Arriguccio Geloso

Materie:Appunti
Categoria:Italiano
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Testo

ARRIGUCCIO GELOSO

La novella ottava della settima giornata del Decameron, si intitola “Arriguccio geloso”. Nome azzeccato per questo racconto, che ha proprio la gelosia, la violenza e l’inganno come temi principali. I personaggi di questa novella sono descritti in modo particolare ed evidentemente pensato: solo i grandi scrittori riescono a sintetizzare ciт che avviene senza dare l’idea di aver tralasciato qualcosa. Ed и caratteristico di Boccaccio, raccontarci le cose importanti, lasciandoci intuire il resto, dando spazio alla fantasia del lettore, che immagina situazioni, fatti antecedenti e possibili conseguenze. И proprio in questi casi che si vede la grandezza di Boccaccio: nel riuscire a raccontare tutto, senza le parole. Anche i personaggi sono descritti seguendo questa linea e tutti in modo diverso: se per Arriguccio si usa una descrizione dei suoi stati d’animo e del suo carattere, per monna Sismonda si lasciano parlare i fatti. Si parla dell’amante a grandi linee, della serva attraverso le sue urla di dolore. Ma addentriamoci nella novella.
Arriguccio era un mercante e si era sposato con monna Sismonda per elevare il proprio livello sociale. Lei, invece, era stata obbligata (come soleva a quei tempi) e quindi questo matrimonio si poteva definire solamente di facciata. Anche quando al marito vengono i sospetti che lei lo tradisca, non si arrabbia tanto per il tradimento in sй, quanto per il disonore che poteva conseguirne. Cosм, lascia i suoi affari proprio per poterli salvaguardare: inizia a controllarla e non si corica mai prima di lei. E capiamo lo sconforto di questa donna, giа obbligata a stare con un uomo che non solo non ama e che adesso le impedisce di… vivere. Vivere il suo amore con Ruberto, del quale non и dato sapere niente, ma riusciamo ad immaginare come uomo innamorato o attratto da questo amore segreto. И importante comunque sottolineare che questo personaggio non compare mai sulla scena. Monna Sismonda,comunque, и furba e non si lamenta, non protesta per le accuse mosse dal marito o per la stretta sorveglianza a cui и costretta, bensм escogita un piano astuto per vedere l’amante di nascosto. E le cose funzionano, fino a che il marito non scopre il trucco. Immaginiamo la reazione di quest’uomo che, da una parte, aspettava quel momento, dall’altra и preso dallo sconforto perchй и arrivato. E la sua reazione и violenta, rabbiosa, picchia la moglie, le taglia i capelli. O almeno lui и convinto che sia la moglie. In realtа, monna Sismonda aveva messo al suo posto una serva che, pur protestando, aveva obbedito alla padrona. Questo fatto и interessante, perchй, pur essendo al buio, non si puт non riconoscere la propria moglie. Poteva, sм, essere un momento di cecitа dato dalla rabbia, ma nel momento in cui la tocca o quando le taglia i capelli, Arriguccio avrebbe dovuto capire che quella in realtа non era lei. Questo avvalora la teoria del matrimonio di facciata e ce ne fa comprendere l’estrema superficialitа: probabilmente non aveva mai guardato bene la moglie, non ne conosceva la voce, non sapeva come fosse la sua pelle o i suoi capelli al tatto. E la povera serva viene picchiata: presenza simbolica e funzionale di questa novella e, pur apparendo sulla scena, и meno caratterizzata dell’amante. Ce la immaginiamo come una ragazza timorosa che accetta anche di essere malmenata pur di non disubbidire, ma puт essere anche interpretato come un gesto di lealtа: nemmeno per un istante tradisce la sua recita. Dunque, Arriguccio si reca dai fratelli di monna Sismonda, racconta loro l’avvenuto e questi si sdegnano. Questo fatto dа spazio a varie interpretazioni. O i fratelli conoscevano il temperamento della donna per cui era, sм, un comportamento indegno, ma non li stupiva piщ di tanto, oppure facevano piщ affidamento sulle parole dell’uomo di casa. Questo ci fa capire la situazione delle donne a quel tempo e Boccaccio, come molti prima di lui (basti pensare agli schiavi plautini), rovescia le parti. Rende il soggetto piщ debole all’apparenza, capace di cose grandiose. L’inganno non viene svelato: quando i fratelli si rendono conto che monna Sismonda non и affatto stata picchiata e non le sono stati tagliati i capelli, minacciano Arriguccio di non fare mai piщ uno scherzo del genere. Cosicchй la donna non solo puт vedersi tranquillamente con l’amante, ma acquisisce anche molta piщ libertа, dato che il marito и intimorito dalle minacce degli uomini. Nella settima giornata, quindi, nel trionfo delle donne, diviene evidente l’intento di Boccaccio, che scrive queste novelle per divertire le signore.
Gli “stratagemmi letterari” utilizzati dall’autore nelle sue novelle sono molti e tutti funzionali: non c’и dispersione, non sono narrati dettagli futili e la bellezza di queste righe и proporzionale alla sua densitа. Una parte che mi и piaciuta molto и stata quella in cui la povera serve subisce quell’ingiustizia: le emozioni riescono a trasparire da quelle parole riuscendo a catapultarci in quella stanza al buio e lasciandoci percepire il dolore di una punizione ingiusta, ma inevitabile.

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