Lucia de "I Promessi Sposi"

Materie:Appunti
Categoria:Italiano

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Data:29.01.2008
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Testo

LUCIA

Così come Renzo, anche Lucia viene inizialmente presentata in modo indiretto. Successivamente, nell’epilogo del cap. II, trova spazio il suo ritratto:
- giovane di modesta bellezza
- condizione socioeconomica modesta ma decorosa
- affiorano qualità interiori eccezionali
Emotività e forza d’animo
Note ricorrenti in Lucia, spesso rappresentata in preda allo sgomento:
- rossore → purezza
- pianto → castità innocente, atto liberatorio in una persona portata a celare la forza dei sentimenti (le lacrime sostituiscono le parole, poche e semplici ma esprimono fermezza e speranza)
Fragilità ed emotività messe a dura prova nell’episodio più drammatico che la riguarda: il rapimento ad opera dei bravi dell’Innominato e la permanenza nella notte nel castello del “selvaggio signore”. Nella notte, “L’infelicissima”, rifiuta il cibo, se ne sta raggomitolata a terra, teme la violenza fisica e la morte fino ad arrivare alla disperazione. Ma la sua paura è legata a motivazioni esterne che non riguardano la sua coscienza, e proprio nella forza della fede Lucia trova il coraggio di reagire. Formula con il voto la sua dolorosa rinuncia e, ritrovata la pace nel cuore, si addormenta di un sonno perfetto e continuo.
Carattere forte fondato sul netto rifiuto del male e sull’adesione schietta alla verità
→ Luminosa adesione alla fede cristiana percepibile, ad esempio:
- Cap. IV: netto rifiuto al progetto di Agnese relativo al matrimonio per sorpresa (“se è cosa che non istà bene… non bisogna farla”)
- Cap. XXXVI: dialogo nel lazzaretto (unico dialogo d’amore del romanzo) in cui, pur soffrendo l’amarezza della rinuncia, resiste alle implorazioni di Renzo. Coerente con la propria scelta spirituale, non cederebbe se Padre Cristoforo non intervenisse → incapace di sotterfugi e compromessi morali
Personaggio statico
Resta fedele con stabilità a quei principi religiosi che stanno alla base del suo vivere, non necessita una conversione. Attraverso le prove dolorose che deve affrontare non arriva ad imparare nuovi insegnamenti sul piano del comportamento e dell’utile (come avviene per Renzo) MA alla fine si rivela consapevole del valore di quella verità alla quale prima aderiva solo in forza della sua fede.
“L’effetto Lucia” (“costituire una luce per gli altri”)
Illustra il concetto espresso da S. Paolo secondo il quale Dio usa il debole per confondere il forte
→ Episodio esemplare: incontro con l’innominato, dove Lucia da vittima diviene “dispensatrice di grazie”. Con il suo atteggiamento contribuisce ad avviare il processo di conversione del suo antagonista. Così avviene anche con Gertrude ed il Nibbio.
Solo donna Prassede resiste immota alla provvidenziale presenza di Lucia: ella vive troppo la religione come merce di quotidiano consumo per aprirsi ad un’umile disponibilità alla fede
Polemica del Manzoni nei confronti della deformazione bigotta e conformista della devozione religiosa

Gli incontri di Lucia
Nel corso del racconto viene messa in rapporto con personaggi storici e figure di alto rango quali Gertrude, l’Innominato, il cardinale Borromeo, …
Diversamente da Renzo, però, Lucia non entra nella dimensione pubblica, in quanto stabilisce con queste figure un legame spirituale: entra nella loro vita come un modello.
Funzione strutturale nell’intreccio
- protagonista femminile del romanzo
- presente in tutti i nodi drammatici dell’intreccio:
(tentato matrimonio a sorpresa, l’Addio dei fuggiaschi ai monti, incontro con l’Innominato, dove assume il ruolo decisivo per il rovesciamento della situazione, ricongiungimento con Renzo, …)
Rapporto con l’autore
Lucia esprime:
1. Convinzione che il contrasto tra reale ed ideale possa essere superato partendo dalla prospettiva della morale cattolica
In Lucia
- ritratto fisico - mondo spirituale
- gestualità - modo di vivere l’amore
umano per Renzo
- comportamento - carità cristiana che si esprime
nella capacità di misericordia
e perdono
2. Sul piano delle scelte di poetica → Esempio più chiaro del rifiuto del Manzoni dello stereotipo dell’eroina romantica vinta dalla passione amorosa, dotata di eccelso fascino erotico, capace di azioni straordinarie MA dotata di coerenza erotica vissuta nel quotidiano senza gesti o parole retoriche
3. Dimensione sacerdotale della vita (ogni cristiano è sacerdote in quanto chiamato a rendere testimonianza di Cristo con le proprie parole e le proprie azioni)
Lucia è il personaggio più idealizzato, ma anche più caro all’autore → DIRETTA PORTAVOCE del Manzoni e del suo pensiero religioso

Attraverso Lucia passa il perno del romanzo = la sfera dell’assoluto, del divino, e in primo luogo del dolore e del sacrificio dell’innocente per il riscatto del peccatore
RUOLO DIFFICILE tale da mettere in crisi tutti coloro con i quali s’incontra ed addirittura lei stessa, che deve difendere dagli impulsi della propria umanità la sacralità del voto, la purezza dei propri pensieri, la coerenza delle sue azioni.

Esempio