La compravendita e la tutela del consumatore

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Categoria:Economia

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Testo

LA COMPRAVENDITA
LE REGOLE DELLO SCAMBIO ECONOMICO
La vendita dei beni o la produzione di servizi conclude le diverse fasi del processo produttivo.
L’ azienda mette a disposizione del mercato i beni e servizi prodotti.
La forma di scambio più diffusa è la compravendita.
La legge non può però regolare tutti gli aspetti dello scambio economico; ai soggetti è riconosciuta ampia libertà nella fissazione delle condizioni con cui questo deve avvenire.
Gran parte di tali condizioni, clausole, sono direttamente concordate tra le parti.
LA DISCIPLINA GIURIDICA DEL CONTRATTO DI VENDITA
La vendita rappresenta la forma più frequente con cui avviene lo scambio economico.
La vendita perciò è un contratto, cioè un accordo con cui le due parti intervengono, venditore e compratore, decidono di regolare il loro rapporto di scambio economico.
Il contratto di vendita è un contatto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo.
Le fasi del contratto di vendita:
1. proposta di vendita da parte del venditore
2. trattative tra compratore e venditore
3. accettazione della proposta di vendita
4. consegna della merce
5. pagamento del prezzo
Il contatto si considera concluso quando il venditore è a conoscenza del consenso del compratore circa i termini del contatto stesso.
La vendita è un contratto bilaterale, oneroso, consensuale.
Bilaterale, in quanto l’accordo presuppone la presenza di due parti, venditore e compratore.
Oneroso, in quanto all’impegno da parte del venditore di trasferire il bene corrisponde all’impiego da parte del compratore di pagare il prezzo. Se questo non ci fosse si parlerebbe di donazione.
Consensuale, in quanto il contratto si considera concluso, produce cioè i suoi effetti con l’accordo. Per la conclusione del contratto non è pertanto necessaria la consegna del bene.
Gli elementi essenziali del contatto di vendita sono gli elementi necessari per l’esistenza stessa del contratto. Essi sono:
- la cosa da trasferire, individuata nella qualità e quantità
- il prezzo
L’OGGETTO DEL CONTRATTO
Il contratto di vendita ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa. Per questo è necessario che alla consegna corrisponda il passaggio della proprietà. Solo in questo modo colui che riceve il bene potrà disporne liberamente, consumandolo, trasformandolo oppure cedendolo a altri a vario titolo.
Il bene di cui viene trasferita la proprietà può essere mobile o immobile.
Oggetto del contratto può essere perfino un bene che, al momento della stipulazione, non esiste ancora.
La stipulazione di un contratto di vendita significa conclusione del contratto stesso.
IL PREZZO
Rappresenta la somma di denaro che il compratore è tenuto a versare al venditore in cambio dei beni ricevuti. Sempre più frequente i pagamenti vengono effettuati con mezzi sostituitivi della moneta (assegni, carta di credito ecc). la cessione di grano in cambio di vino non costituisce un rapporto di compravendita bensì di contratto di permuta (baratto). Il prezzo pagato dal compratore è influente da molti elementi ( sconti,agevolazioni, valutazione dell’usato ecc.)
GLI OBBLIGHI DEL VENDITORE
Le obbligazioni principali del venditore sono:
1. consegnare la cosa al compratore
2. fare acquistare la proprietà della cosa o il diritto sulla cosa futura, se l’acquisto non è effetto immediato del contratto
3. garantire il compratore dall’evizione e dai vizi della cosa
La consegna rappresenta l’operazione tramite la quale la cosa entra nella piena disponibilità del compratore. Se però egli non consegna il bene, egli risulta inadempiente.
Trasferimento della proprietà e consegna della cosa sono perciò due momenti distinti del contratto.
L’ obbligo di far acquistare al compratore la proprietà della cosa, assume significato per esempio al momento della stipulazione di un contratto la cosa non esiste ancora.
L’esistenza del contratto tuttavia obbliga il produttore a non vendere la produzione a altri.
L’obbligo di garantire il compratore dall’evizione significa metterlo nelle condizioni di disporre del bene senza che nessun altro possa vantare alcun diritto sul medesimo.
Mentre garantire il compratore dai vizi significa assicurarlo che la cosa venduta è idonea all’uso a cui è destinata.
Per i beni durevoli il contratto di vendita normalmente prevede, che in caso di cattivo funzionamento il venditore provvederà gratuitamente alla sostituzione del pezzo difettoso o alla sostituzione del bene. La durata di tale garanzia può superare anche l’anno.
GLI OBBLIGHI DEL COMPRATORE
Il compratore è tenuto a pagare il prezzo nel termine e nel luogo fissati dal contratto. I contraenti possono concordare il prezzo liberamente.
Il prezzo comprende anche il rimborso di tutte le spese anticipate dal venditore es: imballaggio.
ELEMENTI ACCESSORI
Cioè non essenziali al contratto: modalità di pagamento, tempi, luogo consegna.
TERMINI DI PAGAMENTO
= la scadenza
pagamento anticipato
CONSEGNA pagamento alla consegna, pronta cassa, senza dilazione
dopo 15 gg pagamento per contanti
pagamento differito
