Termini filosofia

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Testo

FILOSOFIA
● La filosofia è quella cosa con la quale o senza la quale il mondo non cambia.
Se la filosofia fosse un sapere inutile non si capirebbe perché i potenti hanno sempre avuto paura dei filosofi.
Nasce dal passaggio dal mito al logos (ragione).
Nasce nelle colonie Greche nel 6-7 sec. perché c'erano condizioni economiche che permettevano di non pensare solo alla vita materiale di tutti i giorni.
Non si sa quale sia l'oggetto della filosofia.
La filosofia nasce dalla meraviglia, le prime domande che l'uomo si pone riguardano la natura.
● La filosofia studia anche il problema ontologico (ontologia = studio dell'essere)
l'ontologia nasce con Parmenide nel 6 sec.
Parmenide verrà considerato dai greci come padre della filosofia.
Si può fare ontologia senza conoscere il mondo intelligibile ( mondo non materiale).
● Immanuel Kant ha cercato di riassumere con quattro domande le questioni essenziali della filosofia:
Che cosa posso sapere?
Che cosa devo fare?
Che cosa posso sperare?
Che cosa è l'uomo?
Alla fine le prime tre domande riconducono tutte all'ultima, quindi l'uomo è l'origine e e lo scopo del domandare.
● Il primo a studiare la storia della filosofia fu Aristotele, che scrisse un libro intitolato Metafisica (discorso su ciò che è al di la della natura).
La metafisica nasce nel 4 sec.
Fare metafisica significa fare filosofia teoretica (vedere col pensiero)
Per arrivare alla metafisica bisogna arrivare ad un certo linguaggio.
LA CULTURA DELLA GRECIA ARCAICA
● Il periodo arcaico va dal 12 sec. al 7 sec.
Buona parte della cultura arcaica greca è espressione di una civiltà orale.
Solo a partire dal 8 sec. viene introdotta la nuova scrittura di tipo alfabetico.
Il linguaggio arcaico ha un carattere narrativo, cioè trasmette conoscenze
personificandole.
In questo linguaggio non esistono i concetti astratti, vengono espressi personificandoli, per esempio la giustizia viene identificata con la dea Dike.
● Il poeta era sopra ogni cosa maestro di verità: una verità che viene dall'alto perché è dettata dalle Muse (figlie di Zeus e Memoria) e che egli si incarica di trasmettere come sapienza.
Esiodo, nella teogonia, afferma che le muse gli permettono di attingere al vero, altrimenti sarebbe impossibile dire ciò che è, ciò che fu e ciò che sarà.
Esiodo oltre alla teogonia scrisse le opere e i giorni, nel quale si narra dei campi e dei contadini della Boezia.
IL MITO
● Il mito è un racconto di vicende con una base di verità di cui sono protagonisti gli dei, semidei o eroi.
● Nella cultura greca hanno una funzione essenziale le teogonie, cioè narrazioni mitologici sulla generazione degli dei e della natura.
Gli dei nella cultura greca non erano considerati eterni perché nascevano; per loro eterna era la materia (hyle).
● Le cosmogonie sono miti che narrano l'origine e la formazione dell'universo.
LA RELIGIONE GRECA
● La religione greca ufficiale era quella olimpica, costituita dal Pàntheon (insieme delle divinità); a capo di queste divinità vi era Zeus, signore degli dei dell'olimpo.
Gli dei grechi vivono le stesse passioni degli uomini, soffrono e si dividono tra loro in base alle vicende umane.
Non si poteve offendere in alcun modo le divinità (asebèia) perchè da loro dipendeva l'esito delle guerre e la salvezza della città – stato.
● Vi erano altre due forme di religione greche non ufficiali: la religione oracolare e quella misterica.
● La religione oracolare ha influenzato la vita della città – stato; gli oracoli sono responsi prodotti da appositi collegi sacerdotali e sono ritenuti espressione della volontà e del pensiero delle divinità.
A Delfi il dio Apollo parla per bocca di una donna chiamata Pizia (sibilla (sacerdotessa) ) con delle sentenze sibilline che si devono decifrare.
● I culti misterici, sviluppati tra il popolo, un po' come delle sette segrete; alcuni di questi sono molto importanti, come:
i misteri eleusini, legati al culto di Demetra, dea dei raccolti.
