Periodo ipotetico indipendente

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Testo

PERIODO IPOTETICO INDIPENDENTE

1° TIPO: realtà.
AP: qualsiasi modo; PROT: tutti i tempi dell’indic. C’è il cong nella protasi quano essa ha come soggetto il tu con valore indeterminato oppure il si quis (vita, si scias uti, longa est), o quando si vuole sottolineare l’eventualità, la soggettività o una sfumatura concessiva (nulla est excusatio peccati, si amici causa peccaveris = non c’è… anche se…).

2° TIPO: possibilità.
AP+PROT: cong presente -contemp- e perfetto -ant-. C’è l’indic nella apodosi con verbi che indicano possibilità come possum, necesse est, debeo, iustum est (si nunc numerare vellem, vere possum = se volessi… lo potrei veramente) e con la perifrastica passiva. È periodo di 2° tipo anche negli exempla ficta (ipotesi inverosimili) e in espressioni formulari (mentiar si dicam = mentirei se dicessi; dies deficiat, si velim = mi mancherebbe il tempo se volessi…).

3° TIPO: irrealtà.
AP+PROT: cong imperfetto -contemp- e piuccheperfetto -ant-. In italiano si traduce esattamente come il 2° tipo (ci si deve basare sul contesto). C’è l’indic nell’apodosi con verbi che indicano possibilità come possum, necesse est, debeo, iustum est (an, si sana mens fuisset, difficile illis fuit mittere Romam legatos = forse che se ci sosse stato buon senso sarebbe stato difficile…), con la perifrastica (emendaturus, si licuisset, eram = l’avrei corretto se fosse stato permesso), con paene e prope (paene in faveam dedici, nisi tu hic adesses = per poco sarei caduto …), per esprimere un’azione che poteva considerarsi già compiuta se non fosse intervenuto un fatto inaspettato (praeclare viceramus, nisi Lepidus recepisset Antonium = avremmo vinto nettamente…).

Esempio