Carlo Magno e Ottone Primo

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Testo

Carlo Magno
Re dei Franchi e imperatore del Sacro Romano Impero (742-Aquisgrana 814), figlio di Pipino il Breve. S'impadronì dei domini aviti (Austrasia, Neustria, Aquitania) alla morte del fratello Carlomanno (771), riunificando il regno franco; scese in Italia contro Desiderio e, battuti i Longobardi (773-774), assunse il titolo di re dei Franchi e dei Longobardi; varcate nuovamente le Alpi (780-781), fece incoronare il figlio Carlomanno (Pipino) re d'Italia; combatté i Mori in Spagna (778-811), creando la Marca Hispanica; sottomise i Bavari (787), gli Avari (791-796), i Sassoni (772-804). Nel Natale dell'anno 800 si fece incoronare a Roma imperatore da papa Leone III e iniziò a ordinare i suoi domini nel Sacro Romano Impero, estendentesi dalla Marca Spagnola al Danubio e all'Elba e dall'Italia alla Danimarca, suddividendolo in una serie di contee e marche. Promosse le arti e le scienze (rinascita carolingia e scuola palatina), ordinò la redazione scritta delle leggi in uso e la promulgazione di nuove leggi, dette capitolari. Lasciò come suo erede Ludovico il Pio.
Ottone I il Grande (imperatore del Sacro Romano Impero)
Re di Germania (912-973), figlio di Enrico I, succedette al padre nel 936 e si appoggiò al clero contro i grandi feudatari, onde procurare alla monarchia maggiore solidità. Nel 951 intervenne in Italia contro Berengario II, e dopo averlo sconfitto fu incoronato a Pavia re d'Italia, lasciando tuttavia a quello il regno effettivo in vassallaggio. Nel 955 sconfisse gli Ungari a Lechfeld. Tornato in Italia nel 961 per piegare il ribelle Berengario, ricevette dal papa la corona imperiale (962) e con quest'atto si ebbe una restaurazione del Sacro Romano Impero germanico, sancito anche dal controllo che si assicurò sull'elezione pontificia. Dal 967 spartì il potere con il figlio Ottone e nel 972 tornò in Germania, dove morì l'anno successivo.

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