commento del film contact

Materie:Riassunto
Categoria:Religione

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Data:14.02.2006
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Commento Contact

Il film è tratto dal romanzo omonimo di Carl Sagan, scrittore e scienziato che aveva ideato una storia basata sulla possibilità di un contatto tra la razza umana e una forma di vita intelligente proveniente da un altro pianeta.
Ellie Arroway (Jodie Foster) cerca nella scienza la risposta a quesiti che da sempre la tormentano. Chi siamo? Perché siamo qui? C’è qualcun altro nell'universo? Il sogno è quello di una bambina di otto anni che con la sua radio a onde corte, aiutata dal padre, cerca di raggiungere posti sempre più lontani, con un solo desidero in fondo al cuore: potersi un giorno mettere in contatto con la mamma alla quale non può più, in alcun modo, essere vicina. Dopo la laurea, si è specializzata nella ricerca di messaggi inviati da extraterrestri. Una mattina riesce a captare un messaggio proveniente dalla lontana stella Vega, contenente il progetto di una macchina spaziale capace di proiettare un passeggero nell'iperspazio. Ellie pensa di avere il diritto di affrontare in prima persona questo viaggio, e si rivolge a Palmer, un teologo consigliere del Presidente. Ma al momento della scelta, proprio Palmer la mette in difficoltà con domande sulla fede, e al suo posto viene scelto un militare. La spedizione però fallisce tragicamente e, in un secondo tentativo, Ellie non può più essere ignorata. Arriva così oltre la conoscenza e l' esperienza, fino al raggiungimento della visione finale in cui incontra il padre morto che le parla. La giovane donna si risveglia sulla Terra: apparentemente il viaggio non è riuscito, e la sua esperienza parrebbe l'effetto di un'allucinazione durata appena alcuni secondi tuttavia, per quanto il nastro risulti smagnetizzato, la videocamera incorporata sul suo casco indica diciotto di registrazione.
Ne viene fuori una storia di tipo fantascientifica, che potrebbe essere considerata come soltanto avventurosa, se al centro di tutto non venisse posto il problema del rapporto tra scienza e fede. Sotto questo aspetto il film pone molte domande ed offre poche risposte, facendo capire che da una parte c'è la scienza con i suoi fatti concreti e tangibili, dall'altra la fede che non possiede formule matematiche per dimostrare i propri principi.
Diretto da Robert Zemeckis, premio Oscar nel 1994 per la regia di "Forrest Gump", tratto dal best seller dell'astronomo Carl Sagan, vincitore del Premio Pulitzer, interpretato da Jodie Foster, due volte vincitrice dell'Oscar come Miglior Attrice Protagonista per "Sotto Accusa"" e "Il Silenzio degli Innocenti" e da Matthew McConaughey ("Il momento di uccidere", "Amistad"), ecco un film che rende credibile qualcosa di assolutamente fantastico.

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