Il Sahara

Materie:Appunti
Categoria:Geografia

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Testo

SAHARA
il grande deserto
INTRODUZIONE
Vedere dall’ alto il Sahara è uno spettacolo sorprendente. Piste di nomadi appaiono e scompaiono. Campi verdeggianti circondano villaggi in cui le palme si abbeverano agli avari pozzi d’ acqua del deserto.
Massicci di rocce scoscese si ergono da questo “ MARE SENZ’ ACQUA”, con increspature, dune come onde e una temperatura che può toccare i 55° C o scendere a 5° C sotto lo 0.
È un mondo duro, di uomini con il coltello e di donne velate, ma dalla bellezza a un tempo aspra e serena.
Il Sahara più interno si spinge fino al Niger e al Ciad, paesi uniti dall’ isolamento e dalla mancanza di sbocchi sul mare.
Il Sahara del Niger è un mondo di dune lisce abitato dai cavallereschi e amichevoli Tuareg.
Il Ciad è terra di paesaggi pietrosi e tormentati e dei robbusti Tubu, una popolazione seminomade i cui uomini esibiscono lunghi pugnali legati alle braccia in segno di ferocia.
IL DESERTO
Si considera desertica ogni area inadatta all’ insediamento umano per accentuata aridità o per freddo intenso, per estensione, per luogo sterile, desolato o spopolato.
Esistono due tipi elementari di deserto: uno si riferisce alle aree con clima arido (vegetazione ridotta- discontinua o assente- morfologia tormentata e mancanza di corsi d’ acqua perenni); l’ altro alle aree settentrionali marginali dei continenti boreali.
Le aree desertiche coprono il 30% delle terre emerse, il 16% riferito ai deserti aridi e il 14% a quelli freddi.
Le caratteristiche salienti dell’ ambiente desertico sono l’ estrema aridità e la quasi totale assenza di vegetazione.
L’ aridità è dovuta ad una somma di fattori tra cui la scarsità e l’ incertezza delle precipitazioni, la forte insolazione, la scarsa attività atmosferica, la dominanza di alte pressioni e l’ azione di forti venti secchi.
Un ruolo notevole è svolto dalla forte insolazione: oltre l’ 80% della radiazione solare riscalda un suolo e gli strati inferiori dell’ atmosfera, mentre il resto è deflesso dal pulviscolo e dalle nubi.
L’ evoluzione del paesaggio è legata essenzialmente alla carenza di acqua che rallenta notevolmente i fenomeni elementari di disfacimenti chimico delle rocce, come l’ ossidazione e l’ idratazione, e che nello stesso tempo non permette lo svolgimento di quelli più complessi.
In base alla temperatura, le terre aride si suddividono in deserti caldi, deserti delle basse latitudini e deserti delle latitudini medie.
Una caratteristica costante del deserto è la mancanza quasi totale di suolo vegetale biologico; dove questo è presente si tratta di paleusoli formatisi in condizioni climatiche più favorevoli e conservatisi per la protezione di una copertura ghiaiosa.
I principali fattori limitanti che condizionano e regolano la vita nell’ ambiente desertico sono la bassa piovosità, la forte insolazione, con conseguente evaporazione, la mancanza o quasi di suolo vegetale e biologico, l’ azione di forti venti secchi.
Insieme di fattori questi che incidono negativamente sullo sviluppo della vita vegetale e di quella animale.
La flora deserticola è in genere povera di specie, e queste si fanno sempre più rade già a partire dalle zone predesertiche.
Se condizioni particolari lo permettono, si possono trovare vegetazioni più fitte e concentrate, per esempio attorno a piccole pozze o a bacini isolati dovuti
all’ emersione di falde acquifere sotterranee (oasi).
Nella lotta contro l’ aridità, le differenti forme vegetali deserticole hanno sviluppato particolari adattamenti, accrescendo comunque solo nei luoghi maggiormente favorevoli alla loro sopravvivenza. Alcune specie hanno sviluppato il sistema radicale in modo da formare, per una superficie considerevole attorno alla base della pianta, una vera e propria rete di radici decorrenti nei primi strati del suolo, e capace quindi di sfruttare al massimo
l’ acqua penetratavi a poca profondità.
I deserti aridi sono distribuiti fra i 20° e i 30° di latitudine in entrambi gli emisferi, prevalentemente sulle coste occidentali dei continenti, ma possono estendersi anche a latitudini notevolmente più alte nell’ interno dei continenti.
Il deserto è un ambiente multiforme, arido ed inospitale, dove la precipitazione media annua è inferiore ai 125 mm, ed in certi anni addirittura nulla.
Il cielo, privo di nubi, fa sí che la superficie terrestre raggiunga, durante il giorno, temperature elevate di 30°÷40° C, mentre la notte è molto fredda, con temperature intorno allo zero.
In base alla temperatura, le terre aride si suddividono in deserti caldi deserti delle basse latitudini e deseti delle latitudini medie.
Sebbene nel deserto le forme di vita siano molto scarse, vi sono tuttavia alcune specie vegetali che sono riuscite ad adattarsi assai bene a questo ambiente ingrato; i rappresentanti di queste specie posseggono fusti e foglie capaci di trattenere notevoli quantità d’ acqua e di resistere all’ erosione provocata dalla sabbia.
IL DESERTO DEL SAHARA
Vasta regione desertica dell’Africa settentrionale (Oceano Atlantico- Mar Rosso).
È il più grande deserto del mondo: si estende per circa 16 mila km da nord a sud, per 5150 km da est a ovest, e una superficie complessiva di oltre 9 milioni di kmq, dei quali circa 207000 occupati dalle oasi.
I confini sono costituiti dall’ Atlantico a ovest, dai monti dell’ Atlante e dal Mar Mediterraneo a nord, dal Mar Rosso a est, dal Sahel a sud, tuttavia, questi confini non sono chiaramente e si sono modificati nel corso dei millenni a causa dei mutamenti climatici e degli interventi umani.
Il Sahara è una superficie caratterizzata da terreni desertici rocciosi e sabbiosi con dune di altezza variabile; non presenta acque superficiali e le precipitazioni sono quasi inesistenti .
Il deserto Libico (Libia, Egitto e Sudan) è considerato la sezione più arida del Sahara; anche se non mancano oasi.
Il Sahara, da un punto di vista morfologico è una piattaforma Paleozoica con un’ altitudine media compresa tra i 400 e i 500 mt, coperta qua e la da formazioni più recenti, del Mesozoico e Neozoico. A queste superfici si alternano depressioni; alcune di esse si situano a quote al disotto del livello del mare (Egitto e Algeria).
Di aspetto assai vario, comprende anche catene montuose con vette che superano i 3500 mt, su cui a volte nevica.

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