Giorfano Bruno, Cartesio, e Hobbes

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

Giordano Bruno:

• Autore multiforme, eclettico
• Ritorna al neoplatonismo e alla magia
• Dubbi sulla verità della religione cristiana
• Religione come guida della condotta pratica di chi non sa elevarsi alla filosofia (dottrina della doppia verità)
• Amore della vita nella sua potenza dionisiaca (chiostro “prigione angusta e nera”) –> Nic: scrive aforismi che hanno un contenuto di filosofia fortissimo
• Dall’amore della vita nasce il suo interesse per la natura (viva e animata ->ilozoismo)
• ->Predilezione per la magia->vuole conquistare la natura come si conquista un essere animato (dottrina panteistica)
• ->arte iulliana della memoria
• Atteggiamento verso la religione: ripugnante e assurda come sistema di credenze, utilità per governare i popoli rozzi, insieme di superstizioni contrarie alla ragione a alla natura, fenomeno di regressione.
• L’altra religione: religione dei teologi (dotti), è lo stesso filosofare->sviluppo storico della verità in realtà è un rinascere e rigermogliare della verità antica
• Dio come:
• - mente al di sopra di tutto: in conoscibile, oggetto di Fede, Anima del cosmo che opera tramite l’intelletto universale (come forza seminale intrinseca nella materia)

• - mente presente in tutte le cose: accessibile alla ragione umana come oggetto del discorso filosofico, è causa e principio dell’essere, è l’unica forma come anima del mondo datrice di forme che plasma la materia (ilozoismo:la materia ha in se le forme dell’esistere)
• (trascendente e immanente insieme)
• “la natura o è Dio stesso o è la virtù divina che si manifesta nelle cose”.
• Nell’universo c’è coincidenza degli opposti (Cusano, Eraclito)
• Universo illimitato e infinito, ospitante in se un’infinità di mondi e di creature
• Mito di Atteone (Dio è in conoscibile)
• “eroico furore” del filosofo è la traduzione naturalistica del concetto platonico di amore
• Morale attivistica che esalta i valori del lavoro umano (“non contempli senza azione e non operi senza contemplazione”)

Cartesio
o Svolta decisiva dal Rinascimento all’età moderna
o Nuovo problema in cui sono coinvolti insieme l’uomo come soggetto e il mondo oggettivo
o Fondatore del razionalismo (vede nella ragione il fondamentale organo di verità e lo strumento per elaborare una nuova visione complessiva del mondo
o Non vuole insegnare ma descrivere se stesso
o Il suo problema emerge dal bisogno di orientamento
o Filosofia “non puramente speculativa, ma anche pratica, per la quale l’uomo possa rendersi padrone e possessore della natura”
o Il metodo deve essere dunque un criterio unico e semplice di orientamento che serva all’uomo in ogni campo teorico e pratico e che abbia come ultimo fine il vantaggio dell’uomo nel mondo
o Nel formulare le regolo del metodo, si avvale delle scienze matematiche che sono già in possesso del metodo
o Cartesio deve:
1. formulare le regole del metodo tenendo soprattutto presente il procedimento matematico nel quale esse già sono presenti
2. fondare con una ricerca metafisica il valore assoluto e universale di questo metodo
3. dimostrare la fecondità del metodo nelle varie branche del sapere
o regole del metodo:
1) evidenza: non accogliere mai nulla per vero se non sei certo che sia tale con evidenza
2) analisi: dividere un problema in parti più semplici
3) sintesi: passare dalle conoscenze più semplici alle più complesse
4) enumerazione che controlla l’analisi e revisione che controlla la sintesi
o giustificazione del metodo: uomo come soggettività o ragione (Dio)

o trovare il fondamento di un metodo è possibile sono se si dubita di tutto e si considera falso ciò su cui il dubbio è possibile ->il dubbio si estende a ogni cosa (dubbio iperbolico)
o principio di una prima certezza: io esisto, io sono un soggetto pensante
o riprende Agostino: non si tratta di trovare Dio trascendente, ma di trovare nell’esistenza del soggetto pensante, il cui essere è evidente a se stesso, il principio che garantisce la validità della conoscenza umana e l’efficacia dell’azione umana sul mondo (metafisica come giustificazione della fisica)
o discussioni intorno al “cogito”:
- circolo vizioso: la regola dell’evidenza risulta anteriore al cogito
- un sillogismo abbreviato
- io sto passeggiando, quindi sono una passeggiata: chi pensa non è detto che sia uno spirito, un anima

o problema del rapporto tra idee e realtà: le idee fanno parte di me ma non sono sicuro che corrispondano alla realtà fuori di me
o divide le idee:
- innate
- venute dal fuori
- trovate da me stesso
o chiedersi la causa delle idee: le idee che rappresentano altri uomini o cose naturali non contengono nulla di perfetto che non possa essere stato prodotto da me. L’idea di Dio, cioè di una sostanza infinita, eterna, onnisciente, onnipotente e creatrice, è difficile supporre che possa averla creata io stesso. ->la causa dell’idea di una sostanza infinita non posso essere io che sono una sostanza finita -> Dio mi ha creato finito pur dandomi l’idea dell’infinito
o Dio essendo perfetto non può ingannarmi->tutto ciò che appare chiaro ed evidente deve essere vero, perché Dio lo garantisce come tale.
o L’errore dipende dal libero arbitrio: l’intelletto è limitato, la volontà è libera e può scegliere cose che l’intelletto presenta chiare oppure cose che non hanno chiarezza.
o Critiche concezione cartesiana di Dio: circolo vizioso (pretende di dimostrare Dio per mezzo dell’evidenza e l’evidenza per mezzo di Dio); presunzione metafisica (invoca Dio per giustificare ciò che ritiene già vero cioè il criterio dell’evidenza);

