Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia |
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Testo
La svolta demografica
Un fenomeno nuovo
Dopo la metà del XVII sec. I cali demografici causati dalle carestie, guerre, ecc… si ridussero visivamente, e nel XVIII sec. Ci fu un aumento demografico notevole che continuò fino ad epoche recenti.
Questo è causato dall’attenuamento di alcuni fattori primordiali dello spopolamento, quali: epidemie, carestie e guerre.
Questo aumento demografico avvenne in contemporanea alla ripresa economica, quindi è difficile dire quale dei 2 causò l’altro.
La crescita non fu uniforme in tutti i paesi europei
L’urbanesimo
Ovviamente la maggiore spinta demografica si ebbe nei ceti popolari, in quanto nella borghesia e nobiltà la crescita demografica era controllata per non incorrere in una suddivisione troppo dannosa per la famiglia.
È certo poi che le città videro una crescita molto maggiore a causa dell’immigrazione dalle campagne.
Le attività economiche: l’agricoltura
Bassa produttività complessiva dell’agricoltura
L’attività agricola non fece tra il XVII e il VIII sec molti progressi, infatti era ancora praticata l’aratura cn aratri leggeri e la semina a mano, in più c’era ancora l’anno di riposo per i campi.
Ad una agricoltura arretrata si collegava anche un allevamento arretrato.
Verso la metà del XVIII sec entrò largamente in uso la rotazione quadriennale, eliminando così il periodo di maggese.
Regimi fondiari e stratificazione sociale
È difficile dire come fosse distribuita la terra tra le varie classi sociali in quanto:
• Il concetto di proprietà ea molto relativo, perché più persone vantavano diritti sulla stessa terra
• C’erano i fittavoli che prendevano in affitto una terra e poi la frazionavano e la riaffittavano a loro volta
• C’erano diverse situazioni per i contadini:
o In oriente erano servi della gleba
o In occidente erano quasi sempre salariati, ma le loro condizioni di vita non erano migliori
L’agricoltura capitalista
Dopo la metà del XVIII sec si iniziò a destinare gran parte dei prodotti agricoli al commercio; questo ebbe diverse cause:
• Grazie all’aumento della popolazione si ha un amento dei prezzi → convenienza nel commercializzare prodotti agricoli
• Crescita della popolazione urbana
• Miglioramento delle vie di comunicazione
Le basi dell’agricoltura capitalistica sono:
• Maggiori investimenti
• Organizzazione iù razionale delle aziende agricole
• Nuove figure di imprenditori agricoli (di solito esponenti della vecchia aristocrazia agraria o borghesia mercantile)
Trasformazioni della proprietà della terra
Agricoltura come attività imprenditoriale → Più netta definizione delimitazione della proprietà della terra →
• recinzioni delle terre
• diritti dei contadini (di pascolo) fegati
• espropriazioni dei beni ecclesiastici
• proprietà privata esclusiva
• rapporti tra proprietari e imprenditori \ contadini cambia perchè vengono pagati in denaro
la nuova agricoltura
passaggio ad un agricoltura di tipo intensivo = seguire l’esempio dei paesi bassi =
• maggiore specializzazione delle colture
• maggiore concimazione
• migliore regolazione delle acque
• sistemi di rotazione più redditizi
• integrazione dell’attività agricola con l’allevamento
questi metodi olandesi \ fiamminghi furono messi a frutto in tutta Europa con grandi progressi, sia nell’agricoltura che nell’allevamento.
La diffusione di una coltura agraria
Furono gli inglesi i primi a scrivere di agricoltura con l’intento di divulgare esperienze condotte con metodo razionale.
→ letteratura didattica a larga diffusione.
Testi letti dai proprietari che poi cercavano di diffonderli tra i contadini, con l’aiuto spesso anche dei parroci.
L’agricoltura: un mondo in movimento
Sviluppo dell’agricoltura capitalistica
Fondamenti dell’agricoltura capitalistica (‘800):
• eliminazione dei vincoli feudali e proprietà ecclesiastiche
• vendita ai privati delle terre comuni → grandi proprietà in mano ai borghesi anziché ai nobili
• separazione dei contadini dai loro tradizionali legami (servi della gleba) ma anche diritti sulla terra che coltivavano
• tutti i vincoli che legavano i contadini alla terra erano soppressi a favore del lavoro salariato
→ uomini e terra diventavano strumento della produzione di merci destinate al commercio
• in Inghilterra il fenomeno delle recinzioni si avviò nel ‘700
capitali investiti nell’agricoltura
• grandi capitali investiti → sfruttamento più intensivo della terra.
• Per esempio le rotazioni di trifoglio, frumento, rape e orzo → prodotti anche utili all’ allevamento → latte, pelli e carne.
