Democrazia ad Atene e Sparta e la condizione delle donne

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Testo

Il cambiamento a Sparta da un regime monarchico ad uno
timocratico-democratico
Originariamente Sparta era governata da due re,che si succederono al potere per eredità dinastica.Tuttavia nell’VIIIsec a.c.,grazie ad avvenimenti significativi Sparta mutò la proprio forma governativa da stato aristocratico a stato democratico-timocratico.
Senza alcun dubbio l’evento principale di questa trasformazione fu l’adozione della falange politica.Questa era un nuovo modo di combattere in battaglia.Fino a quel momento l’esito della battaglia era deciso dagli eroi,lo schieramento che uccideva l’eroe nemico aveva vinto la battaglia.Da quel momento,invece,i combattenti furono diversi:il tipo di soldato era l’oplita (da oplon=scudo) che era armato di scudo e spada.Venivano affiancati tutti gli opliti per creare un blocco unito.Era proprio lo scontro delle due falangi a decidere la sorte della battaglia.Lo scopo,infatti,era quello di riuscire a spezzare lo schieramento avversario.Gli opliti erano tutti armati allo stesso modo e contribuivano tutti in modo uguale alla vittoria.Per questo motivo ciascuno poteva avanzare le proprie pretese,in caso di vittoria,all’apella,vedendole pure esaudite.Il secondo avvenimento significativo fu la moltiplicazione degli iloti,gli schiavi di stato assegnati ai vari spartiati.Con il fatto che questi servitori amministravano la loro proprietà e si occupavano dei loro affari gli spartiati potevano interamente dedicarsi alle assemblee e a tutte le importanti attività della polis.
Nel VII a.c. venne scritta la prima vera costituzione Spartana,la Rhetra,ad opera di un grande legislatore,Licurgo.
In base ad esso furono introdotte nuove istituzioni governative:
*fu costituita l’apella,un’assemblea di tutti gli spartiati che decideva sulla pace e sulla guerra,anche se i suoi poteri erano limitati ad accettare o respingere le decisioni senza la possibilità di discuterle;
*fu coposta la gherusià,il consiglio degli anziani,che giudicava il tradimento o gli omicidi,imponeva multe e esiliava gli “infami”.Era compsta da due re,che avevano un certo prestigio religioso,erano importanti in ambito militare,a cui toccava un bottino maggiore in guerra e a cui spettava al Sissityon(il pasto comune) un pasto doppioe un oikos maggiore,e da 28 geronti ,anziani aristocratici.La gherusia aveva il compito di preparare le leggi;
*venivano eletti ogni anno dal popolo gli efori,sorveglianti,in un numero di 5,di cui uno,l’eforo eponimo(che dà il nome all’anno)presiedeva l’apella e la gherusia.Agli efori spettava il compito di preparare le leggi.
Fu creata,inoltre,un’istituzione,l’agogè che educasse a crescere gli uomini fino ai 30 anni.Essa era un sistema educativo di stato che prevedeva una vita comunitaria assieme ad altri ragazzi e a degli educatori uomini.
Tuttavia,nonostante le varie riforme attuate da Licurgo e da altri,la democrazia spartana trovava il suo limite nel fatto che solo una minoranza della popolazione(gli spartiati)godeva effettivamente dei diritti politici.

Condizione femminile a Sparta
Per cominciare bisogna dire che la condizione delle donne spartane era molto particolare.Innanzitutto venivano educate a vivere liberamente all’aria aperta ,al contrario delle altre donne greche che passavano le giornate in casa.Inoltre anche se sposate non erano tenute a dedicarsi ai figli e alla casa,poiché vi provvedevano le schiave e le nutrici.Erano,perciò,libere di dedicarsi alla musica e soprattutto alla ginnastica,poiché si pensava che così la forma raggiunto con l’attività fisica,potessero dare figli più robusti.
Condizione femminile a Atene
L’oratore Demostene si esprime a proposito della condizione femminile ad Atene,sostenendo che un ateniese poteva avere tre donne:la moglie(damar)la concubina(pallake)e la compagna(ètera).Un uomo,perciò,non aveva l’obbligo di rimanere fedele alla moglie,in quanto la fedeltà era un dovere solo ed esclusivamente femminile.La moglie,generalmente proveniente da una famiglia nobile con cui erano stati stretti rapporti di alleanza,veniva promessa al futuro sposo quando era ancora piccola.Nell’adolescenza(all’incirca a 14 anni)veniva celebrato il matrimonio.Da allora il suo unico scopo era quello di partorire figli maschi al fine di conservare la discendenza della famiglia.Se la moglie apparteneva ad una famiglia di livello sociale alto,non doveva nemmeno occuparsi di crescere i figli maschi,che venivano affidati sin da piccoli alle schiave e che poi andavano a vivere con gli uomini fuori dalle mura.Le mogli ateniesi non partecipavano alla vita politica e sociale del marito.
La concubina era una donna con cui l’uomo ateniese viveva senza essere legato da nessun obbligo e senza averla sposata.I suoi doveri erano uguali a quelli della moglie.Il suo dovere fondamentale,tuttavia,era quello della cura del corpo dell’uomo,cioè avere con lui sistematicamente rapporti sessuali.La concubina,per quanto riguarda i diritti,non possedeva alcuna protezione.
La compagna era una donna che si concedeva all’uomo a pagamento.Tuttavia era una donna colta che conosceva la musica e la danza e che accompagnava l’uomo a partecipare alla vita sociale.Inoltre l’uomo ateniese poteva avere rapporti occasionali con la pornè,la prostituta,che era considerata al livello più basso nella vita sociale.In più il padrone aveva le schiave obbligate a soddisfarlo.Comunque,in generale,se le donne avevano qualche diritto politico in teoria,in pratica non potevano esercitarlo.Non potevano nemmeno ereditare i beni paterni,che si trasmettevano solo ai discendenti maschi.
Brinchi Davide

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