• Alcuni sostantivi hanno il genitivo plurale sia in –um, sia in –ium (adulescens, adulescentis; parens, parentis).
• L’accusativo singolare può talvolta presentarsi con la terminazione –im (Neapolis, is; sitis, is; ravis, is; febris, is; turris, is; tussis, is).
• A volte l’ablativo singolare può presentarsi con la terminazione in –i, ma sono s
Latino
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Opere: l'episodio centrale della vita di C. fu l'amore per Lesbia, che ispira la parte piщ alta del canzoniere catulliano. Il Liber di Catullo и costituito da 116 carmi ed и dedicato allo storico Cornelio Nepote; forse fu messo insieme, senza ordine cronologico, dagli amici dopo la morte del poeta. Una prima parte (1-60) comprende quelle che il poeta st
Costretto a fuggire dalla città, Cesare si reca in Bitinia, presso il re Nicomede; è catturato dai pirati in Asia dove, liberato sotto pagamento di riscatto, fa strage dei suoi sequestratori. Ritornato a Roma dopo la morte di Silla (78 a.C.), si distingue in Senato per l’ accusa mossa contro il sillano Dolabella, che aveva esercitato il proconsolato in
Ritratto di Silla
Silla, dunque, era di nobile gente patrizia, di famiglia quasi completamente decaduta per l'inettitudine dei suoi antenati. Fu profondissimo conoscitore delle lettere latine e parimenti di quelle greche; uomo d'animo grande, amava i piaceri, ma ancor più la gloria. Benché fosse dissoluto nell'ozio, il piacere non lo distolse ...
Opere antiquarie Si assume il compito di illustrare e ordinare il ricco patrimonio della civiltà romana → nostaligia verso il passato arcaico. Vuole ricostruire le istituzioni delle origini, le tradizioni, gli usi e i costumi → passione romana e nazionale.
De familiis Troianis :ricerca genealogica sulle origini troiane di alcune famiglie romane. De
Concezione della storia Cesariano convinto, ex tribuno della plebe decide di farsi storico di Roma quando si vede preclusa la carriera politica. Nella mentalità romana il bene facere era considerato più glorioso del bene dicere.egli continua a ritenere le attività pubbliche superiori a quelle private e la riflessione storica si rivela come l’unica
V., tuttavia, schivo per natura, non aveva talento oratorio, né intendeva perseguire la carriera forense (difese una sola causa, forse senza successo). Abbandonò così la retorica per dedicarsi agli studi filosofici, e in particolare all’Epicureismo, che approfondì a Napoli alla scuola di Sirone. Qui divenne intimo amico di Vario Rufo e Plozio Tucca, i f
Testo in lingua italiana
Verre, il più avido e il più abbietto dei magistrati romani, non fu per nulla osservante della pietà nei confronti degli dei. Una volta, essendo giunto sull’isola di Delo, comandò alle guardie che di notte portassero via di nascosto dal sacrario di Apollo le magnifiche statue, non meno bella che antica, venerata grandem