Sonnet LXXI di Sidney

Materie:Traduzione
Categoria:Inglese

Voto:

2.5 (2)
Download:251
Data:05.05.2005
Numero di pagine:3
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
sonnet-lxxi-sidney_1.zip (Dimensione: 4.66 Kb)
trucheck.it_sonnet-lxxi-di-sidney.doc     26 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

SONNET LXXI SIDNEY
Chi vuole apprendere dal bellissimo libro della Natura, /.
Come la Virtù possa trovare la sua sede migliore nella bellezza, /.
Impari l’Amore per leggere in te, /
Stella, quei bei versi, che la vera bontà mostrano./.
La troverà la sconfitta di tutti i vizi, /.
Non con la forza bruta, ma con la dolcissima sovranità/.
Della ragione, alla cui luce quegli uccelli notturni fuggono; /.
Tanto risplende quel sole interiore nei tuoi occhi/.
E non contenta d’essere erede della Perfezione/.
Tu stessa, ti adoperi per spingere in quella direzione, tutte le menti/.
Che indicano in te quello che in te c’è di più bello/.
Così mentre la tua bellezza attira i cuori all’amore/.
Contemporaneamente la tua Virtù piega quell’amore al bene: /.
“Ma ah”, il Desidero grida tuttavia, ”dammi un po’ di nutrimento”

SONNET LXXV SPENSER
Un giorno scrissi il suo nome sulla riva/
Ma vennero le onde e lo lavarono via; /
Di nuovo lo scrissi con una nuova grafia, /.
Ma venne la marea, e fece delle mie fatiche la sua preda./.
Uomo vanitoso, disse lei, che invano cerchi, /.
Una cosa mortale di rendere immortale in tal modo, /.
Poiché io stessa sarò soggetta a questo decadimento/.
E anche il mio nome sarà ugualmente cancellato./.
Non (sarà) così, (dissi io) lascia alle cose più vili la sorte/.
Di morire nella polvere, ma tu vivrai grazie alla fama: /.
I miei versi le tue virtù rare renderanno eterne, /.
E nei cieli scriveranno il tuo glorioso nome./.
Dove, quando la morte tutto il mondo avrà sottomesso, /.
Il nostro amore vivrà e in seguito la vita rigenererà.

SONNET XVIII SHAKESPEARE
Dovrò paragonarti ad un giorno d’estate?/
Tu sei più amabile e più temperato: /
Rudi venti scuotono i diletti boccioli del maggio/.
E la lunghezza dell’estate ha durata troppo breve; /.
Talvolta troppo caldo l’occhio dle cielo splende/.
E spesso l’oro del suo volto è offuscato; /.
E ogni bellezza dalla bellezza prima o poi declina, /.
Spogliata dal caso o dal mutevole corso della natura./.
Ma la tua eterna estate non dovrà svanire/.
Né perdere possesso de quella bellezza che è tua, /.
Né la morte si vanterà che tu vaghi nella sua ombra, /.
Quando in versi eterni tu crescerai nel tempo./.
Finché uomini respireranno od occhi vedranno, /.
Fin tanto vivrà questa poesia, e questa darà vita a te.

SONNET CXXX SHAKESPEARE
Gli occhi della mia donna non sono come il sole; /.
Il corallo è assai più rosso dle rosso delle sue labbra; /.
Se la neve è bianca, allora i suoi seni sono bigi; /.
Se i capelli sono crini, neri crini crescono sul suo capo; /.
Ho visto rose damascate, rosse e bianche, /.
Ma tali rose non le vedo sulle guance; /
E in certi profumi c’è maggior delizia/
Che non nel fiato che la mia donna esala/
Amo sentirla parlare, eppure so/
Che la musica ha un suono molto più gradito./.
Ammetto di non aver mai veduto incedere una dea, /.
Ma la mia donna camminando calca la terra./.
Eppure, per il cielo, credo il mio amore tanto raro/.
Quanto qualsiasi donna travisata da falsi paragoni./.

SONNET CXXXIV WYATT
Pace non trovo e non ho da far guerra; /
E temo, e spero; e ardo, e son di ghiaccio; /.
E volo sopra il cielo e ghiaccio in terra; /.
E nulla stringo, e tutto il mondo abbraccio./
Tale mi ha in prigione, che non apre ne chiude, /.
Né per suo mi ritiene e scioglie il laccio;/
E non mi uccide Amore e non mi sferra,/
Né mi vuol vivo, né mi trae d’impaccio/
Vedo senza occhi, e non ho lingua, e grido/
E bramo di morire, e scheggio aita;/
E ho in odio me stesso, e amo altrui./
Pascomi di dolor, piangendo rido./
Egualmente mi spiace morte e vita/
In questo stato son, donna per vui./

Esempio