Vacanze al cimitero, Domenica Luciani

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
Download:1198
Data:21.05.2007
Numero di pagine:9
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
vacanze-cimitero-domenica-luciani_1.zip (Dimensione: 10.05 Kb)
trucheck.it_vacanze-al-cimitero,-domenica-luciani.doc     38.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

-Analisi del libro: “Vacanze al cimitero”-
-Autore: Domenica Luciani
-Titolo: “Vacanze al cimitero”
-Casa Editrice: Giunti Junior, SuperGru
-Genere del libro: romanzo giallo
-Ambiente in cui si svolge il romanzo: il seguente romanzo si svolge in numerosi luoghi:
il primo è la città italiana, in provincia di Milano, dove il protagonista vive assieme alla sua famiglia;
il secondo è il piccolo cimitero di Ca’Desolo, dove Jerry passerà le sue vacanze estive, con lo zio Adelmo che ne è il custode;
il terzo è la casa dello zio di Jerry, ubicata nel cimitero, dove Jerry vivrà, durante le sue vacanze estive;
il quarto è il bosco l’Abetaia, dove il protagonista trascorrerà diverse avventure;
il quinto è la città di Ca’Desolo di Sopra, dove si trovano il club d’equitazione, la scuola media e dove vive l’amica di Jerry, con la quale risolverà diversi misteri e problemi;
il sesto è un campo di zingari dove il protagonista avrà modo di conoscere alcune persone e diverse storie, a lui utili per arrivare alla soluzione del problema;
-Epoca storica in cui si svolge il romanzo: la storia è contemporanea.
Gli elementi che m’inducono ad affermarlo sono: la descrizione della camera di Jerry e della casa di suo zio, la festa funebre con la quale ha inizio il racconto, la descrizione delle molteplici tombe all’interno del cimitero, le strade e la corriera che permetteva di andare nella città di Ca’Desolo di Sopra, il club d’equitazione dove il protagonista ha un brutto incontro, la descrizione delle varie marche di vestiti e scarpe di cui si fa oggi grande uso (Reebok, Adidas) e l’autostrada Bologna-Milano, dove a causa di un incidente muoiono i nonni di Jerry.
-Personaggi principali:
-Gerardo Conti: è il protagonista del racconto.
E´ un ragazzo di tredici anni, con un’infinita passione per i libri gialli, specialmente quelli in cui indaga Sherlock Holmes.
Dagli amici è soprannominato Jerry, a causa del suo insolito nome. Ha l’abitudine di impicciarsi degli affari altrui, cercando magari anche di indagare su problemi irrisolti o che sembrano sospetti, senza però mai avere risultati concreti. Il suo sogno più grande è quello di diventare un famoso detective, per allenarsi quindi, si porta sempre dietro la sua valigetta da investigatore privato.
-Domitilla Lagrande: nel romanzo ha un ruolo fondamentale, come quello di Jerry. Anche lei dagli amici è soprannominata Tilla, per il suo nome che non le dà pace. E’ una buffa ragazzina con i capelli color rosso acceso, i denti sporgenti e un mucchio di lentiggini, sparse per tutto il corpo.
Anche lei è appassionata di storie enigmatiche, ha sempre vissuto nella cittadina di Ca’Desolo, nei pressi del cimitero, infatti, lei da piccola vi entrava sempre, perché considerava quel luogo, come il suo parco giochi privato. Nel romanzo conosce Jerry durante una delle sue passeggiate notturne nel cimitero, mentre cerca di ritrovare il suo cane.
-Mortimer: è il cane di Tilla. Da tutti è soprannominato Morti, ha una corporatura alquanto strana, infatti, è un incrocio tra un bassotto e un bull-terrier, il suo manto è di colore bianco e ha i lineamenti simili a quelli di un maiale.
-Adelmo: è il cugino del padre di Jerry, da tutti è chiamato Ade, nome che anche corrisponde al dio greco custode dell’aldilà, infatti, egli è persino il becchino e il custode del cimitero di Ca’Desolo.
