Torniamo alla semplicità.
In effetti,la vita di oggi è una “tecnovita” che si prefigge di renderci più agevole l’esistenza;ma per farlo ci immerge in un aggrovigliato e complicatissimo universo di leve,levette,sequenze matematiche,chiavi.
Non si salva niente. Forni a microonde,telefono,cucina,sveglie,Bibbia elettronica,termoplaid. È una follia d
Letteratura Italiana
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Tralasciando dunque l’idealizzazione di un principe, e parlando delle cose reali, dico che quando si parla di uomini, soprattutto di principi, per la loro posizione elevata, sono valutati per alcune di queste qualità che arrecano loro o biasimo o lode. Uno viene ritenuto generoso, l’altro avido; uno donatore, l’altro avido; uno crudele, l’altro pietoso;
Dopo la guerra stringe rapporti sia con gli scrittori che a Genova frequentano il Caffè Diana in Galleria Mazzini (in particolar modo con Camillo Sbarbaro) sia con il gruppo torinese di Piero Gobetti, che negli anni venti cerca di attuare una resistenza culturale al fascismo, in opposizione al futurismo e al dannunzianesimo. Nel 1925 pubblica, proprio p
Petrarca avverte la fugacità della vita e l’avvicinarsi, pericoloso, della morte; è dalla prima quartina, sin dal primo verso, che si evidenzia la temibile inesorabilità del tempo che l’io lirico sembra vedere come qualcosa di reale. E’ tutto espresso per mezzo di una metafora; la metafora di un mare in tempesta che lo spaventa e lo fa dubitare del nav
Foscolo scrive un ode nella quale esalta la figura di Napoleone. I suoi sentimenti erano sinceri.
Altri letterati – i cortigiani -, invece, esaltarono Napoleone nel momento di massima gloria per abbandonarlo nel momento della sconfitta (per es. Monti) per iniziare a esaltare gli austriaci.
Foscolo e Monti per questo spesso entrarono in disputa
Ciò che governa la sua condotta è la paura, che, unita alla coscienza della propria debolezza e ad un morboso attaccamento alla vita, lo rende egoista ed irragionevole. Per la paura non vede più la luce della verità, non ode più la voce del cuore e della mente, non segue la via del dovere.
Uomo angusto, soggiogato dal terrore e dal sospetto, vive sc
L’EPISTOLARIO
Le lettere ad amici e parenti sono scritte in vista di una pubblicazione (come in Petrarca) anche se scritte con grande immediatezza. Si alternano argomenti e toni vari: riflessioni politiche, analisi sui problemi contemporanei, scherzi e motti in tono beffardo. Egli è consapevole di questa varietà tonale e la giustifica in una lettera
Nel suo spiccato classicismo però la modernità di Leopardi è abbagliante.
Con il passaggio all’ateismo ed a un pensiero naturalistico cade su posizioni di forte pessimismo. Leopardi sente il contrasto fra lui ed il mondo esterno, tra lui e la natura. Ora non c’è più il conforto della voce della natura che è indifferente e muta al bisogno di signifi
Se il progresso è questo, è necessaria la regressione ai valori pre-industriali della civiltà contadina del sud: la religione della famiglia, rapporti umani non mercificati e l'amore per la propria casa. Ed è quind indicativo come solo i Malavoglia, chiusi nella trappola del progresso, ancora aggrappati agli ideali contadini, siano le vittime. L'etica e
Dieci anni dopo è nominato provveditore centrale agli studi, con il compito di studiare la realizzazione dell’obbligo scolastico (che avverrà parzialmente nel 1877 con la legge Coppino). Nel ’82 va in pensione e si dedica a scrivere e alla vita parlamentare.
Deputato nel 1886, nel 1888 prepara la riforma dei programmi per le elementari, tentando di