Agamennone Pretende In Compenso Un Dono Altrettanto Importante
Ma anche in queste condizioni consento a renderla, se questo è meglio; io voglio un esercito sano e non che perde. Però preparate subito un dono per me; non solo io devo restare senza un dono dai greci, non è conveniente. Dunque guardate tutti quale altro dono tocchi a me”
La Pretesa
Epica
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- Speravi, o perfido di poter dissimulare una tale infamia, e di allontanarti senza parole dalla mia terra… emerge l’ira della regina.
- Non ti trattiene il nostro amore e la mano che un giorno mi desti e Didone ostinata a morire amaramente?… spera di convincere Enea a restare, dicendogli che morirà dal dispiacere.
- Fuggi
Allora tutti gli Achei lo acclamarono insieme perché fosse onorato quel sacerdote e accolto quel ricco riscatto.
Il Violento Rifiuto Di Agamennone
Ma il figlio di Atreo, Agamennone, non era d’accordo e cacciò il sacerdote in malo modo, aggiungendo un comando brutale: “Fa’ che io non debba più trovarti presso le navi ricurve, non indugiare, non
era aguzzo sulla sua cima, ed i capelli erano radi.
Era odiosissimo, soprattutto ad Achille e a Odisseo,
poiché parlava sempre di loro, ma allora diceva ingiurie
contro il glorioso Agamennone, vociando stridulo; certo che i Greci ce
l'avevano con Agamennone, lo odiavano, però solo nel loro cuore;
ma Tersite con parole, accusava Agame
oppure è andata al tempio di Atena, dove pure le altre troiane dalle belle chiome placano la dea terribile con la pregherà?».
La dispensiera fidata gli rispondeva:
«Ettore, se proprio comandi cheti diciamo la verità, ne a casa di una delle tue sorelle o delle tue cognate,
e neanche è andata al tempio di Atena, dove pure le altre troiane dall
Per liberare la figlia, Crise venne alle veloci navi degli Achei, avendo tra le mani bende e le saette d'oro per riscattare sua figlia, e pregava tutti gli Achei, ma soprattutto i due comandanti dell'esercito:
"Agamennone e Menelao, e voi tutti, Achei con armature robuste difendenti lo stinco, a voi diano gli dei che abitano il Monte Olimpo, il pot
Al suo fianco, accucciati per terra, si trovavano due feroci sciacalli ed una lince aggressiva. In effetti, i tre animali non attaccavano l’uomo, che tranquillamente suonava il suo amato strumento. Difatti il suono melodioso e gradevole della lira e del suo canto avevano un effetto miracoloso: riuscivano ad ammansire le bestie più feroci, e riuscivano
Ma acconsento di renderla anche così, se è meglio; voglio un esercito sano, e che non soccomba. Però preparatemi subito un dono; in modo che non resti solo io privo di doni fra i Greci, non è equo.
Quindi guardate quale altro dono mi deve toccare.
Allora intervenne Achille, dal piede veloce:
-Gloriosissimo figlio di Atreo, avidissimo più di
Nel canto XIII dell’Inferno Dante fa dire direttamente alla Guida che l’episodio и tratto dal poema virgiliano al verso 48 “ciт c’ha veduto pur con la mia rima”.
Infatti l’episodio del ramo parlante и presente nel libro III dell’Eneide a partire da verso 22. Durante il viaggio verso l’Italia Enea approda in Tracia, lм si appresta a ornare l’altare p
all’età di 15 anni va a studiare a Milano
tra i 18 e i 20 anni, a Roma, frequenta la scuola di eloquenza del Retore Epidio:
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dato che non era un grande oratore perché era insicuro e impacciato, deluso si trasferisce a Napoli per studiare filosofia dal filosofo Sirone. A Napoli conosce personaggi illustri, quali Quintilio Baro