Ultimo Sogno di Giovanni Pascoli

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Categoria:Italiano

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Testo

ULTIMO SOGNO
Da Myricae
Di Giovanni Pascoli
È la poesia che conclude il libro, nel quale è stata inserita a partire dalla terza edizione. Si tratta di uno dei risultati più intensi e problematici dell’opera pascoliana. Lo stesso titolo può avere almeno tre significati: il sogno può essere “l’ultimo”, della malattia; oppure l’ultimo di quella malattia che è la vita e di cui si guarisce morendo; oppure il sogno estremo che è dato di sognare, il sogno di essere morti.
Dal delirio della febbre, e dalle allucinazioni che questo comporta, il poeta guarisce improvvisamente, o sogna di essere guarito. La malattia è passata di colpo e al capezzale del poeta c’è la madre, che egli guarda senza meraviglia benché ella sia in realtà morta. La libertà riconquistata assomiglia alla morte per l’accumularsi di numerosi segni che rimandano a essa. Tuttavia la conclusione resta sospesa, nel significato, che si prospetta aperto e problematico.

Da un immoto fragor di carrïaggi
ferrei, moventi verso l'infinito
tra schiocchi acuti e fremiti selvaggi...
un silenzio improvviso. Ero guarito.

Era spirato il nembo del mio male
in un alito. Un muovere di ciglia;
e vidi la mia madre al capezzale:
io la guardava senza meraviglia.

Libero!... inerte sì, forse, quand'io
le mani al petto sciogliere volessi:
ma non volevo. Udivasi un fruscio
sottile, assiduo, quasi di cipressi;

quasi d'un fiume che cercasse il mare
inesistente, in un immenso piano:
io ne seguiva il vano sussurrare,
sempre lo stesso, sempre più lontano.

PARAFRASI: libero [dalla malattia]! …senza più forze, forse sì, nel caso che io volessi sciogliere tra le mani sul petto: ma non lo volevo. Si sentiva un fruscio appena percettibile, continuo, come se venisse da cipressi; come se venisse da un fiume che andasse verso il mare inesistente, in una pianura immensa: io ne seguivo il sussurro inutile, sempre uguale e sempre più lontano.

Esempio



  


  1. antonio

    la metrica di ultimo sogno di pascoli

  2. lill

    l'analisi della poesia "ultimo sogno" di pascoli