Apartheid Politica di segregazione razziale formalmente adottata nella Repubblica Sudafricana. Nella lingua afrikaans il termine apartheid significa "separazione" e indica la rigida divisione razziale che regolava le relazioni tra la minoranza bianca e la maggioranza non bianca della popolazione. Nel novembre del 1993 fu raggiunto un accordo che mi
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Poi, nella primavera del 1940, Hitler attacca la Danimarca e la Norvegia. Calpestando la neutralità dell’Olanda, del Belgio e del Lussemburgo, aggira la Maginot, penetra in Francia e, vincendo la battaglia della Somme, il 14 giugno entra da conquistatore in Parigi.
Il 22 giugno 1940 la firma di un armistizio disegna la nuova geografia della Francia.
Sotto Alessandro II e, successivamente, Nicola II (1894-1917) ben poco si era fatto per risolvere i
problemi delle masse popolari, specialmente contadine, che premevano tumultuosamente per ottenere condizioni di vita almeno tollerabili.
Riforme notevoli, ma non certo atte ad alleviare tali condizioni, erano invero state promosse da Sergej Julev
Nel pieno dell’età vittoriana, mirabilmente ritratta e demistificata da autori quali Dickens e Thackeray, si andava diffondendo uno spirito di ottimismo, fondato sulla convinzione che il progresso scientifico e tecnologico potesse portare alla felicità. La ricerca scientifica venne perciò incoraggiata, e le grandi scoperte non si fecero attendere.
Giolitti era un liberale e cercò di allargare la maggioranza in senso progressista coinvolgendo i socialisti: riuscì ad isolare i massimalisti (per lo più rivoluzionari) e ad integrare i riformisti. Da questo derivò il suo atteggiamento verso i conflitti di lavoro, infatti, egli sosteneva la neutralità delle forze dell’ordine e riconosceva la libertà di
Come molti considerano ingiusta la "dolce morte",altrettanto numerosi ri-tengono ingiusto l'accannimento tera-peutico.
Allora cos'è che va veramente bene?
È una domanda complicata.E cosi anche la risposta.
Perché il progresso scientifico ha fatto passi da gigante nel trovare e produr-re medicinali sempre nuovi e potenti per sconfiggere le p
Nietzsche divenne così il filosofo della crisi, il fondatore d'un modo di pensare nuovo.
Quanto alla sua idea del superuomo, inteso come il giusto trionfatore di una massa di deboli o schiavi, va senza dubbio corretta. Nietzsche non fu l'estensore d'un vangelo della violenza, ma intese porre le condizioni di sviluppo d'una civiltà e di un'idea dell'