La famiglia: evoluzione

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Testo

Stefano Classe 4aL

Quella che era “la famiglia” si può ancora definire così?
LA FAMIGLIA: DAGLI ANNI CINQUANTA AD OGGI
Il ruolo dei genitori è messo in discussione

Nell’ultimo dibattito sullo sviluppo economico-sociale, si è parlato dei mutamenti sociali negli ultimi decenni della struttura della famiglia italiana. Nella prima parte si sono evidenziate le differenze rispetto al passato. Fino a cinquant’anni fa nelle famiglie vi erano regole fondamentali: rapporti sessuali solo tra coniugi e matrimoni considerati come unioni per la vita, non come accade oggi che molte persone si sposano e poi si separano o divorziano senza farsi molti problemi. All’interno dei nuclei famigliari vi era differenza tra i ruoli dell’uomo e della donna, il primo lavorava tutto il giorno nei campi o nelle fabbriche per guadagnarsi da vivere, mentre la moglie si occupava della casa e accudiva i figli che a quel tempo erano molti.
Negli ultimi decenni, le cose sono cambiate e queste differenze sono via via scomparse grazie all’incremento dell’istruzione, il miglioramento dello stile di vita, lo sviluppo tecnologico e altri mezzi a vantaggio dell’uomo. Tutti questi fattori hanno portato alla famiglia moderna con entrambi i coniugi lavoratori con pochi figli e poco tempo libero da dedicare alla famiglia o allo svago. Questo genere di famiglia si sta mettendo sempre più in discussione soprattutto per i giovani, perché crescendo cercano di allontanarsi sempre più dal nucleo famigliare, ma non per sposarsi ed andare a vivere con propria moglie come succedeva in passato, ma per trasferirsi in una casa distaccata dalla famiglia, per studiare o per essere più vicino al proprio posto di lavoro.
Le statistiche affermano che aumentano i bambini, sotto i quattordici anni, con entrambi i genitori lavoratori, diminuiscono le famiglie con molti figli e aumentano quelle con figli unici o senza figli. Inoltre nascono le famiglie “pendolari”, cioè con i genitori che viaggiano per lavoro e stanno fuori casa per molti giorni se non addirittura per mesi. Infine vi è ancora la categoria dei single, non vedovi, che vivono soli per motivi di studio o di lavoro, anche questa in aumento in tutto il paese.
In Giappone le persone basano la loro vita solamente sul lavoro, infatti, si notano i grossi problemi a livello sociale dei giovani che hanno pochissimo svago e non socializzano davvero con nessun’altra persona coetanea. Negli ultimi anni si è notato un notevole calo di natalità che, con il tempo, potrebbe provocare danni gravi per la popolazione della zona.
In conclusione si può notare come le famiglie italiane siano sempre più orientate verso il lavoro rispetto alla famiglia stessa, avvenimento che spesso provoca disagi per i figli che non sono seguiti e molte volte sono affidati a babysitter, che li allontanano sempre più dai propri genitori; quindi cerchiamo di non ridurci come i Giapponesi, ma di vivere la vita con la propria famiglia.

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