Emarginazione e schiavismo

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EMARGINAZIONE E SCHIAVISMO
La schiavitù fu alla base dell’economia di tutte le civiltà antiche, fu un fenomeno di lunga durata e si ritiene che ancora oggi non sia definitivamente eliminata.
Il ‘700 fu il secolo protagonista della “tratta dei neri”. Bisogna però saper distinguere la “tratta” dalla schiavitù. La parola “tratta” indica l’acquisto o il rapimento di persone, il loro trasporto in altri territori o la loro vendita come schiavi. Essa si distingue dalla schiavitù per almeno due caratteristiche:
in primo luogo la tratta dei neri rappresentò un elemento essenziale del processo di colonizzazione del continente Americano, dove c’era un intenso sfruttamento di manodopera a costo zero, in secondo luogo provocò un violento rimescolamento etnico e culturale. Infatti gran parte degli schiavi appartenevano a diverse etnie rispetto a quelle dei padroni.
Ad esempio, a Roma c’erano gli schiavi africani e possederli era ormai diventata una moda.
Questa tratta, che inizialmente si basava su un occasionale rapimento, con il passare del tempo diventò una vera e propria “fame di neri” . Si sviluppò così, tra seicento e settecento, il sistema del commercio triangolare, chiamato così poiché prevedeva lo scambio di merci tra tre stati formando un triangolo.
Ai vertici di questo triangolo troviamo l’Africa, l’America e l’Europa. Tutto iniziava dall’Africa dove avveniva una mercanzia umana in cambio di armi e manufatti. Poi si ripartiva per l’America dove gli schiavi venivano venduti nei campi per lavorare e i prodotti ricavati venivano poi portati nei mercati europei. In questo modo lo schiavo africano rappresentava un elemento essenziale.
Ma ciò che caratterizzò il ‘700 non fu solo la schiavitù, ma anche l’emarginazione dei più “deboli” da parte dei più “forti” . sto parlando di donne, malati, poveri, prostitute, omosessuali, ecc. ad esempio, in Francia i più deboli furono considerati “folli” in quanto non si conformavano alle regole sociali.
I “folli” venivano isolati e sorvegliati perché ritenuti un pericolo sia per la collettività sia per se stessi. La monarchia assoluta così facendo fu convinta di aver messo ordine in città o in campagna.
Per circa un secolo e mezzo i folli furono sottoposti a questo trattamento e furono poi trovati nelle sale dell’ Hospital General, una struttura semigiuridica che decide, giudica ed esegue, accanto ai poteri gia costituiti.
L’Hospital General è una specie di potere costruito dal Re, il quale lo pone tra giustizia e polizia. Esso nel suo funzionamento non era legato a nessuna idea medica.
Il ‘700 è inoltre l'epoca in cui emerge la donna, questo però non deve far pensare ad un'emancipazione femminile, perché proprio nel medioevo si definisce in maniera stabile la sua repressione e inizia una storia tragica della donna.

Nel Settecento le donne acquisirono una libertà maggiore rispetto alle epoche precedenti, pur restando fortemente soggette alle leggi paterne, una volta sposate erano libere di esercitare una sorta di dominio in casa. Le donne, infatti, venivano prevalentemente relegate al ruolo di madre e di moglie, alle quali spettava il compito della cura della casa e quella dei figli, escludendole così da un ruolo sociale che l’avrebbero potute vedere come antagoniste nelle “attività maschili”.
La condizione della Donna nel corso dei secoli, è sempre stata ben diversa da quella dell’uomo. Nell’antichità, si tendeva a porre la donna in una posizione sociale secondaria rispetto l’uomo.
Non si riesce,infatti, a capire come mai la figura femminile non venga valorizzata nei cenni storici, nella letteratura, nell’arte e nella vita quotidiana, quanto quella maschile.
Nel medioevo e nel Rinascimento, le occasioni di comparsa in pubblico per una donna, erano limitate alle funzioni religiose, nel settecento, le donne potevano partecipare anche ai concerti. Le usanze e i tempi dell’ingresso in società delle giovani variava da regione a regione.
E’ nel ‘700, che la Sicilia si distingue anticipando di ben 50 anni l’emancipata Francia, regalando alla società dell’epoca donne libere, ricche di cultura e di eleganza.
Mentre oggi è abbastanza naturale che una donna possa fare vita di società, partecipando anche da sola ad eventi mondani, nel ‘700, solo le donne siciliane godevano di tanta autonomia e proprio la condizione femminile in Sicilia, finiva con lo scandalizzare i visitatori che non comprendevano l’uguaglianza tra uomo e donna, che solo in questa regione aveva potuto raggiungere questa evoluzione.

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