Ade è un omone grande e grosso, che però riesce, con grande sorpresa, ad essere agile e veloce; lui vive all’interno del cimitero dove alleva anche uno stormo di pipistrelli; all’inizio Jerry, per i suoi modi di fare e di vivere, ha un po’ paura di lui, però dopo qualche tempo riesce a diventargli grande amico, instaurando con lui un rapporto di grande fiducia.
- (fantasma) Angelo Casentin: egli è l’antagonista del romanzo, è visto per la prima volta da Jerry all’interno del cimitero, in cima alla torre. Jerry vedendolo pensa subito che sia un fantasma; in seguito durante il racconto verrà chiarito il motivo delle sue apparizioni notturne e dei suoi problemi con la famiglia. Mostrandosi come un fantasma, cerca di impaurire Jerry, vestendosi anche con abiti scuri e tenebrosi. Quando Jerry lo vede, egli si fa trovare pallidissimo, lungo e molto alto, con due occhi profondi e maligni, con una bocca in atteggiamento di sfida e con dei capelli neri, simili alle penne di un corvo.
-Pasquino: è lo scemo di Ca’Desolo, è sempre vestito di stracci, cammina dondolandosi in modo stravagante, ha il volto simile ad un teschio grigio, con zigomi appuntiti e occhi persi, ha denti lunghi e gialli sporgenti e non ha capelli, tranne alcuni ciuffi in fondo al capo. Vive da solo ed è malato di mente, se ne va in giro ripetendo “avanti e di dietro; grazie a lui però, Jerry e Tilla risolveranno il loro primo caso da detective, acciuffando il maledetto fantasma.
-Tra questi personaggi rientrano anche i genitori e i nonni di Jerry.
-Trama del romanzo: la storia ha inizio il primo giorno delle vacanze estive, quando si svolge il funerale dei nonni di Gerardo Conti, morti a causa di un incidente automobilistico sull’autostrada Bologna-Milano.
Gerardo Conti, chiamato da tutti Jerry, è un ragazzo di tredici anni, con un’infinita passione per i libri gialli; per questo motivo da grande vorrebbe diventare un famoso detective.
Un’altra caratteristica di Jerry è di riuscire a vedere enigmi e problemi dappertutto, anche all’interno di semplici eventi quali i funerali. Infatti, secondo Jerry i suoi nonni, in realtà, sono morti a causa di una possibile sbronza dell’autista alla guida della loro vettura.
Egli cerca quindi di rendere partecipi i suoi genitori dei dubbi che lo assillano, ma questi non lo ascoltano e lo ignorano completamente.
Un giorno Jerry viene a sapere da sua madre che quest’anno, a causa proprio del lutto in famiglia, non sarebbero andati in vacanza; Jerry, contrario, si oppone con tutte le sue forze, riuscendo ad ottenere dai genitori di passare una piccola vacanza a Ca’Desolo, una cittadina sperduta di montagna, dove abita un vecchio cugino di suo padre (il signor Adelmo), becchino.
Il ragazzo è molto contento di andare in quella cittadina, dove, come raccontatogli da suo padre, pochi anni addietro un misterioso fatto accadde: un grave incidente automobilistico, nel quale morì un’intera classe di bambini, ritrovati carbonizzati, le cui cause erano rimaste irrisolte; le autorità avevano lasciato in sospeso le indagini.
Per Jerry così si presenta la possibilità non solo di spendere qualche tempo in vacanza, ma anche di destreggiarsi nel cercare di risolvere un misterioso dilemma.
Dopo alcuni giorni Jerry parte e arriva al cimitero di Ca’Desolo, dove il signor Adelmo abita e dove esercita la professione.
Il giovane è subito accolto da Adelmo, il quale gli permette di chiamarlo “Ade” e gli mostra la casa e il cimitero.
La prima tappa è la voliera, dove Ade alleva un intero stormo di pipistrelli, cui è molto affezionato; in seguito Ade gli mostra il mausoleo dei Foscari (una ricca e antica famiglia di Ca’Desolo); qua Jerry, alzando gli occhi verso la torre, vede persino, per la prima volta, un fantasma.
Il ragazzo è ancora più terrorizzato maggiormente quando vede su una lapide, la foto del fantasma visto pochi minuti prima: il suo nome era Angelo Casentin.
