Parmenide

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

Parmenide

Parmenide interpreta l’essere in un modo diverso; cerca di non cogliere la sua diversità, ma la sua unicità. E’ vero che l’essere è soggetto a corruzioni e quindi a cambiamenti del proprio aspetto apparente in cui si mostra alla realtà, ma in fondo c’è qualcosa di unitario: l’esistere.
Parmenide considera l’essere il principio unitario di ogni essere in quanto tale è principio di tutto.
Spiega che ogni ente si manifesta in modo e forma diversa, ma per cambiare deve prima esistere che è fondamentale per ogni cosa.
Per capire meglio, ciascuno è soggetto al divenire, ma l’essere in quanto esistenza di ogni cosa viene paragonato a un comune denominatore uguale per tutti; perciò non può avvenire un cambiamento se prima non si esiste.
Si dice che TUTTI GLI ESSERI SIANO.
Parmenide si occupa dell’essere come condizione identica a tutti gli enti.
Così Parmenide si occupa dell’essere come condizione identica a tutti gli esseri e di conseguenza la vera sostanza dell’ente non è il suo divenire ma il suo esistere che si deve percepire non con i sensi ma attraverso la ragione e la riflessione (il pensiero). Si deve percepire con la ragione in quanto i sensi possono venire modificati dall’ambiente esterno.

Modi diversi di essere 5 8 4 6
; ; ; ; ;….
esistere 3 3 3 3

L’essere è quindi razionale in quanto è oggetto della ragione.
Infatti noi non possiamo pensare con la ragione a cose che non esistono e perciò l’essere appartiene alla ragione.
Per Parmenide l’essere non può essere uguale al non essere.
Per il principio di non contraddizione un ente A non è mai uguale al suo contrario (Ex. A non = non A) perciò l’essere non è mai uguale al non essere, ma a se stesso e diventa il principio comune di ogni ente.

Per una persona normale sembrerebbe quasi che Parmenide si sia fermato solo ad osservare la realtà e non è andato in fondo.
A tal proposito l’essere diventa oggetto del pensiero, ciò che il pensiero pensa; lui affermò che:
PENSIERO = ESSERE
In quanto penso a tutto ciò che è => tutto ciò che è, è pensiero

Infatti tutte le volte che pensiamo, riflettiamo su qualcosa che esiste e che quindi è (per pensare ci vuole la ragione e un oggetto su cui riflettere e la sua esistenza è dimostrata dalla ragione che lo pensa).
Sotto questo punto di vista Parmenide fu il primo razionalista e il primo a considerare l’essere con la ragione come oggetto del pensiero.

Esempio