Conclusioni:
Nell’esperimento appena riportato, si vuole verificare la tecnica della separazione di due componenti tramite la decantazione.Si procede a questo tipo di esperimento, quando si ha che fare con la sospensione di un solido pesante in un liquido.Nell’esperimento condotto in laboratorio, vengono usati due becher: uno vuoto
Chimica
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A questo punto, si preleva una stessa quantità di solfato di argento e si versa in un cilindro graduato e successivamente viene pesato.
Dopo aver eseguito tutte le operazioni cercando di operare nel più corretto modo possibile, si mischiamo i due liquidi in un becher.
Cloruro di sodio Solfato di argento Miscuglio
Conclusioni: nell’esp
SCOPO DELLA PROVA : ricerca dei valori di durezza Brinell (HB) e Rockwell (HRB) (HRC).
DESCRIZIONE DELLA PROVA BRINELL : la prova consiste nel premere una sfera di acciaio durissimo temprato, o di carburi metallici sintetizzati, di diametro D, sul provino in esame con un carico determinato F, e nel misurare il diametro dell’impronta ottenuta. La d
Successivamente le tre soluzioni sono state riscaldate a bagnomaria. Il reattivo di Fehling dovrebbe reagire con il monosaccaride assumendo una colorazione rossa.
2° PROCEDIMENTO: SPECCHIO D’ARGENTO
Piccole quantitа di glucosio e saccarosio vengono poste in due provette distinte. A parte si prepara una soluzione basica di argento nitra
7. Possiamo notare quando non si forma più precipitato aggiungendo ammoniaca in una parte limpida della soluzione se si forma ancora del precipitato continuiamo se no mettiamo un 20% o 50% di NH3 in eccesso; il 20% o 30% dell’ammoniaca utilizzata per formare il precipitato(infatti l’ammoniaca deve essere in un cilindro graduato)
8. Fe3+ dovrebbe e
D
Clorobenzene
Non avviene.
Nulla .
E
*3 – cloro – 1 – propene / 1- cloro 2- butene
La più veloce.
Istantanea.
F
1 - bromobutano
Non avviene o molto lentamente.
Si osserva dopo i 3 minuti
Nucleofilo: AgNO3 in etanolo
* si consideri che nei dati teorici avevamo il 1 – cloro – 2 butene e nell’esperienz
Lavoisier (1700) fu il primo a misurare la massa delle sostanze prima e dopo una certa reazione chimica attraverso l’impiego costante della bilancia.
.
Osservò che riscaldando del mercurio in presenza di aria.
• Si formava una polvere rossa (ossido di mercurio)
• la polvere pesava di più del metallo di partenza
c
• Fisiche valutabili senza modificare la natura della sostanza
• Chimiche evidenziate nei fenomeni che modificano la natura delle sostanze
• Organolettiche percepite da uno dei sensi
STATO DI AGGREGAZIONE
Solido → liquido fusione
Liquido → aeriforme vaporizzazione
Aeriforme → liquido condensazione
Liquido → solido so
NUMERO ATOMICO (Z)
Numero di protoni, o di elettroni, presenti in un atomo
NUMERO DI MASSA (A)
Somma del numero di protoni e dei neutroni presenti in un atomo
RAGGI CATODICI
Sono costituiti da particelle cariche negativamente, chiamate in seguito elettroni dal momento che sono collegati a fenomeni elettrici
Hanno n