La sistematica delle piante

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Categoria:Biologia

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IL REGNO VEGETALE

BOTANICA GENERALE - LA SISTEMATICA DELLE PIANTE

Le piante sono distinte in quattro grandi divisioni: tallofite, briofite, pteridofite e spermatofite. Le prime tre sono anche denominate crittogame, cioè piante dotate di organi riproduttori non manifesti. Le spermatofite, invece, sono anche chiamate fanerogame, ovvero piante aventi organi riproduttori visibili.

TALLOFITE

Raggruppano le piante più semplici (o inferiori), ovvero quelle il cui corpo è un «tallo», privo di ogni differenziazione tra radici, fusto e foglie.
Le tallofite si dividono in alghe, licheni e funghi, di cui si parlerà dettagliatamente più avanti.

BRIOFITE

Anch'esse sono piante il cui corpo è un «tallo», di modeste dimensioni e privo di un sistema vascolare. Il loro ciclo vitale è caratterizzato dall'alternarsi di due generazioni: il gametofito, pianta produttrice di gameti (generazione sessuata) e lo sporofito, parassita del gametofito e produttore di spore (generazione asessuata).
Alle briofite appartengono i muschi e le epatiche. I muschi sono piante che vivono nelle paludi o su terreni molto umidi e che possiedono una resistenza molto elevata all'essicamento. Le epatiche sono simili ai muschi e raggruppano circa 9.000 specie.

PTERIDOFITE

Le pteridofite, che comprendono piante vascolari comparse sulla Terra in epoche molto remote, presentano, come le briofite, un ciclo riproduttivo alternato, con uno sviluppo nettamente predominante della fase sporofitica. Dotate di vere radici, fusto e foglie, esse vivono principalmente nelle zone tropicali, ma sono presenti anche nelle zone montane e nei Paesi dell'estremo nord. Le pteridofite si distinguono in felci, equiseti e licopodi.
Le felci presentano forma e dimensioni estremamente variabili, vivono in zone umide, ombrose e ricche di humus. Spesso sono coltivate a scopo ornamentale.

SPERMATOFITE

Sono le piante a struttura più complessa (superiori), in cui, come si è detto, gli organi riproduttori sono visibili e spesso disposti a formare un fiore.
Esse comprendono due tipi: quello delle gimnosperme e quello delle angiosperme.
Le gimnosperme, piante a semi nudi, cioè visibili, sono formate da sette classi, di cui tre fossili (vedi tabella).
La classe più comune è quella delle conifere, alla quale appartengono pini, abeti, larici, cipressi, ginepri ecc.
Le angiosperme, come abbiamo visto, rappresentano l'ultimo e più evoluto anello della catena dello sviluppo del mondo vegetale. Sono anche le piante più diffuse sulla superficie terrestre: a partire dalla loro comparsa, circa 150 milioni di anni fa, le angiosperme hanno infatti via via sostituito tutte le altre specie. Le caratteristiche fondamentali di queste piante sono i fiori, i frutti, contenenti semi, e il fusto legnoso. Esse si dividono in due classi: monocotiledoni e dicotiledoni, che oltre al già ricordato elemento di distinzione ne presentano degli altri. Ad esempio nelle dicotiledoni gli involucri fiorali sono costituiti da sepali e petali, mentre nelle monocotiledoni essi formano un tutto unico con i tepali.

Esempio



  


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