pagamento rateizzato
MODALITA’ DI PAGAMENTO
Denaro contante
Cambiali
Assegni
Ricevute bancarie = documenti che attestano l’estinzione di un debito
Bonifico
- bancario = ordine di pagamento dato dal debitore alla sua banca di trasferire una certa somma al conto del creditore. I 2 soggetti hanno conto corrente in due banche diverse.
- giroconto = i 2 soggetti hanno conto corrente nella stessa banca
Carta di credito
Bancomat
CONSEGNA DEL BENE
Consegna immediata o pronta = la merce viene consegnata alla stipulazione del contratto
Consegna differita = la merce viene consegnata dopo un certo periodo dalla stipulazione del contratto
LUOGO DI CONSEGNA
- F.M.V. = franco magazzino venditore = le spese e i rischi del trasporto gravano sul compratore
- F.M.C. = franco magazzino compratore = le spese e i rischi del trasporto gravano sul venditore
il trasporto può essere effettuato da una persona diversa sia dal venditore che dal compratore: VETTORE (azienda di trasporto per conto di terzi).
IMPORTO ASSEGNATO: le spese di trasporto vengono pagate alla fine dal compratore
IMBALLAGGIO: tutto ciò che serve a contenere e proteggere le merci durante il trasporto. Viene anche definito CONFEZIONE.
- gratuito, il prezzo dell’imballaggio non è scritto ma è incluso nel prezzo
- fatturato, nella fattura è indicato il prezzo dell’imballaggio.
- a rendere, deve essere restituito. Bisogna pagare una cauzione che il venditore rimborsa all’acquirente nel momento in cui restituisce l’imballaggio.
- fornito dal compratore.
TUTELA DEL CONSUMATORE
Il consumatore è considerato nel contratto, la parte debole e viene tutelata dalla legge anche a livello europeo, mediante l’emanazione di direttive. Le direttive regolano:
- la sicurezza dei prodotti, se il bene presenta dei difetti ci si può rivolgere al negoziante e non al produttore.
- la pubblicità, non deve essere ingannevole
- l’etichettatura, ogni prodotto deve presentare un’etichetta che riporti la sua qualità e la quantità
- i contratti, non devono essere inserite clausole vessatorie
- diritti dei consumatori ad associarsi, i consumatori difendono i loro diritti.
IVA = Imposta sul Valore Aggiunto
Il valore aggiunto è la differenza tra il prezzo di vendita e il costo d’acquisto di un bene. L’Iva è un’imposta indiretta e proporzionale, maggiore è il valore del bene, maggiore è l’importo dell’imposta.
L’Iva è un’imposta che si applica sulla cessione di beni e prestazioni di servizi effettuati nell’esercizio di imprese nel territorio dello Stato. I presupposti dell’Iva sono 3:
PRESUPPOSTO OGGETTIVO: l’Iva si calcola sulla vendita di un bene o sulla prestazione di un servizio.
PRESUPPOSTO SOGGETTIVO: la vendita/servizio devono essere effettuati da un professionista
PRESUPPOSTO TERRITORIALE: la vendita/servizio devono essere esercitati nel territorio italiano.
CALCOLO IVA
L’operazione su cui si applica l’iva è chiamata IMPONIBILE.
L’ammontare su cui si calcola l’iva è chiamato BASE IMPONIBILE.
L’importo dell’IVA si determina applicando una percentuale legg. variabile chiamata ALIQUOTA.
Agevolata = 2%
Ridotta = 10%
Ordinaria = 20%
L’Iva per il commerciante non è un costo o un ricavo, è un debito in caso di vendita e un credito in caso di acquisto nei confronti dello Stato.
L’iva è debito quando si vende, perché si riceve una somma dovuta allo Stato, è a credito quando si acquista e si paga al fornitore, il quale ha un debito nei confronti dello Stato. Periodicamente si determina l’Iva da versare allo Stato con il metodo della DEDUZIONE DI IMPOSTA DA IMPOSTA.
Se l’Iva a debito è maggiore dell’Iva a credito, si ha un debito per Iva, che deve essere versato allo Stato.
Se l’Iva a credito è maggiore dell’Iva a debito, si ha un credito per Iva, che si riscuote dallo Stato entro la fine dell’anno.
DETERMINAZIONE DELLA BASE IMPONIBILE
Tutto ciò che il fornitore cede al cliente in cambio di una somma di denaro rientra nel calcolo della base imponibile.
RIENTRANO
Il valore delle merci - sconto mercantile
Imballaggio fatturato
Spese di trasporto
NON RIENTRANO [non soggetti a Iva]
Spese di trasporto documentate
Imballaggi a rendere, si calcola la cauzione che viene scritta dopo perché non è una vendita
Gli interessi per pagamento dilazionato, operazioni esenti per motivi economici e sociali. Lo Stato non ne calcola l’Iva per favorire la compravendita.
I DOCUMENTI IN UN CONTRATTO DI VENDITA
1. ordine d’acquisto
2. documento di trasporto
3. la fattura
4. la ricevuta fiscale e lo scontrino
LA FATTURA
La fattura è un documento di prova perché attesta la cessione di un bene e documenta gli elementi che concorrono a formare la base imponibile di tale elemento. Essa modifica al debitore il credito che il creditore vanta nei suoi confronti e richiama le condizioni di vendita.
Viene emessa da coloro che vendono ad altri commercianti, in duplice copia.
Due tipi di fattura:
fattura immediata: può essere emessa nel momento della consegna della merce o entro le 24 h del giorno in cui viene effettuata la consegna o spedizione.
Fattura differita: può essere emessa entro il 15 del mese seguente a quello di consegna. Quando viene emessa nel giorno della consegna viene emesso un documento di trasporto.