• Prodotti dalle colonie che diventano coltivazioni base (patate e mais).
• Commercializzazione dei prodotti.
• Diminuzione degli addetti all’agricoltura = rendevano di più
→ più manodopera per l’industria
Lo sviluppo agricolo in Francia, in Germania e nell’Europa orientale
In Francia la liquidazione del sistema feudale era stata operata non solo da parte della borghesia ma anche dalla piccola e media proprietà contadina → diffusa proprietà contadina benestante; ma per carenza di capitali e spirito di iniziativa c’è un ritardo dello sviluppo del sistema agricolo e industriale francese.
In prussica e Germania furono i grandi proprietari aristocratici a trasformarsi in proprietari capitalisti, principalmente con recinzioni e messa a coltura d terre incolte.
In Europa orientale era rimasto il sistema fondiario, ma ci sono anche qui casi in Ungheria e Russia di nobili che assumono la forma di nobili-capitalisti simili ai prussiani.
Il caso dell’Italia
Tre diversi modelli agrari:
• Ascesa di un ceto di imprenditori borghesi = nelle aree della pianura padana
• Mezzadria (divisione dei prodotti tra proprietario e contadino) = Italia centrale
• Incremento delle proprietà latifondiste = mezzogiorno
Verso la rivoluzione industriale
L’industria tradizionale
Le attività industriali si svilupparono in continuità con le epoche precedenti.
Abitualmente si lavorava in piccole officine o a domicilio.
Date le direttissime capacità di spesa della popolazione l’industria produceva merci di lusso o armamenti e costruzioni navali.
Un ondata di invenzioni tecniche
Dalla metà del XVIII sec ci fu un ondata di invenzioni tecniche riguardanti macchine industriali.
Il flusso delle invenzioni si concentrò sull’industria metallurgica e tessile.
La più importante scoperta fu quella dell’energia del vapore.
Nuove macchine tessili
La prima innovazione fu la navetta volante → dimezzare tempo tessitura
→ diminuire anche i tempi di filatura → Jenny (macchina per filare a mano), una macchina che funzionava come un mulino ad acqua e produceva filo più robusto ed infine la mula.
→ nuovi miglioramenti nella tessitura = telaio meccanico.
Una conseguenza importante fù l’incremento dell’uso del cotone importato dalle colonie a prezzi molto più bassi della lana, seta e lino.
L’età del ferro
Nel settore metallurgico i risultati più evidenti furono nella produzione di ferro a basso costo → più materiale per creare le macchine.
Una prima conseguenza dei metodi di produzione del ferro fu l’importanza assunta delle miniere di carbon fossile
→ Inghilterra in posizione privilegiata per i giacimenti di ferro e carbon fossile.
La rivoluzione del vapore
Nel 1769 watt crea la macchina a vapore che ha una rapida diffusione →
• stimolo alla produzione di carbone e ferro
• eliminazione della dipendenza dell’uomo dagli animali o forze naturali
• svolta dei sistemi di produzione industriale
dalle innovazioni tecniche all’organizzazione del lavoro
l’epicentro delle innovazioni fu l’Inghilterra, dove cambio radicalmente i metodi di produzione:
• gli operai e le macchine furono concentrati in fabbriche → eliminazione del lavoro a domicilio →
o capitali per il loro impianto
o rifornimenti di materia prima
o manodopera
o organizzazione che cura la quantità e qualità del prodotto, tempi e margini di guadagno
→ la quantità maggiore e prezzo inferiore della merce inglese fece sì che la richiesta aumento → aumentano gli investimenti → aumentano le fabbriche
Rivoluzione industriale: una definizione discussa
Rivoluzione industriale = un lungo processo di trasformazione dei modi di produrre merci industriali che dal mondo del lavoro si è riflesso sulle strutture e l’organizzazione sociale.
È irreversibile.
Perché in Inghilterra?
• Crescita demografica considerevole
• Sviluppo di un agricoltura più produttiva e remunerativa → disponibilità di capitali
• Tradizione di lavoro industriale a domicilio → abilità e conoscenze tecniche diffuse
• Un forte spirito d’impresa
• Una legislazione che lasciava grande libertà
• Stabilità politica
• Abbondanza di risorse (ferro e carbone) o facilità di procuro (cotone)
• Situazione internazionale favorevole (guerre continue degli altri paesi)
• Sistema bancario efficiente
Lo sviluppo della prima rivoluzione industriale
L’Inghilterra apre la rivoluzione industriale
Fattori preliminari:
• Sviluppo dell’agricoltura capitalista → richiesta degli strumenti alle industrie, aumento dei beni di consumo e allontanamento dalle campagne della manodopera contadina superflua
• Invenzioni e progressi tecnici
La scienza aveva fatto grandi passi avanti, ma rimaneva materia da laboratorio o accademia.
