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Storia
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18.2 Le riforme e la politica cavouriana
Cavour era nato a Chieri nel 1810. Dopo aver lasciato l’esercito sabaudo, aveva girovagato per vari Paesi europei comprendendo la necessità di un rinnovamento del ruolo dell’aristocrazia e della proprietà terriera. Cavour aveva fato le sue prime esperienze politiche come direttore del giornale “Il Risorg
Nel 1902, Italia e Francia trovarono un accordo ragionevole e vantaggioso per entrambe: in caso di occupazione francese del marocco, la potenza transalpina non avrebbe posto alcun ostacolo ad una dominazione italiana della Libia. A partire da quel momento per l’italia non c’era più alcun motivo di restare legata ad un patto difensivo antifrancese. Nel 1
La politica di grandezza intrapresa da Gigi fu sostanzialmente aggressiva dal punto di vista internazionale, costellata di guerre.
Sulla via dello stato assoluto
La politica interna aveva 2 obbiettivi:
➢ Riduzione dell’autonomia nei confronti del sovrano
o Emarginazione della nobiltà dall’esercizio di rilevanti funzioni politic
→ volendo essa controllare la condotta politica del re si ritrovò spesso in uno stato di antagonismo
In più la maggior parte di loro era puritana quindi non favorevoli all’anglicanesimo
Il regno di Carlo I
Alla morte di Giacomo gli successe il figlio Carlo, il quale, vista la situazione finanziaria preoccupante, convocò il parlame
Opposizione nobiltà convocazione Stati generali (voto x ordini)
Opposizione borghesia e nascita assemblea nazionale
Presa della Pastiglia
Privilegi fiscali
Inizio lavori assemblea Stato laico legislativo: ass nazionale
Prima costituzione divisione dei poteri esecutivo: sovrano
Giudiziario:
La crescita non fu uniforme in tutti i paesi europei
L’urbanesimo
Ovviamente la maggiore spinta demografica si ebbe nei ceti popolari, in quanto nella borghesia e nobiltà la crescita demografica era controllata per non incorrere in una suddivisione troppo dannosa per la famiglia.
È certo poi che le città videro una crescita molto maggiore a
1) eliminazione della libertà di stampa
2) scioglie la camera
3) indizione di nuove elezioni
4) completamento dell’azione repressiva,perché modificava la legge elettorale in modo da favorire l’elezione dei rappresentati favorevoli alla corona,alla monarchia,praticamente mettendo le opposizioni in condizione da non poter più manifestare il lo
Anche Gioberti,come Mazzini,anzi a maggior ragione,credeva in Dio;per quanto riguarda Gioberti era il Dio cristiano (non un’entità superiore come era per Mazzini) e credeva soprattutto all’idea che Dio avesse assegnato all’ Italia una missione da compiere,missione di civiltà,di uguaglianza,di fratellanza, da compiere nel mondo. Secondo lui (questa è pr
Gli italiani sono sempre stati tra i protagonisti dei flussi migratori. Negli ultimi anni del XIX secolo gli emigrati furono in media 150.000 all'anno. La cifra annuale raggiunse le 300.000 unità tra il 1906 e il 1910 per toccare una punta di 880.000 persone nel 1913.
L'emigrazione fra Ottocento e Novecento non fu un fenomeno solament