La madonna dei palafrenieri

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Testo

LA MADONNA DEI PALAFRENIERI
(Madonna della serpe)
Caravaggio ( Michelangelo Merisi)
Nato a Caravaggio ( Milano) nel 1571- morto a Porto Ercole (Grosseto) nel 1610
Data dell’opera: 1605
Olio su tela
Dimensione: cm 292 x 211
Roma, Galleria Borghese
Introduzione
La confraternita dei Palafrenieri ordinò per il proprio altare in San Pietro questa opera a Caravaggio, l’altare della confraternita in san Pietro è dedicato a sant’Anna e quindi il quadro doveva essere a lei dedicato. Il dipinto iniziato dal Caravaggio nel 1605, nel clima culturale abbastanza teso della controriforma, fu terminato nel 1606.
Il quadro rimase in San Pietro soltanto per poco tempo, in quanto fu rifiutato, infatti il 16 aprile 1606 fu trasferito nella collezione del cardinale borghese. Il quadro fu allontanato dall’altare apparentemente per motivi di decoro: in particolare il bambino appariva troppo cresciuto per essere ritratto nudo e il vestito della Vergine appare troppo scollato. Appare credibile che quella dello scarso decoro fosse una scusa addotta dal cardinale Scipione Borghese che apparteneva alla confraternita dei Palafrenieri per prendersi l’opera del Caravaggio e metterla nella propria galleria ad un prezzo minore perché dopo il rifiuto gli fu ceduta sottocosto. Ancora oggi il quadro è situato a Villa Borghese nel grande salone d’ingresso.
Livello iconico
La Madonna dei palafrenieri, detta anche madonna della serpe, rappresenta la Vergine che con un piede sta schiacciando un serpente con Gesù fra le sue braccia che pone il piede su quello della madre per aiutarla nell’atto che sta compiendo.
La Madonna è chinata in avanti. La Vergine, quasi si sporge sopra al bambino per guardare il serpente. L’immagine rappresenta in termini molto umanizzati e realistici un concetto teologico di grande rilievo. La Madonna infatti è rappresentata come una donna del popolo, indossa un abito rosso dalla scollatura molto evidente che lascia quasi scoperto il seno voluminoso e ciò è in contrasto con l’abituale rappresentazione sacra della Vergine. Gesù è rappresentato nudo, sostenuto dalle braccia della madre e decisamente più cresciuto rispetto alla tradizione. sant’Anna, posta in disparte rispetto alle altre 2 figure, appare rigida come una colonna; il volto della madre della Vergine, segnato dal tempo, appare leggermente inclinato a guardare la scena, con un’espressione distaccata. La santa indossa come la Madonna abiti di foggia popolare, il vestito di sant’Anna è scuro e si confonde con lo sfondo. Lo sfondo del dipinto è molto scuro e tenebroso, ma dall’alto un fascio di luce artificiale va ad illuminare soprattutto il libro di Gesù e della Vergine, lasciando nella penombra il resto della scena.

Livello iconografico
Il significato teologico di questo dipinto è molto evidente: il serpente, simbolo del male e del peccato, viene schiacciato dalla Madonna, simbolo della Chiesa ed è aiutata in ciò da Gesù, nel ruolo del redentore.

Livello iconologico
In quest’opera di Caravaggio sono contenuti molti degli elementi caratteristici della sua pittura:
1) estremo realismo nella presentazione dei personaggi, ritratti con il volto di contadini popolani e gente comune, non come divinità
2) la luce a fascio che proviene da un punto indefinito e che illumina solo alcune parti del dipinto
3) il contrasto fra i colori accesi delle figure principali ed il resto del dipinto
4) lo sfondo tipicamente scuro.
5) Espressione intensa dei personaggi

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