I filosofi ionici

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

Voto:

2.5 (2)
Download:76
Data:11.04.2001
Numero di pagine:3
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
filosofi-ionici_1.zip (Dimensione: 4.18 Kb)
trucheck.it_i-filosofi-ionici.doc     26 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

I filosofi ionici :
I Primi filosofi sono originari del vi sec a. C , arrivano da Mileto e sono definiti filosofi della physis o naturalisti.
Talete Anassimandro e Anassimene sono importanti non per la risposta che danno ma perché si pongono l'interrogativo filosofico " Perché l'essere della globalità delle cose ".
TALETE : afferma che l'universo è tutto pieno di Dei ( l'archè, cioè il principio divino, è immanente alla natura quindi anche questa è divinizzata. Tutte le realtà sono manifestazioni di un unico principio. Per Talete il principio vitale è rappresentato dall'acqua perché è il principio generatore di tutte le cose.
ANASSIMANDRO : Secondo lui l'archè coincide con l'apeiron l'infinito illimitato non solo quantitativo ma anche qualitativo. E' una sorgente infinita da cui tutto viene e da cui tutto torna in un ciclo di generazione e corruzione.
Generazione ; la nascita delle cose . La sorgente da illimitata diviene limitata da indefinita a definita. La generazione è un processo di delimitazione e di accrescimento.
Corruzione : La morte significa perdere la propria delimitazione e ridiventare indeterminato. Ecco perché l'apeiron è una sorgente da cui tutto viene ed a cui tutto ritorna.
ANASSIMENE : Il principio vitale è l'aria . Essa genera le cose finite attraverso processi meccanici di rarefazione e condensazione ; se c'è una quantità concentrata avremo elementi di terra (+pesanti)
Meno quantità = elementi leggeri ( es il fuoco).
C'è un primo approccio al meccanicismo quantitativo infatti le forme di vita sono basate su un meccanismo quantitativo ( abbondanza e rarefazione dell'aria).
IPPOCRATE : La medicina era spesso seguita dai seguaci di Aslepio. Egli trasmette il suo sapere ai sacerdoti che diventano medici che esercitavano un tipo di medicina religiosa.
I primi medici laici hanno molta concorrenza quindi sono costretti a viaggiare molto da un villaggio all'altro. Sono pero' privi di un centro di formazione ed un centro di lavoro . Nascono inseguito le polis dove avviene la rivalutazione dei saperi tecnici e artigianali.
La nascita della medicina è parallela a quella della filosofia perché si basano su una razionalità empirica.
In Grecia scoppia una forte epidemia che non riescono a curare ; capiscono che devono difendere la loro dignità che non sulla base di risultati ma sulla base del loro metodo ( esperienza + ragione).
Ippocrate ritiene che il medico debba avere un contatto diretto con il malato, il corpo, l'alimentazione, l'ambiente in cui vive ed i suoi sintomi. Ippocrate condanna la medicina tradizionale perché priva di esperienza . Secondo lui era necessario fare una diagnosi, una prognosi ed una terapia. Questo processo si definisce eziologica cioè il medico cerca le cause naturali delle malattie per poi dare una cura.
La sua teoria è quella dei 4 umori :
1. Il sangue
2. La flegna
3. Bile gialla
4. Bile nera

Se sono bilanciati una persona è sana altrimenti è ammalata. Galeno sostiene che ad ogni umore corrisponde un temperamento a seconda dell'umore che prevale.
Nel metodo che prevede esperienza oltre alla ragione bisogna tener conto anche delle esperienze negative perché aiutano a crescere .
Secondo Ippocrate il malato non deve mai essere lasciato solo e non deve essere il mezzo ma il fine
Egli è famoso per il suo particolare giuramento ;
• La medicina non deve mai essere trasmessa solo per denaro
• Il medico è umano puo' sbagliare però non deve provocare danni permanenti.
• Il medico giura di non praticare mai aborto ed eutanasia.
• Non deve abusarsi dei corpi del paziente
• Il medico non deve fare distinzione tra uomini e donne o schiavi e padroni
• Deve mantenere il segreto professionale.

uestoQQ akopvodà op v

Esempio