La fattura è costituita da 2 parti:
DESCRITTIVA: in essa si mettono i dati che servono ad identificare il venditore, (denominazione sociale, nome dell’azienda, indirizzo, partita Iva e i dati identificativi del compratore e del venditore, modalità di pagamento e la data dell’ordine.
TABELLARE: in essa si mettono le quantità della merce venduta, la descrizione del bene, il prezzo unitario e l’importo. Si scrivono gli elementi che concorrono a far parte della base imponibile.
LA RICEVUTA E LO SCONTRINO FISCALE
Sono documenti che attestano la vendita di un bene al diretto consumatore.
La ricevuta fiscale deve presentare:
- i dati identificativi venditore
- sede svolgimento delle attività
- descrizione del servizio svolto
- data e numero di emissione
- corrispettivo dovuto e compreso di Iva.
Lo scontrino deve presentare:
- generalità azienda
- prezzo articolo
- data e ora emissione
- logotipo fiscale con sigla modello
APERTURA PARTITA IVA
I soggetti che iniziano un’attività sono tenuti a presentare una DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA’ all’Ufficio Entrate.
Entro 30 gg si riceve il numero di Partita Iva:
7 cifre = numero progressivo
3 cifre = codice Ufficio
1 cifra = numero di controllo
il codice di partita Iva viene presentato in tutti i documenti relativi alla contabilità dell’azienda.
REGISTRI IVA
L’Iva va versata periodicamente, per fare ciò i soggetti Iva tengono:
un registro fatture
un registro corrispettivi
un registro fatture d’acquisto
REGISTRO FATTURE
Le fatture immediate devono essere registrate entro 15 gg
Le fatture differite entro il 15 del mese dopo della consegna.
DATI DA RIPORTARE
data registrazione
dati identificativi
importo tot fattura
numero progressivo
numero fattura
imponibile Iva
importi non imponibili
ammontare Iva
REGISTRO CORRISPETTIVI (scontrini e ricevute)
Registrare l’ammontare globale delle operazioni imponibili (con Iva), non imponibili ed esenti.
Entro il giorno festivo successivo
REGISTRO FATTURE D’ACQUISTO
Le fatture d’acquisto, al momento del ricevimento, devono essere numerate progressivamente.
Quindi:
le fatture emesse hanno una sola numerazione, quella apposta al momento della emissione;
le fatture ricevute hanno due numerazioni, quella apposta dall’emittente e quella apposta dal ricevente. Tra queste due numerazioni non esiste alcuna relazione.
Le fatture di acquisto devono essere registrate prima della liquidazione periodica.
Con la registrazione della fattura di acquisto si può detrarre l’Iva pagata dall’Iva a debito.
Le registrazioni devono essere complete di:
- data documento, numero progressivo ricevente
- descrizione fornitore, ammontare operazioni imponibili distinguendo l’imponibile dall’Iva
- l’ammontare delle operazioni non imponibili ed esenti e la ragione del mancato assoggettamento dell’imposta.
LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO IVA
I soggetti passivi determinano l’Iva facendo la differenza tra imposta a credito e imposta a debito.
La liquidazione è mensile (ordinario): entro il 16 del mese successivo
se il ricavo annuo tot risulta maggiore di 309.864 euro di imprese con servizi
se il ricavo annuo tot risulta maggiore di 516.456 euro di imprese con altre attività
La liquidazione è trimestrale (semplice): entro il 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento per i primi tre trimestri; la liquidazione del quarto trimestre confluisce in quella annuale.
se i soggetti non raggiungono i volumi di ricavi precedenti.
La somma deve però essere aumentata dell’1%, a titolo di interessi.
La comunicazione annuale dati Iva deve essere presentata ogni anno entro il mese di febbraio.

Esempio