I Malavoglia di Giovanni Verga

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura Italiana

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Data:06.03.2007
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Testo

I Malavoglia
Questo romanzo è la storia triste di una povera famiglia di Acitrezza (Catania) e il cui capo padron 'Ntoni, capo di una famiglia di pescatori che con ogni mezzo cerca di tenere in piedi la casa del Nespolo e la tranquillità che questa casa rappresenta. Egli ha un debito con lo zio Crocifisso per un carico di lupini, purtroppo perduto in mare nel naufragio della barca provvidenza assieme a suo figlio Bastianozzo. Appunto per questo i Malavoglia fanno enormi sacrifici, ma il nipote 'Ntoni si allontana da Acitrezza perchè vuole conoscere le città ed il mondo; come un pesce affamato se lo inghiotte e con lui suoi molti parenti. I Malavoglia saranno costretti a vendere la casa del Nespolo, che alla fine il nipote più giovane, Alessi, riuscirà sì a ricomprare, ma il nonno, finito in ospedale, è già morto, solo, e purtroppo la famiglia è disperata e distrutta. I personaggi principali sono: 'Ntoni, che uscito dal carcere lascerà il paese; Mena innamorata del carrettiere Alfio; Lia che si allontanerà dal paese e si perderà; Alessi che ricomprerà la casa. Concludendo, il tema fondamentale dei Malavoglia è la religione della casa, l'ideale dell'ostrica, cioè l'attaccamento della povera gente alla casa, che come uno scoglio nel quale è tutta la sua fortuna.
Se il progresso è questo, è necessaria la regressione ai valori pre-industriali della civiltà contadina del sud: la religione della famiglia, rapporti umani non mercificati e l'amore per la propria casa. Ed è quind indicativo come solo i Malavoglia, chiusi nella trappola del progresso, ancora aggrappati agli ideali contadini, siano le vittime. L'etica e il progresso non potranno mai intraprendere la stessa strada, e non riusciranno mai a convivere: o l'etica vincerà il progresso e quindi quest'ultimo non potrà avvenire (questo è il caso della famiglia Malavoglia); o il progresso prenderà il sopravvento sull'etica e di conseguenza questa dovrà essere messa da parte (come avviene con Zio Crocifisso). Tra le due possibilità quella che Verga sembra prediligere è comunque la prima. Ma com'è dunque possibile affrontare il proprio destino senza alcuna speranza di miglioramento? Per sostenere questa, apparentemente pessimistica, visione del mondo è necessaria la fede in valori come: la religione, la famiglia, la casa, la dedizione al lavoro, lo spirito di sacrificio e l'amore nutrito di sentimenti profondi. Un altro elemento che aiuto l'uomo a far fronte alla sua situazione è la saggezza che viene dalla coscienza dei nostri limiti e ci porta a sopportare le delusioni.; e ancora, la capacità di saper apprezzare le gioie quotidiane che l'umile condizione in cui ci si trova, ci riserva e cogliendo gli eventi inaspettati e piacevoli che la sorte ci riserva.
* Nei Malavoglia assistiamo ad un ritorno dell’autore al tema della famiglia, scelta in parte dovuta all’intento di rappresentare veristicamente una società contadina incentrata sulla famiglia patriarcale. Questa famiglia è in primo luogo un’unità produttiva, gerarchizzata sotto l’indiscussa autorità di padron ’Ntoni, legata da forti vincoli di solidarietà, dal rispetto di una ferrea legge morale rappresentata dalla volontà del più anziano.
* Il tema della “religione della famiglia” fa parte della componente romantica del romanzo tradotto nell’ideale dell’ostrica, che esprime l’attaccamento al nucleo familiare e al lavoro. Per Verga, la forza della famiglia è garantita materialisticamente dal legame di sangue che unisce i suoi componenti e costituisce perciò una resistenza alla violenza e all’egoismo del mondo esterno. La solidarietà dei suoi membri è un modo per sopravvivere all’interno della feroce selezione naturale che caratterizza l’esistenza. Questa religione è però un residuo del passato che la modernità sta spazzando via: nel presente, l’egoismo sta già penetrando nell’assetto familiare, come dimostra la corruzione di ’Ntoni e Lia.

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