Demetra sfida il re degli inferi per riprendersi la figlia, (Persefone), da lui sposata.
Ottiene da Zeus che Persefone trascorra un terzo dell'anno negli inferi e due terzi sulla Terra.
● Nella cultura greca si afferma così il tema di metempsicosi: la trasmigrazione delle anime dai morti e la loro rinascita.
Quindi vi era l'idea che la morte è la vita e la vita è come la morte per l'anima. Per non fare reincarnare l'anima si doveva ricorrere alla purificazione del corpo, per esempio non mangiando mangiando carne perché nell'animale macellato poteva esserci l'anima.
Questo tema oltre al mito di Demetra e Persefone si lega ai miti di Dioniso e Orfeo.
● Dioniso (dio degli alberi) viene sbranato dai Titani e rinasce, rigenerandosi dal cuore rimasto intatto.
I suoi fedeli cercano di comunicare con lui attraverso l'ebrezza e con riti orgiastici.
● Orfeo, cantore della Tracia, scende negli inferi per salvare sua moglie Euridice ma vine ucciso dalle Baccanti.
L'ARETE'
● L'aretè è la virtù; quella dell'eroe si identifica con la forza. L'aretè eroica è considerata patrimonio della famiglia nobile in cui l'eroe nasce; tutti coloro che non sono nobili, i kakói ( cattivi) non possono raggiungere l'aretè.
Chi è nobile è anche agathós (buono) o eudàimon (felice), perché vive le conseguenze positive dell'aretè eroica.
● Vi è anche un'aretè femminile che consiste nella bellezza, la pudicizia e la capacità di amministrare la casa.
LA NASCITA DEL LOGOS
NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE SOCIALE
● Nelle polis nel VI sec. si affermano regimi democratici che favoriscono la nascita dell'indagine scientifica e filosofica. La diffusione dell'alfabeto fenicio rafforza un clima di libertà, perché le scritture escono dal chiuso delle cerchie nobili ed aristocratiche e possono essere accessibili a tutti.
● La scrittura favorisce il passaggio da un linguaggio narrativo ad un linguaggio astratto; che si basa sull'impiego di nomi impersonali al posto di nomi propri riferiti ai singoli soggetti. Vengono inoltre introdotti gli articoli e l'infinito dei verbi.
IL DEBITO GRECO VERSO LE CULTURE D'ORIENTE
● I greci devono molto alle vulture d'Oriente per le quali è nato il pensiero razionale, avvenuta nel VI sec. in Asia Minore. L'idea greca della natura si sarebbe basata sulle mitologie orientali.
● Anche lo storico del V sec. Erodoto ha riconosciuto il debito della scienza greca a quella orintale.
● E' in Egitto che si sviluppata la medicina, mentre la contemplazione del cielo si sviluppò in presso i Babilonesi. I greci quindi non hanno solo acquisito ma anke sviluppato le conoscenze scientifiche
DELLE FONTI DEI PRIMI FILOSOFI
● Non si dispone di scritti dei primi filosofi perché sono giunti a noi solo frammenti, ovvero citazioni contenute nei discorsi di altri autori. Sono giunte a noi testimonianze, riportate da filosofi vissuti in altri tempi, sono tramandate a voce e quindi hanno subito dei cambiamenti.
● Aristotele nella Metafisica compie una prima ricostruzione storica del pensiero dei primi filosofi.
● I dossografi sono scrittori vissuti in età ellenistica che riportano notizie storiche, detti e opinioni dei vari filosofi.
LA SCUOLA DI MILETO
● A Mileto, la più importante colonia dell'Asia Minore, nel VI sec., vissero i primi rappresentanti del pensiero filosofico.
TALETE
● Talete era un matematico, uno scienziato e si occupava anche delle difese militari. E' stato il primo filosofo della scuola di Mileto .
● Talete sostiene che l'arché è l'acqua perchè dall'acqua nasce la vita; per arrivare a questa affermazione ha prima osservato, poi ha ragionato ed è arrivato ad una conclusione (ha usato il logos).
● Afferma anche che in tutte le cose ci sono gli dei, perciò la materia è viva (idea ilozoistica)
● Talete pensa che la Terra sia un disco che galleggia su una grande massa d'acqua.
ANASSIMANDRO
● Anassimandro sostiene che l'apéiron (indefinito) è l'archè.
