale un paesaggio tipicamente tropicale punteggiato da migliaia di palme da cocco. Il terreno, quasi si trattasse di una scarpata, è in costante lieve salita verso l’interno all’estremo nord la costa si unisce di fatto al deserto somalo raggiungendo la profondità di circa 150 km al confine con la Somalia nelle Tana Lowlands e costituendo una zona tra le più inospitali dell’Africa subsahariana. Il Galena ed il Tana, che si gettano nella baia di Formosa, all’altezza di Malindi e vicino a Lamu, sono i due principali fiumi del paese con sorgenti nelle Highlands orientali e percorso molto accidentato da nord-ovest a sud-est.
Un tipico paesaggio di questa area, che si accompagna a quello delle palme, dei fiori tropicali e delle spiagge è quello rappresentato dalle mangrovie con le gigantesche radici parzialmente fuori terra.
Il Nyika
Così viene chiamata quella zona che si trova tra la costa e gli altipiani orientali, ma le cui caratteristiche morfologiche ricompaiono anche in altre zone del paese, ed è un tavolato digradante dai 500-800 m sino al livello del mare. Poco abitato, caratterizzato da una savana cespugliosa, è uno di quei paesaggi che danno l’impressione della vastità e dell’immensità ripetitiva, appena interrotta da rilievi come il Taita, il Kitui, e il Kasigau Chyulu. Gli sparuti gruppi di pastori nomadi che insieme alla fauna selvatica abitano il tavolato sono sovente vittime di carestie e in balia di un clima arido e infuocato.
Demografia
I popoli più numerosi nella svariata composizione etnica del Kenya sono i Kikuyo(22%), i Luhya(14%), i Luo(13%), i Kelejiin(12%) e i Kamba(11%). L’equilibrio in questo mosaico è molto fragile. I conflitti tra Kikuyo –antica etnia dirigente- e le altre popolazioni sono abituali nella zona occidentale, ed hanno provocato la fuga di migliaia di loro. Le credenze religiose sono anch’esse molto diversificate: protestantesimo(38%), cattolicesimo (28%), religioni indigene(26%) e l’islamismo(7%). La popolazione si concentra nella pianura costiera e nelle fertili terre che circondano il lago Vittoria.
Clima
La costa è calda e umida, con precipitazioni abbondanti. La temperatura varia un po’ al cambiare delle stagioni, con un massimo intorno ai 32° e un minimo intorno ai 22°. Gli altipiani e le regioni del Rift Valley hanno un clima vario e gradevole, dal caldo secco al temperato freddo. A nord e a nord-ovest il clima è semidesertico, con violenti temporali originati dagli alisei. Il clima è caratterizzato dalle escursioni termiche tra il giorno e la notte, tipiche del deserto. A occidente, sull’altopiano che circonda il lago Vittoria, il clima è caldo e umido, con piogge tipicamente equatoriali, cioè costanti, concentrate verso sera.
Flora e fauna
Il Kenya resta uno degli ultimi paradisi degli animali selvaggi anche se la pressione demografica della popolazione, con la conseguente ricerca di terreni fertili e l’inquinamento atmosferico, minacciano –per ora solo indirettamente- questo patrimonio dell’umanità. Sino ad oggi il governo keniano ha mantenuto un rigido controllo dei parchi, consapevole delle ricchezze valutarie provenienti dal turismo internazionale, attratto dall’’abbondanza di animali ormai estinti altrove, ma la crisi economica e la diminuzione del flusso turistico potrebbero mettere a repentaglio il mantenimento di questa magnifica realtà.
L’incredibile varietà di animali ancora presenti non deve far dimenticare che molti di essi sono diminuiti quantitativamente anche del 60-70% negli ultimi 50 anni ed altri sono ridotti a piccoli gruppi. Ne restano tanti, ma un’attenta consapevolezza della realtà è il miglior strumento per salvaguardarsi da un disastro che si può evitare. In Kenya ci sono i piccoli ed i grandi carnivori:
A differenza della fauna, la flora del Kenya non ha la stessa ricchezza qualitativa, ma tuttavia è interessante sottolineare la sua varietà. Molti dei fiori, delle piante, dei frutti hanno origine in altri continenti, come l’Asia, però hanno trovato un habitat molto vario , adatto quindi alle diverse specie, dai deserti aridi al clima temperato delle Highlands. E dunque baobab cisterna e acacie spinose, lobelie giganti e bambù, conifere e hibyscus, jacaranda dai fiori vermigli o viola, e papaie, manghi e palme di ogni tipo, cespugli spinosi e prati alpestri. E poi, le sterminate piantagioni di tè e caffè a perdita d’occhio con i loro verdi dalle molteplici sfumature. Ma soprattutto savana, savana e ancora savana.

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