All’inizio però non ha successo, scrive 3 romanzi, a sue spese:
1. una vita (1892): la vicenda è tragica. Il protagonista, Alfonso, alla fine si uccide col gas. È un inetto che non riesce a vivere e a stabilire rapporti cordiali con la realtà. L’indetto nasce dalla troppa intelligenza: egli scompone i gesti e ai chiede che senso abbiano. Ad ese
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Tra i nove cieli c’è una gerarchia di perfezione, dalla luna (più vicina alla terra, più piccola, più lontana da Dio, più lento) al Primo Mobile (più vicino a Dio, più veloce e grande). Dante nella sua ascensione incontrerà le anime dei beati secondo un ordine di maggior perfezione e beatitudine (la loro collocazione è provvisoria, sono scese nelle sfer
È qui che sta la grande illusione del Verismo, le cui premesse sono assolutamente anti-romantiche e soprattutto, anti-Manzoni. Basti pensare ai Promessi Sposi, dove l’autore aveva il ruolo di narratore omniscente, mettendoli a confronto con I Malavoglia, in cui la voce narrante di Verga si mescola tra le tante voci degli abitanti di Aci Trezza.
Per
È questo il “Romanticismo”, termine già utilizzato da Rousseau per delineare il rapporto tra il paesaggio e gli stati d’animo malinconici, che alla fine del Settecento indica il nuovo movimento culturale e artistico nascente in Germania. La parola fu qui usata da Friedrich Schlegel nel 1798, e presa poi dal “gruppo di Jena”, attorno alla rivista “Athena
➢ L’argomento: è collocato in quattro ambiti precisi (artistico-letterario, storico-politico, socio-economico, tecnico-scientifico) ed è formulato in modo sintetico per permettere allo studente la formulazione di un titolo più adatto ad introdurre la sua esposizione.
➢ Documenti: la documentazione fornita per la composizione di un saggio breve è chi
I suoi modelli sono: Shopenauer ( concetto di volontà = c’è un'unica via di scampo al dolore, la rinuncia e la contemplazione) → Svevo dice che si tratta di VOLONTà MALATA = non riesce a realizzare i suoi proposti ( figura dell’inetto = colui che si arrende e fallisce e non sa vivere, ma anche colui che non si realizza a causa della sua malattia) la v
Si discuteva infatti, pro e contro il romanzo, con schieramenti e prese di posizione abbastanza delineate. Da una parte, i fautori del nuovo “genere”, quasi tutti di educazione e di interessi romantici, aperti alle istanze e ai bisogni della sensibilità contemporanea, devoti alle memorie del passato, ma anche più pronti ad accogliere gli spiriti nuovi e
Esordisce nella poesia con l'edizione privata de "Il mio primo libro di poesia" (1903), ma la sua autentica prima uscita pubblica è del 1911 con "Poesie", introdotte da Silvio Benco.
Seguono, ambedue nel 1912, i componimenti di "Coi miei occhi" ed il saggio "Quello che resta da fare ai poeti", pubblicato soltanto postumo nel 1959.
Alla fine dell
ALDO PALAZZESCHI
Palazzeschi rompe con tutte le tradizioni ottocentesche. Egli è alla costante ricerca di un verso agile e semplice, ispirato senza dubbio dalla musicalità del Pascoli. La sua catalogazione è difficile, infatti questo autore fu futurista e avanguardista ma anche naturalista e simbolista, egli si immedesima nella sua creazio