Scomparso Socrate, compì parecchi viaggi: in Egitto, a Cirene, a Taranto (dove visitò la comunità pitagorica guidata dall'amico Archita) e nel 388 a Siracusa, governata da Dionigi il Vecchio: qui strinse amicizia con Dione, cognato del tiranno. Ritornato ad Atene, fondò (nel 387 circa) l'Accademia. Ebbe così inizio il periodo più fecondo della carriera
Filosofia
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Il mondo delle rappresentazioni è chiamato “fenomeno” (=ciò che appare, realtà come appare a noi).
La realtà esterna è definita “noumeno” (= ciò che è pensato).
Il nostro intelletto è strutturato per non permetterci di oltrepassare il piano fenomenico. E’ impossibile andar fuori dal pensiero in altre parole dal fenomeno cosi come dalla propria o
Con l’Illuminismo si ebbe l’aperta ribellione al vecchio modo di ragionare e al rifiuto da parte dell’uomo di ogni sapere che non fosse ridotto al solo lume della sua ragione. E tale fu la finalità che ebbero i filosofi e i letterati francesi come Diderot, Voltaire, Rousseau e molti altri ancora che scrissero “L’Enciclopedia”, l’opera colossale che ass
A quanto si sa S. si dette alla «vita filosofica», realizzando la sua vocazione di risvegliatore di coscienze non nel chiuso di una scuola, ma nelle botteghe, nelle vie e nelle piazze della città. Sposò Santippe ed ebbe da lei tre figli. Combatté nella guerra di Potidea (432-429), a Delio (424) e ad Anfipoli (422), dando prova di resistenza fisica, di
L’autocoscienza e la metafisica
Ora sorge il problema di vedere in che modo l’anima debba conoscere se stessa. Anche colui che dice di non saper niente, sa almeno che non sa, presupponendo che vi è un sapere di cui non si può dubitare. Questo sapere è la conoscenza innata., che è la condizione di ogni altra conoscenza. Le cose esterne producono nell
P. è il massimo rappresentante della sofistica greca, il primo che si fece chiamare «sofista», e cioè maestro di «educazione e di virtù». Di tutti i suoi scritti ci restano solo pochi frammenti, dei quali due soltanto hanno rilevanza filosofica. Il primo deriva dall'opera condannata ed esprime un chiaro atteggiamento agnostico. Fondamentale è l'altro f
Nel corpo delle dottrine filosofico-matematiche e delle concezioni religiose che nel loro insieme vanno sotto il nome di «pitagorismo» è impossibile distinguere l'apporto di P. dai contributi accumulati nel corso dei secoli dai seguaci della scuola. È certo comunque che le fondamentali credenze religiose, come quella nella metempsicosi, e le prescrizio
La dottrina dell’anima
Per Pomponazzi l’anima non può vivere senza il corpo. L’anima sensitiva ha bisogno del corpo come soggetto, per gli organi corporali, e come oggetto perché può percepire soltanto le cose corporee. Anche se, invece, l’anima intellettiva non ha bisogno del corpo come soggetto, ne ha bisogno come oggetto. Queste affermazioni port