Quella stessa sera Jerry vede alla finestra della camera una strana ombra, dopo alcuni momenti di terrore per il timore che sia ancora il fantasma scopre si tratta invece di una ragazzina.
La ragazza, Domitilla Lagrande, da tutti è chiamata Tilla, quella sera stava gironzolando per il cimitero alla ricerca del suo cane Mortimer, perso tra le tombe; alla ricerca d’aiuto aveva bussato alla finestra di Jerry.
Grazie a Jerry e ad una torcia Tilla ritrova il suo cane e lo riporta a casa.
La mattina dopo la ragazza va a fare visita a Jerry; il giovane viene così a conoscere la strana abitudine di Tilla a vagare per il cimitero di notte; ha infatti familiarità con esso, avendoci sempre vissuto accanto. Nelle sue scorribande anche Tilla ha avuto modo di incontrare molte volte il fantasma del signor Casentin.
Mentre i due parlano entra in cucina, dove si trovano i due amici, dalla cappa del camino uno spiritello volante con lunghi capelli neri, che, dopo aver terrorizzato entrambi i ragazzi, fugge via, uscendo dalla finestra.
I due, molto spaventati, decidono di lasciare la casa e Tilla mostra a Jerry la cittadina di Ca’Desolo: casa sua, al podere dell’Uva Nera, e il campo di zingari dove vive Miriam, un’anziana signora amica di Tilla.
La nomade, vedova, ha tre figli piccoli e il maggiore, Diego, è scappato da casa l’anno prima.
In seguito Tilla porta Jerry su una grande scarpinata, dove si può ammirare tutta la città e dove si può vedere anche il pullman dei bambini vittime dell’incidente. Tilla racconta a Jerry che persino suo padre è stato interrogato dalla polizia, perché era passato su quella strada, in macchina, poco prima dell’incidente.
Ai due si aggiunge presto Pasquino, da tutti considerato lo “scemo del villaggio”, urlando frasi come: “Angelo davanti, diavolo di dietro” oppure “Mi appare davanti, ho le mani di dietro”, e scomparendo poco dopo.
Quella stessa sera Tilla è invitata a cena da Ade, il quale vuole festeggiare il ritorno tanto atteso di Satanino, un pipistrello che da alcuni giorni era scappato dalla voliera; Ade così racconta a Jerry e a Tilla d’averlo trovato in un cespuglio, con tantissimi crini di cavallo neri attaccati alle ali.
I due giovani così capiscono che in realtà il mostro volante visto il giorno prima, era Satanino travestito, e intuiscono anche lo zampino del fantasma in questo scherzo.
La mattina seguente Tilla racconta a Jerry che la morte di Angelo Casentin è legata all’incidente: anche lui si trovava nell’autobus quella sera .
Il tempo passa e Tilla e Jerry scoprono numerosi indizi: il figlio di Miriam aveva un cavallo nero di nome Diablo; durante le nottate nell’abetaia si vede spesso il fantasma di Angelo; le parole di Pasquino, in realtà, si rivelano preziosi indizi; il fantasma di Angelo non esiste, perché è proprio Angelo, in carne ed ossa, a fingere di essere un fantasma e il figlio di Miriam, Diego, è scomparso proprio la sera dell’incidente.
Un giorno mentre Tilla e Jerry camminano per la strada trovano un biglietto di Angelo: egli ha rapito Mortimer, che rischia di esser ucciso se le indagini svolte dai due giovani non cesseranno. Tilla non si arrende e quella stessa sera decide di andare a perlustrare la casa di Pasquino, dove crede di poter ritrovare il cane, grazie anche all’aiuto delle parole di Pasquino.
Arrivati i due notano subito il cavallo nero di Diego, legato nel retro della casa, probabilmente usato più volte da Angelo nell’abetaia; guardando successivamente in casa, entrambi vedono il povero Pasquino legato ad una sedia, fustigato da Angelo con un frustino.
Qua Tilla capisce il significato della frase che Pasquino ripete sempre: “Mi appare davanti, ho le mani di dietro”; improvvisamente Jerry, preso da un’ondata di coraggio, entra nella casa per aiutare Pasquino, ma Angelo essendo più grande riesce a bloccare sia Tilla che Jerry e a impedire loro di salvare Mortimer e Pasquino.
