Materie: | Tema |
Categoria: | Italiano |
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Data: | 16.01.2006 |
Numero di pagine: | 2 |
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Testo
Alessandro Simoncini 3^D
L’OLOCAUSTO
Il popolo ebreo, fin dall’antichità, ha subito persecuzioni razziali. Queste persecuzioni si sono accentuate quando, nel 1933, in Germania salì al potere Adolf Hitler.
Hitler predicava la superiorità della razza ariana e aveva un forte odio verso gli ebrei che considerava razza inferiore. Promulgò delle leggi che privavano gli ebrei dei diritti civili e istituì dei campi di concentramento in cui rinchiuderli.
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale le persecuzioni si fecero più dure. In Germania e in Polonia furono istituiti dei campi di concentramento per lo sterminio di Ebrei, ma anche di zingari, di omosessuali, di malati di mente e di portatori di handicap, in pratica tutti quelli che macchiavano la purezza della razza ariana. La razza ariana, secondo Hitler , era destinata a dominare il mondo e per farlo bisognava eliminare tutte le altre razze.
Un altro motivo dell’odio verso gli ebrei, era che questi erano molto ricchi e possedevano gran parte delle industrie tedesche; quindi con le leggi razziali venivano privati di tutte le industrie. I non-ariani vennero licenziati e persero tutti il loro lavoro.. Gli Ebrei furono segregati in ghetti isolati e non potevano avere contatto con la razza ariana. Nel 1941 incominciarono le deportazione nei campi di concentramento.
Prima furono portati quelli che vivevano nei ghetti e poi la Gestapo perquisì tutte le città e campagne per arrestare i restanti ebrei.
Gli Ebrei arrestati venivano legati uno all’altro e portati alla stazione ferroviaria più vicina, si facevano salire sui vagoni merci addossati uno all’altro.
Il viaggio era molto lungo a l’andatura lenta. Durante il tragitto morivano molte persone per fame, o per malattia. Alla fine del viaggio il treno entrava direttamente nel campo di concentramento, dove venivano scaricati come animali. Venivano allineati in file di cinque, registrati, divisi per categorie e tatuato sul corpo il proprio numero. Gli assegnavano un lavoro e un misero letto.
Tutti quelli che non potevano lavorare: bambini, vecchi e inabili al lavoro, venivano mandati direttamente alle camere a gas, o sottoposti ad esperimenti chirurgici ed poi eliminati.
Le persone specializzate venivano inviate a lavorare nelle officine, anche esterne al campo.
La vita nei campi era molto dura; si alzavano presto, si faceva l’appello e poi mandati a lavorare fino a sera. Erano mal nutriti e vestiti male, erano costretti a tenere gli abiti avuti anche se non della taglia giusta. Se uno scappava, o anche solo tentava, per ritorsione, venivano uccisi dieci suoi compagni.
Quando uno si faceva male, veniva portato in infermeria e se non curabile veniva ucciso. Dopo qualche mese, i più stremati, venivano inviati nelle camere a gas e poi cremati.
Nel 1945 l’esercito tedesco fu sconfitto, Hitler si uccise nel suo bunker a Berlino, e i prigionieri dei campi di concentramento furono liberati.
Si calcola che durante le persecuzioni, furono uccisi quasi sei milioni di Ebrei.
Il 20 novembre 1945 si aprì il Tribunale militare Internazionale per i crimini di guerra a Norimberga e furono condannati i principali responsabili.