I costi variabili complessivi variano in misura proporzionale al variare della quantità prodotta.
Il costo unitario variabile , invece , rimane costante e definisce l’inclinazione della retta dei costi variabili, passante per l’origine. La rappresentazione grafica della funzione dei costi variabili complessivi ( Y = aX) è una retta passante per l’or
Economia Aziendale
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Pertanto un prodotto che realizza un margine di contribuzione positivo alleggerisce gli altri prodotti dall’onere di dover coprire i costi fissi, perché questi ultimi ne devono coprire una minore quantità.
Al contrario la sua eliminazione grava sugli altri prodotti , che si trovano a dover coprire una quota maggiore di costi fissi , di importo pari
2) analisi degli impieghi
3) analisi della correlazione fra fonti e impieghi
4) analisi del segno e dell’importo delle variazioni nelle attività a breve e nelle passività a breve
5) confronto fra variazioni nelle attività correnti e variazioni nelle passività correnti.
Le prime tre indagini si effettuano prendendo in considerazione la s
Tale analisi rappresenta un’analisi dell’efficienza aziendale, perchè verifica la capacità dell’impresa di utilizzare al meglio le proprie risorse, cioè di sfruttare in modo ottimale i fattori produttivi a disposizione.
Per aumentare il ROI è necessario agire ,contemporaneamente o alternativamente, su due fattori, aumentando il valore di ciascuno o
DISPONIBILTA’ LIQUIDE nell’attivo corrente(C)di stato patrimoniale obbligatorio
- BANCHE C/C PASSIVE nei debiti(D) di stato patrimoniale obbligatorio
= LIQUIDITA’ IMMEDIATA NETTA
La variazione grezza subita dalla LIN nell’arco di un esercizio si chiama
CASH FLOW ( flusso di cassa) e , a seconda del segno che assume ,si distingue in
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