● Per i greci gli elemento sono quattro: terra acqua aria fuoco (dal più pesante al meno pesante. Il fuoco è il più leggero perché va verso l'alto.)
● Secondo Anassiamandro dentro all'apéiron vi sono due coppie di opposti : caldo – freddo, secco – umido. Dalla combinazione di queste coppie di opposti nascono gli elementi.
CALDO – SECCO = FUOCO
CALDO – UMIDO = ARIA
FREDDO – SECCO = TERRA
FREDDO – UMIDO = ACQUA.
● In questo modo risolve il problema del come dall'uno nascono i molti.
● Anassimandro pensa che la terra è un cilindro che sta sospeso nel vuoto grazie all'equidistanza fra gli altri pianeti (idea embrionale di gravità).
ANASSIMENE
● Della vita di Anassimene non si sa quasi nulla tranne che sia vissuto tra il 560 e il 525 e che fu discepolo di Anassimandro.
● Anassimene afferma che l'arché è l'aria, perché l'aria è dappertutto e senza di essa non c'è vita. L'acqua ha bisogno di qualcosa che la contenga, mentre l'aria non ha bisogno di qualcosa che la contenga, sta su da sola. L'aria inoltre richiama anche il respiro, ovvero l'anima.
● Dice che se l'aria si condensa diventa prima acqua, poi si rarefa e diventa terra, poi fuoco. Quindi per lui le cose nascono per rarefazione e condensazione.
● Afferma inoltre che le cose sono nate in lotta fra di loro e che tutte torneranno dove sono nate.
● Anassimene afferma anche che la Terra è un disco che poggia su una grande massa d'aria.
PITAGORA E IL PITAGORISMO
LA SCUOLA DI PITAGORA
● Pitagora, nato a Samo, nel 570, dopo aver compiuto diversi viaggi a quarant'anni si trasferisce nella Magna Grecia dove fonda una comunità con finalità etico – religiose schierata dalla parte dell'aristocrazia. Pare che solo gli iniziati possano fare parte della comunità ed accedere così alle rivelazioni del Pitagorismo.
● Ai pitagorici viene riconosciuto il merito di aver dato un contributo allo sviluppo della scienza e della matematica.
● Il nome Pitagora significa annunciatore del Pizio, cioè del dio Apollo che parla attraverso l'oracolo di Delfi, si riteneva quindi che Pitagora avesse un'ascesa.
La sua dottrina era quella della reincarnazione o metempsicosi; infatti credeva che l'anima (psiche) si trovava imprigionato in un corpo (soma) che è come la sua tomba (sema).
● Nella scuola di Pitagora vi erano i matematici, che erano i seguaci veri e propri, e gli acusmatici, ovvero gli uditori; ai primi la purificazione dell'anima era la matematica, mentre agli altri venivano prescritte delle diete.
Erano stati fatti anche studi di medicina pensando che se l'anima ha un equilibrio si è in salute, mentre quando questo equilibrio si perde interviene la malattia.
● Per Pitagora l'aperiron è l'illimitato – limitato in termini di punti e numeri.
Per i pitagorici le cose nascono tutte dal numero che è costituito da un oinsieme di unità identificata con un punto geometrico.
L'uno è il principio generatore di tutti i numeri ed è parimpari, cioè se aggiunto ad un numero pari diventa dispari e se aggiunto ad un numero dispari diventa pari. Sta inoltre fuori dalla successione dei numeri quindi incominciavano a contare dal due.
Il numero perfetto era il dieci perché è rappresentabile con un triangolo con quattro punti per lato, la Santa Tetrade (tetraktys), sulla quale i pitagorici facevano giuramento.
IL DUALISMO
● La razionalità è armonia, tutto ciò che è incommensurabile è irrazionale e quindi il contrario del bene.
Questa opposizione tra il bene e il male, tra razionale e irrazionale sono per i pitagorici una delle dieci coppie nelle quali il male è l'illimitato ed il bene è il limitato.
LO SCANDALO DELLE GRANDEZZE INCOMMESURABILI
● Si scopri che per ciascuno dei triangoli isosceli se si divide un quadrato si costatò che non esiste un segmento che sia contenuto nel lato.
● Questo scandalo venne tenuto nascosto per qualche tempo ma Ippaso di Metaponto lo rivelò e venne cacciato dalla scuola.

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