Canada

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Testo

Aspetti geografici
TRE GRANDI REGIONI FISICHE
Il Canada, che occupa un territorio vasto ben 9.970.000 Kmq, pari a quello dell’Europa intera, è, dopo la Russia, il secondo paese del mondo per estensione.
Le sue coste, molto articolate, si sviluppano per 90.000 Km e sono bagnate ad est dall’oceano Atlantico, a nord dal Mar Glaciale Artico e ad ovest dall’oceano Pacifico. Il versante atlantico è caratterizzato dal profondo Golfo del San Lorenzo, fronteggiato da alcune grandi isole tra le quali spicca l’isola di Terranova; nella costa artica si protendono grandi penisole come quella del Labrador, che chiude la vastissima Baia di Hudson, e si estende lo sterminato arcipelago artico, formato da isole di grandi dimensioni, come l’isola di Baffin, la più estesa, e le isole Victoria ed Ellesmere; il versante del Pacifico, infine, è caratterizzato da numerosi fiordi e isolotti.
Le caratteristiche geologiche del territorio canadese permettono la suddivisione del paese in tre grandi regioni.
A nord-est, tra la costa atlantica e il bacino del fiume Mackenzie, si estende lo Scudo Canadese, che costituisce circa il 50% dell’intero territorio. Questa regione, che circonda a ferro di cavallo la Baia di Hudson, è costituita da rocce tra le più antiche della Terra, spianate dagli agenti esogeni, in particolare dalle grandi calotte di ghiaccio che coprivano queste terre in epoche remote.
La seconda regione è formata dalle grandi pianure interne, che si estendono a sud dello scudo e si allungano verso nord, lungo il bacino alluvionale del Mackenzie, fino alle coste artiche, e verso ovest fino ai piedi delle Montagne Rocciose.
La terza grande regione dall’imponente catena delle Montagne Rocciose che che corre lungo la parte occidentale del Canada, con cime tra i 3.000 e i 4.000 metri di altitudine. Ad ovest delle Montagne Rocciose si estendono alcuni altopiani chiusi dalla Catena Costiera che scende con le sue ripide montagne sul Pacifico, formando coste ricche di fiordi e isolotti. In questa catena montuosa si trova la vetta più alta di tutto il Canada, il Monte Logan (6.050).
UNA RETE DI 250.000 LAGHI
Il territorio canadese è percorso da una fitta rete di fiumi suddivisi in tre bacini principali: il bacino del Pacifico, il bacino dell’artico e quello dell’Atlantico.
I fiumi che si gettano nel Pacifico hanno la loro sorgente nelle montagne che corrono a ridosso della costa e quindi sono in genere corsi d’acqua breve, interrotti da rapide e cascate; i maggiori sono il Columbia lungo 2.250 Km e il Fraser.
Il bacino artico comprende fiumi molto lunghi, come il Mackenzie (4241 km) collegato con due dei maggiori laghi canadesi, il Gran Lago degli Orsi e il Gran Lago degli Schiavi, e il Saskatchewan, immissario del lago Winnipeg. I fiumi artici sono ricchissimi di acqua, ma restano gelati per oltre otto mesi all’anno.
Nell’Atlantico si getta il San Lorenzo, che costituisce una fondamentale via di comunicazione tra l’oceano Atlantico e la regione dei Grandi Laghi (detti appunto Laurenziani).
Nel territori canadese si estendono ben 250.000 laghi, alcuni dei quali sono tra i più vasti del mondo. La principale regione lacustre è quella dei Grandi Laghi laurenziani, posti ai confini con gli Stati Uniti: sono in parte canadesi il Lago Superiore, lo Huron e i laghi Ontario ed Erie; quest’ultimo è posto a un dislivello di 100 metri rispetto all’Ontario, per cui il fiume Niagara, che collega i due laghi, è costretto a superare il dislivell9o attraverso le imponenti Cascate di Niagara, in parte situato in territorio canadese e in parte in quello statunitense. Ricchissima di laghi è anche la regione pianeggiante che si estende ai piedi delle Montagne Rocciose sino alle coste artiche: qui troviamo altri grandi bacini lacustri come il Gran Lago degli Orsi, il Gran Lago degli Schiavi e il Winnipeg.
