Africa

Materie:Appunti
Categoria:Geografia

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L ’ Africa

L ’ Africa è situata tra i 35° a Nord e a Sud dell ’ Equatore e tra i 15° a Ovest e i 50° a Est dello stretto di Greenwich.
Confina a Nord con il mar Mediterraneo; a Nord- Est con il mar Rosso; a Est e a Sud- Est con l ’ Oceano Indiano; a Sud- Ovest e a Nord- Ovest con l ’ Oceano Atlantico.
Ha una forma compatta, con la sezione settentrionale massiccia ed espansa verso Ovest e una sezione meridionale a forma di triangolo con l ’ apice rivolto a Sud.
L ’ Africa Bianca, che comprende le regioni del Sahara Occidentale; del Marocco; dell ’ Algeria; della Tunisia; della Libia e dell ’ Egitto, è quella parte dell ’ Africa abitata in prevalenza da popolazioni bianche.
L ’ Africa Nera, che si estende dal Tropico del Cancro fino ai 35° a Sud dell ’ Equatore, è quella parte dell ’ Africa abitata in prevalenza da popolazioni negroidi.
Le sue coste, che si sviluppano per circa 30.000 Km., sono generalmente piatte e basse a Nord, alte e dirupate a Sud, con scarse articolazioni.
L ’ unica penisola africana è il Corno d ’ Africa cioè la Somalia. Fanno parte del continente alcune isole, tra cui: il Madagascar, le Comore, le Seicelle, Socotra nell ’ Oceano Indiano; Madeira, le Canarie, Ascensione, Sant ’ Elena, le isole del Capo Verde, di Bioko, di São Tomé nell ’ Oceano Atlantico.
Il rilievo è compatto, privo di aspre catene montuose ed è formato da estesi altopiani, infatti quasi tutto il territorio è situato oltre i 300 mt. di altezza e circa la metà oltre gli 800 mt. . Possiamo quindi dire che il territorio è dominato da immense superfici tabulari, debolmente inclinate, movimentate da colline, coni vulcanici e probabilmente incise da fosse e scarpate.
Tra i grandi fiumi, il primo posto spetta al Nilo, tributario del mar Mediterraneo, cui affluiscono le acque di buona parte dell ’ Africa Orientale; seguono il Congo (o Zaire), che convoglia nell ’ Oceano Atlantico le acque equatoriali, lo Zambesi e il Limpopo che all ’ Oceano Indiano porta quelle dell ’ Africa centro- meridionale e infine il Niger e
l ’ Orange, che versano nell ’ Oceano Atlantico rispettivamente le acque delle regioni centro- occidentali e meridionali.
Amplissimi, estendendosi su circa un quarto del continente, sono i bacini idrografici privi di deflusso al mare (bacini dei laghi Ciad e Ngami) e le zone senza corsi di acqua (Sahara e Kalahari). I laghi occupano per la maggior parte il fondo di alcune delle fosse tettoniche (Niassa, Tanganica, Kivu, Edoardo, Alberto, Turkana). Il solo Vittoria, il più esteso dell ’ Africa e uno dei più vasti del mondo, è un tipico lago di altopiano. Il Ciad, lo Ngami, il Makarikari non sono che vasti acquitrini, a superficie variabile secondo le stagioni.
Tagliata a metà dall’ Equatore e compresa per circa quattro quinti nella zona dei tropici, l ’ Africa presenta situazioni climatiche assai diverse da regione a regione. È possibile, tuttavia, stabilire in sintesi, una fascia equatoriale con temperature elevate, scarse escursioni termiche stagionali, piogge abbondanti lungo tutto l ’ arco dell ’ anno, con massimi solstiziali. A Nord e a Sud di questa si stendono due fasce a clima tropicale, con temperature sempre elevate, ma escursioni termiche annue più sensibili e piogge periodiche alternate a uno o due periodi secchi.
Le regioni del Sahara, del Kalahari e della Namibia sono caratterizzate da un clima desertico con elevatissime temperature nella stagione estiva, escursioni termiche annue e diurne abbastanza notevoli, precipitazioni scarsissime o nulle. Infine le estreme regioni settentrionali e australi godono di clima mediterraneo, con temperature non eccessivamente elevate nella stagione estiva e inverni miti. Le piogge sono invernali a nord, estive nella regione del Capo.
Il suolo e il sottosuolo dell ’ Africa sono ricchi di rame, oro, ferro, bauxite, carbone e petrolio.
L ’ agricoltura presente consiste in: grandi piantagioni coloniali (caffè, cacao, tabacco, cotone, arachidi, palmisti ecc. ) e in agricoltura di sussistenza. Soprattutto nelle zone della savana e della steppa predesertica, l ’ allevamento è legato ancora oggi alla transumanza stagionale, tipica di una pastorizia nomade e seminomade, che nei periodi di siccità comporta spesso la morte di migliaia di capi di bestiame. Per quanto il patrimonio zootecnico africano risulti tutt ’ altro che trascurabile per numero di capi, a esso non corrisponde un ’ adeguata produzione di carni e latticini, fatta eccezione per le regioni ad agricoltura più evoluta, dove la resa del bestiame macellato supera persino le medie europee.
Le lingue che si parlano sono pressochè inglesi e francesi dovute dalla colonizzazioni. I gruppi etnici sono: i Bantù, i Sudanesi, i Nilotici, i Boscimani, gli ottentotti e i Pigmei. Le religioni presenti sono le islamiche e quelle cristiane.

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