o Accanto alla sostanza pensante (io), si deve ammettere una sostanza corporea, divisibile in parti, quindi estesa. Tale sostanza estesa non possiede però tutte le qualità che noi percepiamo di essa. ->differenziazione tra proprietà oggettive e soggettive ->sostanza pensante è in estesa consapevole e libera, sostanza estesa spaziale, inconsapevole e meccanicamente determinata. ->rapporto scambievole tra queste due sostanze collegate dalla ghiandola pineale

o Fonda la geometria analitica: consapevolezza dell’unità delle diverse scienze matematiche->unificare la geometria degli antichi con la matematica dei moderni->riordina sistematicamente la simbologia algebrica e abbandona l’immediata interpretazione geometrica dei procedimenti algebrici->solleva la geometria a livello di grande industria

o Due sole leggi dominano l’universo fisico cartesiano: il principio d’inerzia (che in Cartesio, pur diluito in due leggi distinte, trova finalmente una formulazione adeguata), e il principio della conservazione della quantità di moto.->propensione a considerare il mondo alla stregua di una grande macchina, secondo le leggi della meccanica e spiegabile in termini di materia in movimento, ossia secondo criteri quantitativi e matematici

Hobbes
• Scorge nella ragione una tecnica per molti aspetti diversa o opposta a quella che in essa aveva riconosciuto Cartesio
• La sua filosofia ha come scopo quello di porre i fondamenti di una comunità ordinata e pacifica, che egli crede possibile soltanto sulla base del potere assoluto dello stato
• L’uomo possiede il linguaggio che consiste nell’uso di segni arbitrari o convenzionali->la ragione dell’uomo è condizionata da questi segni
• Il linguaggio rende possibile il ragionamento, che è sempre un calcolo, cioè addizione e sottrazione di concetti-> sillogismo ipotetico
• Una conoscenza dimostrativa a priori (che va dalla causa all’effetto) è possibile solo per gli oggetti prodotti dall’uomo, delle cose naturali sono possibili solo dimostrazioni a posteriori (dall’effetto alla causa)
• L’unico oggetto di scienza sono le realtà generabili (corpi)-> quando si tratta di cose ingenerabili (cose incorporee) la scienza non è possibile ->materialismo-> neppure lo spirito umano è incorporeo ->tutto è corpo e movimento (la sensazione non è che l’immagine apparente dell’oggetto corporeo che la produce nei nostri organi di senso.
• Il corpo è l’unica realtà, cioè l’unica sostanza che esista realmente in se stessa; e il movimento è l’unico principio si spiegazione di tutti i fenomeni naturali, giacchè ad esso si riducono anche i concetti di causa di forza e di azione
• - filosofia naturale che ha per oggetto i corpi in natura
• - filosofia civile che ha per oggetto i corpi artificiali (le società umane) – etica e politica
• Filosofia prima: ha lo scopo di chiarire gli attributi fondamentali di tutti i corpi
• Bene a male sono valutazioni soggettive che dipendono dagli individui singoli o associati ->relativismo (sofisti)
• Quando nella mente dell’uomo si alternano desideri diversi e opposti, speranze e timori, e si presentano le conseguenze buone o cattive di un’azione possibile, si ha quello stato che si chiama deliberazione. Esso termina nell’atto della volontà che decide di agire o non agire
• Non si può parlare di un sommo bene e di un fine ultimo
• Non esiste il libero arbitrio (cioè l’assenza di costrizioni interiori) ma solo la libertà di azione (ossia la possibile assenza di costrizioni esteriori)

• Concepisce la politica per analogia alla geometria, ossia come fondata su pochi principi dai quali la costruzione viene dedotta
• La necessità della scienza politica è un riflesso della necessità che agisce nelle volontà umane
• I due postulati certissimi della natura umana: 1)la bramosia naturale per la quale ognuno pretende di godere da solo dei beni comuni 2) la ragione per la quale ognuno rifugge dalla morte violenta come la peggiore dei mali naturali
• L’uomo è spinto verso l’altro uomo non dall’amore ma dal bisogno o dal timore
• Lo stato di natura come stato di guerra di tutti contro tutti
• Nello stato di natura ognuno ha diritto su tutto
• La minaccia potenziale implicita nello stato di guerra può paralizzare ogni attività->è la ragione naturale che suggerisce all’uomo la norma di comportamento->la legge naturale è un prodotto della ragione umana
• Norme legge naturale: cercare la pace e desiderarla, quando non si può ottenerla usare la guerra; non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te; bisogna osservare la parola data
• Stipulazione di un contratto che sottomette l’uomo a uno o altri uomini e nascita dello stato o società civile->Leviatano
• Lo stato non è soggetto alle leggi dello stato
• Lo stato congloba in se l’autorità religiosa

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