IL CLIMA
Il territorio canadese è situato nella fascia temperata fredda tra il 45° parallelo nord e il Circolo Polare Artico. Lungo le coste del Pacifico il clima è addolcito dalla corrente calda di Curoscivo, mentre la costa atlantica subisce l’influsso della corrente fredda del Labrador.
Per questi motivi il Canada presenta quasi ovunque un clima continentale freddo: l’inverno dura da sei a nove mesi, con temperature che nei territori del Nord-Ovest, scendono fino a 50-60 gradi sotto zero. Nelle zone più interne si possono registrare escursioni termiche annue superiori a 30°C: d’inverno, infatti, il termometro scende sotto i -10°C e d’estate raggiunge i 20°C.
Aspetti storici
Abitato fin dalla preistoria da popolazioni amerinde provenienti dalla Siberia, il Canada divenne terra di conquista per cacciatori e avventurieri francesi che fin dal cinquecento, si procuravano denaro con il commercio delle pellicce e gloria con la scoperte di nuove terre.
Il territorio canadese divenne poi colonia britannica nel 1763; nel 1867 venne stipulato il “British North America Act” che rese indipendente la colonia: si formo allora una federazione di province, che prese il nome di Dominion del Canada, nell’ambito del Commonwealth britannico, cioè la grande comunità di stati indipendenti uniti tra loro per la comune lealtà verso il sovrano inglese.
Il Canada è una Stato federale diviso in 10 province e due territori.
La popolazione canadese, come quella statunitense, è formata soprattutto dai discendenti degli immigrati europei giunti in questo territorio nei secoli passati.
Le due principali comunità sono quella di origine britannica, che costituisce il 45% della popolazione totale, e quella di origine francese (29%). Tedeschi e Italiani costituiscono minoranze consistenti (9%), accanto agli Slavi, agli Olandesi e agli Asiatici.
La popolazione Amerinda è oggi formata da circa 370.000 Indiani e da 30.000 Eschimesi.
Negli ultimi anni il Canada, che per secoli è stato un paese di forte immigrazione, è diventato un paese di forte immigrazione: infatti, molti dei suoi abitanti si sono trasferiti, per motivi economici, nei vicini Stati Uniti.
LA POPOLAZIONE
Il Canada, che si estende su un territorio di 9.970.610 Kmq, circa 33 volte la superficie dell’Italia, ha una popolazione che supera di poco i 27 milioni di abitanti, cioè la meta della popolazione italiana. Di conseguenza il Paese registra una densità demografica molto bassa, di poco inferiore ai 3ab/Kmq, con forti squilibri nella distribuzione della popolazione; infatti il 90% dei Canadesi vive nel cosiddetto “Canada Utile”, cioè in una fascia territoriale posta tra i Grandi Laghi e il San Lorenzo, ai confini con gli Stati Uniti. E’ questa, infatti, la regione che gode del clima più favorevole e nella quale si addensano le maggiori città del Paese.
La capitale Ottawa (950.000 ab con l’agglomerato urbano) sorge alla confluenza di tre fiumi ed è un importante nodo commerciale; Québec (170.000 ab), la città più antica del Paese, si trova all’inizio del grande estuario del San Lorenzo, su cui si apre il suo attivo porto. Ma la città più popolosa e il maggior centro economico e culturale del Paese è Montreal (1.020.000 ab), che sorge alla confluenza del fiume Ottawa con il San Lorenzo. Sul lago Ontario si affaccia Toronto (620.000 ab), importante centro industriale, mentre, lungo le grandi linee ferroviarie e l’autostrada transcandiana, che attraversa tutto il territorio canadese dalla costa atlantica fino al Pacifico, si allineano numerosi centri di medie e piccole dimensioni, tra cui Winnipeg (600.000 ab), attivo mercato del grano, e Vancouver (430.000 ab), il maggior porto canadese sul Pacifico.