La rivoluzione dei trasporti
Una delle applicazioni principali della macchina a vapore furono i trasporti ferroviari e fluviali.
Nel 1830 la ferrovia liverpool – Manchester segna l’inizio dell’era della strada ferrata.
Aumentarono anche i trasporti su canale e su strada, grazie alla nuova pavimentazione in macadam.
La rivoluzione dei trasporti fu causa di accelerazione della rivoluzione industriale.
L’economia di mercato
Il trionfo dell’economia di mercato (i beni non erano prodotti per il consumo ma per il commercio)
→ crescente specializzazione della produzione
Si crearono città del carbone, del ferro, delle industrie tessili, ecc… questo grazie soprattutto alla rivoluzione dei trasporti
Capitale e lavoro
Rivoluzione industriale → separazione tra i mezzi di produzione costituenti un capitale e il lavoratore salariato.
Altro esempio di distinzione tra l’imprenditore e quelli che lavoravano per lui = commercio coloniale
I nuovi metodi produttivi, le macchine, la manodopera → bisogno di capitali → creazione delle società per azioni (perchè spesso uno non bastava come fondi).
Banche e crisi economiche
Nasce un nuovo tipo di banca specializzata negli investimenti a lunga scadenza = banca d’affari
Il sistema bancario regolato dalle banche centrali (d’Inghilterra, di Francia ecc…) sostennero lo sviluppo ferroviario europeo.
Con questa rivoluzione però nascono delle nuove crisi (a cui le banche risentono per prime), cioè quelle della sovrapproduzione.
Società in trasformazione
Crescita demografica e urbanesimo
Il miglioramento dell’agricoltura, delle abitazioni, dell’abbigliamento, delle condizioni igieniche e il contenimento delle epidemie (vaccino pubblico)→ aumento demografico.
Diminuisce la mortalità infantile
Nuove strutture sociali
Le nuove ricchezze si distribuirono in modo disuguale, tanto che il potere d’acquisto dei lavoratori manuali seguì una curva discendente.
La trasformazione capitalistica sgretolò i ceti e fece scomparire molte categorie di lavoratori indipendenti, trasformati in operai o salariati (proletari).
Erano sempre esistiti ma adesso il loro numero cresce un caino.
Società in ceti diventa società in classi.
Concentrazione e divisione del lavoro
Paesi industrializzati → concentrazione in determinati luoghi della forza lavoro e una più rigida divisione dello stesso.
Si crea una divisione del ciclo produttivo, ogni operaio compie una sola operazione, aumentando così considerevolmente la velocità di produzione.
Nuove professioni
Le industrie, i nuovi trasporti ecc.. necessitavano di tecnici, amministratori e impiegati.
Lo sviluppo dei commerci e delle banche necessitavano anch’essi di impiegati.
Infine la nuova burocrazia necessitava di amministratori e impiegati.
→ creazione di una classe media tra i borghesi e i proletari.
Le condizioni degli operai
Il lavoro come merce
Il lavoro diventa una merce come le altre, che si vende e si compra sul mercato → i lavoratori devono essere liberi, non vincolati da corporazioni → era una condizione favorevole il fatto che con le trasformazioni dell’agricoltura ci fossero tanti contadini disoccupati.
Con l’avvento del capitalismo rimangono colpiti i piccoli produttori precapitalistici (che erano la maggioranza della popolazione)
Gli operai
Seppur con paghe superiori a quelle degli altri lavoratori salariati, gli operai lavoravano 14-15 ore al giorno, in condizioni igieniche disumane e senza festivi.
Lavoravano anche donne e bambini.
→ diffusione di alcolismo, prostituzione, malattie (tubercolosi e silicosi) → numerosi romanzi e aiuto dei gruppi umanitari.
Tutto questo è causato dalla carenza legislativa, per cui il padrone poteva fare quello che voleva → perché gli operai si rendessero conto della situazione e pretendessero i loro diritti si dovette aspettare che l’industrializzazione si diffondesse in Europa.
Associazioni di operai in Inghilterra
L’Inghilterra fu il primo paese in cui si svilupparono forme di associazione e resistenza degli operai, ma dovettero lottare contro governi e forze dell’ordine.
Non potendo richiedere pubblicamente i diritti si crearono forme di vandalismo, come il luddismo, in cui distruggevano macchine e stabilimenti.
Nel 1820 si creò un partoto di radicalismo popolare che voleva la revisione delle leggi sul lavoro.
In parallelo con esso si erano create le associazioni di mestiere, inizialmente segrete, ma composte solo da operai specializzati.
Le prime associazioni operaie sul continente
Le associazioni operaie sul continente dovettero rimanere segrete, quindi è difficile distinguere tra le varie associazioni segrete quella formata da operai.