Il futurismo

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FUTURISMO:

Il futurismo è un movimento artistico che interesserà nei primi anni del Novecento tutti i campi dell’arte: dalla letteratura, pittura, teatro e cucina. Dal punto di vista letterario, il Futurismo è considerata come avanguardia, fondata da Martinetti nel 1909 con l’esposizione di un Manifesto nel giornale “Le Figaro”.
La tecnica del manifesto non fu propria solo del futurismo, ma di tutte le avanguardie dei primi vent’anni del Novecento perché volevano portare tutti a conoscenza del nuovo movimento, senza così operare una selezione della cultura che era tipico di movimenti come il Decadentismo il quale non voleva una massificazione della cultura, ma voleva selezionarla, renderla d’élite.
I punti salienti del Manifesto Futurista sono: la proiezione verso il futuro, verso il progresso, vogliono cantare l’audacia, il pericolo, la velocità, la ribellione. Sono contro la cultura Ottocentesca che reputano immobile e assonnante, mentre loro vogliono cantare il movimento, la dinamicità, la lotta, la guerra come sola forma di igiene del mondo, il disprezzo nei confronti della donna. Infine vogliono distruggere le biblioteche e i musei, colpevoli a loro dire di produrre una cultura stereotipata. Nei primi anni del Novecento, infatti, grazie alla Prima Rivoluzione Industriale, avvenuta in Italia (la Seconda in Europa) le industrie si svilupparono, e così anche l’editoria, che poté produrre opere artistiche in serie,e trasformare l’opera artistica in merce. I futuristi, come gli altri avanguardisti storici, erano contrari a questo cambiamento, e per prima cosa romperanno il canale di comunicazione col pubblico: così scriveranno opere illeggibili, incomprensibili, che possono capire loro, e qualcun altro negli anni a venire. Questo perché loro rifiutano i codici culturali dell’epoca, del linguaggio e dei mezzi espressivi.
Nel 1912 invece, viene pubblicato il Manifesto letterario Futurista, nel quale i futuristi fecero capire come si sarebbe concretizzata la rottura del canale di comunicazione col pubblico: distruzione della sintassi, verbo all’infinito, disposizione di sostantivi automatica, come il cervello dettava, distruzione dell’IO e della psicologia, abolizione di avverbio e aggettivo, ogni sostantivo doveva avere il proprio doppio per analogia perché lo sviluppo ha portato l’uomo a ragionare per analogie, abolizione della punteggiatura, testo scritto in orizzontale, verticale, e diagonale, introduzione del peso, odore e rumore nella letteratura e dell’immaginazione senza fili.
Il Futurismo nascerà negli anni della Sinistra storica, e come già detto, dello sviluppo industriale, ma sopravvivrà a lungo, anche durante l’epoca fascista.
In conclusione del futurismo diciamo che le opere sono illeggibili, se non per poche persone, perché a loro non interessava fare un’opera letteraria o artistica bella, ma libera, libera da ogni condizionamento dell’epoca nella quale vivevano, libera dai codici culturali correnti, dal linguaggio e dai mezzi espressivi che si utilizzavano all’epoca, e in queste poesie, l’attenzione è rivolta alla materia.

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