Possiamo rappresentare il circuito mediante un opportuno schema a blocchi:
Analizziamo pertanto il funzionamento di ciascun blocco.
INGRESSO
In ingresso troviamo, come già detto, tre pulsanti, mediante i quali è possibile resettare il circuito, indicare uno spostamento “avanti” o “indietro”. Nel caso in cui azioniamo, ad esempio, la funzione
Tdp
Nel loro spostamento per diffusione, elettroni e lacune tendono a ricombinarsi: nella zona a cavallo della giunzione non vi sono quindi elettroni e lacune liberi. Viene così a crearsi una zona priva di portatori mobili, che prende il nome di zona di svuotamento, o depletion region: in essa troviamo solamente ioni positivi, nella parte di semiconduttore
È possibile schematizzare il circuito progettato mediante un opportuno schema a blocchi:
Analizziamo ora il funzionamento di ciascun blocco.
INGRESSO
In ingresso troviamo il segnale elettrico, nel nostro caso un segnale continuo con tensione di 5V. Altro non è che il segnale che verrà poi tradotto in segnale acustico.
PILOTAGGIO
Come
Principi e Parametri Caratteristici di una Fibra Ottica Un raggio luminoso che incide su una superficie di interfaccia tra due mezzi di indici diversi (n1 > n2) viene in parte riflesso e in parte rifratto o trasmesso, secondo la nota legge di Snell (o legge dei seni): n1*sen1 = n2*sen2, ove 1 è l'angolo di incidenza del raggio rispetto la normale alla s
Da semiconduttori intrinseci si ottengono semiconduttori di tipo n aggiungendo ad essi impurità di elementi pentavalenti (cinque elettroni di valenza), come il fosforo (P), l’arsenico (As), l’antimonio (Sb). Gli atomi di tali impurità sono così detti atomi donatori, in quanto donano elettroni. Quattro degli elettroni esterni di un atomo donatore nel cri
• UNITÀ CENTRALE
• UNITÀ INGRESSI/USCITA (SCHEDE I/O)
• UNITÀ DI PROGRAMMAZIONE
L'unità centrale è la parte che organizza tutte le attività del controllore.
Le schede I/O, che prendono il nome dalle iniziali dei termini inglesi INPUT (Ingresso) e OUTPUT (Uscita), consentono il collegamento tra l'unità centrale ed il sistema da contro
Dopo apparirà un’altra finestra, a sinistra ci tutte le librerie del programma, in cui sono raggruppati i vari componenti, trovata la libreria che ci serve fare doppio clic su di essa per spostarla dalla parte destra della finestra un volta finito di selezionare le varie librerie che ci servono dare l’ok.
Ora abbiamo finito la fase di impostazione d
alla fase (prima che fosse interrotta dai deviatori) e poi al neutro; risultano quindi collegate in parallelo.
Il deviatore è costituito da un primario e due secondari. Questo impianto è composto da due punti di comando, perciò sono necessari due deviatori. La fase entrerà nel primario del primo deviatore, si collegheranno poi i due secondari tra l