Inoltre chi si pentiva veniva salvato.
Era un Dio di Amore e Misericordia.
In seguito il Cristianesimo subì degli attacchi eretici; era necessario difendere il dogma dall'eresia e di ebbe l'esigenza di una filosofia Cristiana. Sotto questo punto di vista nacque la Patristica (nome derivato dai padri della chiesa che avevano contribuito a re
Filosofia
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Vi morì l'anno successivo....
Si considerò l’essere come principio di ogni cosa e l’essere è tutto ciò che esiste e quindi che è. Ogni ente ha la caratteristica di essere uguale agli altri in quanto hanno in comune il fatto di esistere, mentre sono diversi perché esteriormente hanno forma e colori differenti.
L’essere è un elemento di universalità che accomuna quindi tutti gli e
Democrito con la sua mente da scienziato cercò di conciliare queste due concezioni cercando di non metterle l’una contro l’altra.
Sostenne che la conoscenza sensibile era essenziale perché rappresenta il primo contatto con la realtà; perciò non si può formulare pensiero se prima non si un contenuto su cui pensare o riflettere.
I contenuti infatt
Le influenze culturali che stanno alla base del marxismo sono essenzialmente tre: la filosofia classica tedesca da Hegel a Feuerbach; l’economia politica borghese; il pensiero socialista.
Marx procede criticamente oltre i loro risultati, mettendo capo ad una nuova visione del mondo.
LA CRITICA AL “MISTICISMO LOGICO “ DI HEGEL
Troviamo f
Sotto la visione aristotelica il sistema della realtà ebbe una disposizione in orizzontale, dove tutto avveniva all’interno di una realtà e non esisteva una realtà trascendente.
Aristotele non ammetteva il dualismo ontologico poiché sosteneva che la realtà era unica per il principio di non contraddizione in cui se l’essere esisteva allora se ne pote
LA COSA IN Se’ non è un concetto limite che serve a rammentarci i confini della conoscenza, ma una realtà assoluta che si nasconde dietro l’ingannevole trama del fenomeno. Se noi fossimo soltanto conoscenza e rappresentazione non potremmo mai uscire dal mondo fenomenico, ossia da una rappresentazione puramente esteriore di noi e delle cose. Noi ci vivia
Per capire meglio, ciascuno è soggetto al divenire, ma l’essere in quanto esistenza di ogni cosa viene paragonato a un comune denominatore uguale per tutti; perciò non può avvenire un cambiamento se prima non si esiste.
Si dice che TUTTI GLI ESSERI SIANO.
Parmenide si occupa dell’essere come condizione identica a tutti gli enti.
Così Parmeni
Pitagora indicò i numeri con dei sassolini o puntini che, messi uno dopo l’altro si accorse che costituiva una linea e successivamente l’insieme delle linee formava una forma. Così il numero apparì l’essenza di tutte le cose e tutto ciò che ha forma si riconduce al numero.
Il numero secondo Pitagora fu espressione di armonia come l’insieme delle not