Fortunatamente arriva Ade, che con un pugno riesce a bloccare Angelo e a farsi dare le dovute spiegazioni per le vicende accadute; lo zio infatti aveva seguito i due giovani, preoccupato dai guai in cui si sarebbero potuti cacciare.
Così si viene a sapere tutta la storia dal principio: qualche anno prima nella cittadina di Ca’Desolo viveva Angelo Casentin, un ragazzino di tredici anni dedito a vizi e al gioco d’azzardo; proprio per questi suoi costosi “hobbies” era sempre a corto di denaro, così un giorno chiese aiuto a Diego, il figlio di Miriam, che gli propone loschi affari per raccogliere denaro; Angelo inizia così a rubare oggetti di valore, dividendo con Diego il ricavato.
Questa situazione continua finché un giorno Angelo, durante una partita a poker, perde trenta milioni, e rimane così totalmente indebitato.
Diego cerca di aiutarlo prestandogli due milioni in cambio di vestiti firmati dell’amico e di un suo orologio; Angelo però era stufo di ricatti, così tra i due inizia una lotta furiosa.
Una sera, mentre Diego con indosso gli abiti di Angelo cavalcava per il bosco, fu sorpreso dalla pioggia, e fu allora fatto salire sul pullman della scuola per ripararsi.
Quella stessa sera però il pullman ebbe il famoso incidente dove Diego, insieme agli altri bambini muore; ritrovati i corpi, quello di Diego è però scambiato con quello di Angelo, proprio a causa dei vestiti indossati.
Angelo, saputo della morte dell’amico, per la vergogna e per la paura che i suoi genitori vengono a sapere della sua mania per il gioco d’azzardo, fugge e decide così di non farsi più vedere, se non come finto fantasma, all’interno del cimitero per trafugare qualche tomba. Angelo, infatti, aveva il vizio del fumo e quindi era costretto a rubare oggetti di valore tra i morti, per comprarsi delle sigarette, utilizzando più volte anche l’ingenuo Pasquino, contrario a questo genere di cose.
Dopo tutti questi avvenimenti i giovani ed Ade chiamano la polizia per far arrestare Angelo; in seguito riescono a ritrovare la refurtiva, trafugata dalle tombe e ricevono anche un grosso compenso in danaro per il servizio reso alla comunità.
Per la prima volta Jerry si sente veramente un detective, perché grazie anche alla sua amica Tilla, è riuscito ad avverare il proprio sogno e persino ad avere il suo nome all’interno dell’album dei grandi ispettori.
-Considerazioni Personali: questo romanzo mi ha appassionato moltissimo perché narra le avventure di un ragazzo della mia stessa età, che attraverso tanti problemi ed intrighi riesce a risolvere un caso molto importante pieno di mistero e suspense.
Una particolare caratteristica del testo è la minuziosa descrizione, sia degli ambienti che delle vicende, che l’autore usa per rendere il più possibile reale la storia.
All’interno del testo sono ampliate molte tematiche, quelle più importanti sono:
- il problema genitori-figli; infatti, Jerry è nel pieno dell’adolescenza e non riesce a comunicare con i propri genitori, si trova sempre in contrasto con le loro decisioni e non riesce ad instaurare un discorso pacifico e serio con loro;
- il problema dei nomadi che vivono all’interno di malandate roulotte, dove, come spiega il libro, le condizioni igieniche non sono ottimali e l’ambiente è malandato.
- la grande amicizia che s’instaura tra Jerry e Tilla; all’inizio entrambi sembrano timorosi di conoscersi, ma dopo qualche tempo tra loro nasce una particolare amicizia, che li legherà per sempre;
Vorrei consigliare ai miei compagni di leggere il romanzo in questione, perché è scritto con un linguaggio contemporaneo e di facile comprensione; ho molto apprezzato le descrizioni dell’ambiente e delle avventure che i due amici trascorrono.
In conclusione credo che questo sia uno dei migliori romanzi scritti per i ragazzi che io abbia letto, infatti, grazie all’uso della “suspense”, il testo appassiona il lettore e lo convince a proseguire nella lettura, per permettergli di scoprire quello che accadrà e gli intrighi che si verranno a verificare.

Esempio