Il positivismo di Comte

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Categoria:Filosofia

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Testo

Il Positivismo
Il Positivismo è la stagione culturale che segue il Romanticismo e che lascerà il posto al decadentismo, collocabile quindi nel cuore dell’Ottocento, tra il 1830 e il 1880.
Il termine “positivismo” deriva appunto dall’aggettivo positivo, inteso come ciò che è realmente esistente in contrasto con ciò che crea l’uomo. Positivo indica anche ciò che è utile ed efficace. La prima volta che venne utilizzata questa parola fu con Saint Simon, e venne successivamente ripresa da August Compte, il quale ne fece utilizzo per indicare le proprie teorie positive in contrapposizione con le ideologie romantiche che riguardavano per lo più il campo metafisico.
Le tesi principali del Positivismo sono:
• La scienza è l’unico sapere valido, il Positivismo è cioè una totale celebrazione della scienza. Il sapere che non vale più niente è quello metafisico perché è il più lontano dal procedimento metafisico (i positivisti compiono però in questo modo anche loro della metafisica).
• La filosofia ha un ruolo per se stessa, perché il Positivismo condanna solo la metafisica. La filosofia infatti esprime i principi generali delle scienze, ed è una riflessione sul sapere scientifico dell’uomo.
• Il metodo della scienza è universale, ed è ancora fondato sulle tesi di Galileo Galilei e di Newton.
• La scienza è l’anima del progresso umano; essa non è solo una disciplina teorica ma è anche pratica, utile a dominare la natura.
Il Positivismo fece però un’eccessiva esaltazione della scienza, facendola diventare quasi come una sorta di religione. La scienza infatti possiede dei limiti che i positivisti avevano superato.
FASI DEL POSITIVISMO:
• 1830-1850 Positivismo sociale: acquisisce grande importanza lo studio della società ed i filosofi vogliono riformarla. Grande protagonista di questa fase è Compte.
• !850-1880 Positivismo evoluzionistico: cresce l’interesse per la scienza e i filosofi sono colpiti dalle teorie di Darwin sull’evoluzione. Spicca la figura di Spencer, il quale ritiene che tutto l’essere sia soggetto alla legge dell’evoluzione.
• dopo il 1880: la scienza entra in crisi perché gli uomini capiscono che essa non è infallibile, così come la matematica, la fisica di Galileo e di Newton. Anche il mondo filosofico ripugna la sfera scientifica.
CONFRONTO POSITIVISMO-ILLUMINISMO:
Il Positivismo è collegato all’Illuminismo perché ne riprende l’esaltazione della scienza, l’abbassamento della metafisica e l’importanza data alla tecnologia.
Tra positivismo ed Illuminismo ci sono però anche delle fortissime divergenza. La seconda corrente di pensiero infatti ha criticato il passato, mentre i positivisti sono conservatori e contro le posizioni rivoluzionarie. L’Illuminismo ha assegnato molta importanza alla scienza ma non l’ha mai dogmatizzata, mentre il Positivismo apprezza la scienza in modo filosofico più che “scientifico”, questa disciplina viene cioè divinizzata.
CONFRONTO POSITIVISMO-ROMANTICISMO:
Il Positivismo prende le distanze dal Romanticismo, in quanto conferisce appunto un ruolo dominante alla scienza, e il Romanticismo ritiene di maggior rilievo il sentimento e l’arte.
Ci sono però delle forti affinità tra i due movimenti filosofici:
• Il Positivismo rende la scienza una realtà assoluta, diventando una sorta di romanticismo della scienza; in entrambe le correnti infatti si parla del concetto di assoluto.
• Per entrambe le filosofie la storia umana è un tutto che si svolga in modo necessario e che procede verso il progresso.
• Così come accade per il Romanticismo, anche per i positivisti il finito è una manifestazione dell’infinito; l’umanità è il principio infinito che si manifesta nel finito.
• Sia i romantici che i positivisti cono giustificazionisti.
Auguste Compte:
Compte fu a lungo collaboratore di Saint Simon, nacque nel 1798 e morì nel 1857. Egli era convinto di inaugurare un nuovo sapere e di far incamminare l’uomo sulla strada del progresso, per poi fondare una religione laica.
Analogamente a Vico, suddivise in tre grandi tappe lo sviluppo storico dell’umanità:
1. STADIO TEOLOGICO: costituisce il momento iniziale della civiltà ed è caratterizzato da una spiegazione essenzialistica e soprannaturale dei fenomeni. A questa formazione intellettuale, corrisponde sul piano politico un ordinamento teocratico, e la società è costruita tra signoria e servitù
2. STADIO METAFISICO: le credenze animiste iniziano a non soddisfare più la curiosità dell’uomo. Subentra quindi una spiegazione metafisica dei singoli fenomeni. All’autorità del sovrano si sostituisce la centralità del cittadino e si instaura una gestione democratica.
3. STADIO POSITIVO: porta a compimento il processo di razionalizzazione. Dalla osservazione metafisica si passa alla contemplazione scientifica.
Secondo il filosofo il primo compito dello scienziato è quello di formulare delle leggi, per poi attuare delle ipotesi ed infine una prassi.
Egli classifica le scienze in due categorie: fisica inorganica (fisica e astronomia) e fisica organica (sociologia, biologia e chimica). Il fine di Compte è quello di fondare la sociologia come una scienza positiva, in quanto le altre discipline sono già positive.

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