Il principato adottivo

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Testo

PRINCIPATO ADOTTIVO
COCCEIO NERVA (96-98)
• Cercò di rivalutare il senato
• Creò gli ALIMENTA (fondo per la concessione dei prestiti)
• Stabilì che chi concedeva i prestiti dovesse versare gli interessi ai municipi e questi li usassero per
-concedere sussidi alle famiglie bisognose
-mantenere e educare i bambini poveri e orfani
• Adottò e associò al governo Marco Ulpio Traiano
• S’ispirò al principio del migliore (solo a chi dimostrasse alte capacità politiche e eccellenti doti morali)

MARCO ULPIO TRAIANO (98-117)
Politica Interna
• Riprese la legislazione assistenziale di Nerva
• Fece in modo che 5000 bambini ottenessero la pubblica assistenza
• Rilanciò la politica degli alimenta
• Volle che ogni membro del senato investisse 1/3 dei suoi capitali in Italia per legare l’aristocrazia alla sorte economica dell’Italia
• Ampliò l’ordine senatorio immettendo nuovi membri dall’oriente
Politica Estera (aggressiva)
• Fra il 101 e il 106 condusse due campagne contro i Daci, ridusse il paese in provincia, Decebalo si uccise (colonna traiana)
• Conquistò l’arabia nord occidentale che divenne provincia (Arabia Petrea)
• Fra il 114 e il 116 condusse una guerra contro i Parti e a causa di un’insurrezione soprattutto Ebrea, dovette annettere solo l’Armenia, la Mesopotamia e l’Assiria
• Morì in Cilicia
PUBLIO ELIO ADRIANO (117-138)
Politica Estera (difensiva)
• Abbandonò la politica imperialistica di Traiano a causa delle scarse risorse finanziarie
• Abbandonò la Mesopotamia e l’Assiria e ridusse a stato autonomo l’Armenia
• Tentò di ricostruire Gerusalemme (Aelia Capitolina) ma gli Ebrei insorsero, resisterono dal 132 al 135, ma poi furono sterminati
Politica Interna
• Promosse la costruzione di grandi opere pubbliche
• Evolse l’apparato statale sostituendo ai liberti i cavalieri
TITO AURELIO ANTONINO -PIO- (138-161)
Politica Interna (ispirata ai principi umanitari)
• Protesse gli schiavi dalle crudeltà gratuite
• Fondò un’istituzione benefica a favore delle fanciulle povere
• Assicurò i diritti degli individui
• Fu tollerante nei confronti di tutte le religioni e pose termine alle persecuzioni degli Ebrei
Politica Estera (difensiva)
• Assicurò la difesa dell’Impero rafforzando il limes e facendo costruire un altro vallo con il suo nome
• L’impero visse così i suoi anni più felici
MARC’AURELIO associato con LUCIO VERO collega di pari autorità (161-180)
Politica Interna
• S’impegnò per creare uno stato perfetto in cui le leggi, i diritti di ogni individuo e la libertà di parola fossero uguali per tutti
Politica Estera (il governo fu travagliato da ininterrotte guerre)
• Nel 161 i Parti invasero la Mesopotamia e l’Armenia e si spinsero fino in Siria. Lucio Vero grazie all’aiuto del generale Avidio Cassio li respinse oltre il Tigri e l’Eufrate riconquistando l’Armenia. Le sue legioni furono successivamente colpite dalla peste
• Dal 165 il morbo si diffuse in tutto l’Impero e vi fu una grave carestia
• I Quadi e i Marcomanni irruppero oltre il Danubio e giunsero nel 166 ad Aquileia
• Fra il 170 e il 175 Marc’Aurelio riuscì a respingere l’invasione e a sottomettere i nemici: gli assegnò una striscia di terra lungo i confini nord orientali e li costrinse a collaborare alla difesa dell’Impero (175)
• Lucio Vero morì nel 169
• Represse un tentativo di usurpazione da parte di Avido Cassio
• Condusse una nuova campagna nella regione danubiana e morì a Vindobona (Vienna) nel 180

COMMODO associato dal 176 (180-192)
Con Comodo non fu applicato il principio dell’adozione del migliore poiché unico erede. Egli:
• Pose rapidamente termine alla campagna iniziata dal padre
• Lasciò l’onere del governo ai prefetti del pretorio
• Si dimostrò avido di piaceri, esibizionista e pronto a sacrificare gli interessi fondamentali dell’Impero per qualche suo capriccio
I difetti del Principe e la debilitazione della classe dirigente dovuta alla crisi economico-sociale ebbero conseguenze fatali. Nel 183 l’aristocrazia tenta di eliminare Comodo. A causa dell’inasprimento delle imposte e l’inflazione del denario inquietudini e sedizioni agitano le province e la disciplina degli eserciti è in crisi: il numero di disertori aumenta, gli ambienti militari pretendono di esercitare pressioni politiche illegali, nel 189 Roma è stravolta da una sommossa popolare. Nel 192 una nuova sommossa stronca la vita di Commodo. Successivamente l’Impero si trasformerà in una monarchia militare dispotica.

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