Aspetti economici

Anche se il 7% del territorio canadese è sfruttato per l’agricoltura, questa percentuale corrisponde ad una superficie molto vasta, pari al doppio di quella del nostro Paese. Grazie alla diffusa meccanizazione e all’attenta valorizazione delle caratteristiche del suolo, l’agricoltura canadese fornisce grandi quantità di prodotti di ogni genere, dagli ortaggi alle piante industriali, alla frutta. Tuttavia il principale settore dell’agricoltura è quello cerealicolo; i 4/5 della superficie agricola canadese, infatti, si trovano nella regione delle pianure interne, ed è proprio qui che viene prodotta la maggior parte dei cereali, soprattutto il frumento (2° posto mondiale).
L’allevamento, in particolare bovino, può contare su strutture moderne e tecniche avanzate, ed è condotto generalmente da grandi aziende che producono, unitamente alla carne, anche latte, burro, e latticini. Sviluppato anche l’allevamento dei suini e degli animali da cortile, praticato industrialmente nelle regioni del Quebec e dell’Ontario. Molto fiorente è anche l’allevamento degli animali da pelliccia, come visoni, lontre, volpi e cincillà.
Canada: deposito di legname in una segheria.
Questa grande disponibilità di legname ha dato enorme impulso all’industria della cellulosa, della pasta di legno e della carta, per la quale il Canada è il primo produttore mondiale.
Buoni risultati dà anche la pesca, che si esercita lungo i litorali marini e nelle acque interne.
UNO DEI PIU’ RICCHI FORZIERI DELLA TERRA
Il territorio canadese nasconde nel suo sottosuolo ingenti ricchezze minerarie, poiché molti giacimenti sono situati nelle estreme terre settentrionali, dove risulta difficile l’estrazione mineraria.
Attualmente, comunque, il Canada risulta essere tra i primi cinque maggiori produttori mondiali di argento, antimonio, nichel, rame, piombo, amianto, oro e uranio: per quest’ultimo minerale il Canada è al primo posto con il 30% della produzione mondiale.
La grande abbondanza di corsi d’acqua e di bacini lacustri ha enormemente incrementato la produzione nazionale di energia idroelettrica, che costituisce la principale fonte energetica del Paese.
Ma la produzione di energia si avvale anche della presenza nel territorio canadese di discreti giacimenti di carbone e soprattutto di petrolio e gas naturale, trasportati per mezzo di una fittissima rete di oleodotti e gasdotti. Inoltre, l’enorme disponibilità di uranio ha incentivato la costruzione di importanti centri termonucleari.
L’abbondanza di minerali e di energia a basso costo, e l’investimento di ingenti capitali statunitensi, hanno permesso al Canada di diventare una delle massime potenze industriali del mondo.
Il settore secondario è attivo in oltre quaranta branche, dall’industria petrolifera, che raffina anche il greggio di importazione, all’industria metallurgica, specializzata nella produzione di alluminio (terzo posto nel mondo), siderurgica e di trasformazione del legname, che produce soprattutto carta e pasta di legno.
Altrettanto importanti sono l’industria chimica e quella meccanica che produce autoveicoli e macchine agricole e ferroviarie.
Tra le industrie leggere, accanto al settore di trasformazione dei prodotti agricoli, si è sviluppato quello delle industrie tessili ed elettroniche.
UNA EFFICACE RETE DI COMUNICAZIONE
La necessità di trasportare ingenti carichi di merci e materiali attraverso un territorio tanto vasto, ha favorito la nascita e lo sviluppo di una rete di comunicazioni efficiente tanto che oggi il Canada si può definire un Paese leader nel settore dei trasporti. Opere di canalizzazione assicurano il collegamento fra i Grandi Laghi e il fiume San Lorenzo, mentre il collegamento fra l’Atlantico e il porto di Duluth, nel Minnesota (Stati Uniti) è assicurato grazie alla Saint Lawrence Seaway, una colossale opera (3.768 km) che consente alle navi oceaniche di superare, con un particolare sistema di chiuse, ogni dislivello.
Molto attivo anche il trasporto aereo, che può contare su ben quarantasei aeroporti e su un traffico che pone le compagnie aeree canadesi al 3° posto nel mondo. Particolarmente trafficata è l’autostrada transcanadese che si sviluppa per quasi 8.000 chilometri tra St. John’s (Teranova) e Victoria (Vancouver).

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