"L'amico ritrovato"

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale
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Data:27.02.2001
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Testo

Titolo:

Editore: Giacomo Feltrinelli, Milano.
Autore: Fred Uhlman (Stoccarda 1901-Londra 1985) fu pittore e scrittore tedesco di lingua inglese. Di origine ebrea, nel 1933 dovette abbandonare la Germania vivendo poi in Francia, Spagna e Inghilterra. Pur essendosi affermato come pittore, sul finire degli anni ottanta è stato al centro di una scoperta letteraria postuma. La sua “trilogia del ritorno” inizia con Reunion (1971; l’amico ritrovato), racconto cui sono seguiti No Coward Soul (1979; Un anima non vile) e No Resurrection Please (1979; Niente resurrezioni, per favore).
DATA DI PUBBLICAZIONE: 1971.
PERIODO STORICO IN CUI SI SVOLGONO I FATTI: La storia ha inizio nel febbraio del 1932 ed ha termine circa trent’anni dopo la Seconda Guerra Mondiale.
AMBIENTE GEOGRAFICO (DESCRIZIONE): La storia si svolge per la maggior parte di essa in Germania, mentre al suo termine è ambientata in America. L’ambiente non è affatto descritto nell’ultimo sito suddetto, mentre del primo l’autore fa minuziose descrizioni da cui traspare l’amore e la gioia che egli provava nell’osservare la propria patria e nel viverci. Stoccarda, la città in cui è vissuto, è circondata dai colli azzurrini di Svevia, coperti di vigneti e abbelliti da numerosi castelli, ed è vicina alla foresta nera, odorosa di resina, muschio e funghi entro la quale scorrono fiumi ricchi di guizzanti trote.
CONTENUTO DELL’OPERA (SINTESI): Hans è un ragazzo di sedici anni che vive a Stoccarda. Non ha un amico del cuore, solo moltissimi compagni di scuola. Un giorno arriva nella sua classe un ragazzo di nome Konradin von Hohenfels. Solo il nome distinto e regale provoca negli studenti una sensazione strana, come se il nuovo arrivato provenisse da un altro pianeta. Piano, piano Hans si risveglia dal torpore in cui viveva e comincia a socializzare con il piccolo aristocratico. Scoprono di avere molti interessi in comune e Konradin va spesso a trovare Hans a casa sua. Il ragazzo, però sente che c’è qualcosa di strano: infatti l’amico non lo invita mai nella sua dimora mentre lui lo fa sempre. Qualche giorno dopo, finalmente, anche Konradin fa il suo invito. Questo evento si ripete diverse volte, ma un nuovo dubbio tormenta Hans: l’amico non gli ha mai presentato i suoi genitori mentre lui lo ha fatto subito. Allora Konradin, con qualche esitazione, gli risponde che sua madre odia gli ebrei: non sopporterebbe la vista di Hans.
Intanto i casi di nazismo si fanno sempre più frequenti, perciò i genitori di Hans decidono di mandarlo i America.
Circa trenta anni dopo, a New York, nello studio del protagonista, giunge una lettera della scuola tedesca che frequentava da ragazzo per una raccolta di fondi affinché sia edificato un monumento ai caduti della scuola. Su quarantacinque alunni presenti nella sua classe, ben trentasei erano morti durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver esitato a lungo, Hans decide di cercare, fra i nomi della lista, quello di Konradin e legge: “Von Hohenfels Konradin, implicato nel complotto per uccidere Hitler. Giustiziato.” Ciò lo stupisce molto perché , prima della sua partenza per l’America, aveva ricevuto una lettera in cui Konradin, benché non avesse niente contro di lui e gli ebrei, amava le idee di Hitler.

AMBIENTE SOCIALE DEI PERSONAGGI:
• Hans benché sia figlio di un dottore, non è molto ricco ed è di origine ebrea. Fino all’arrivo di Konradin non ha mai avuto veri amici, solo compagni di scuola.
• Konradin von Hohenfels è un ricco aristocratico la cui famiglia ha una storia molto remota e famosa in Germania. Egli dapprima se ne sta sulle sue, ma poi inizia a socializzare con Hans, divenendo il suo migliore amico. I due vengono separati un anno dopo il loro incontro a causa delle ribellioni naziste. Si ritroveranno, ma solo spiritualmente, circa trenta anni dopo.
• I genitori di Hans sono piuttosto assenti nella vita del figlio, non gli prestano molte attenzioni. Suo padre è un medico ed ha le idee parecchio confuse sulla religione a cui appartiene.
• I genitori di Konradin sono persone molto ricche ed aristocratiche. Gli Hohenfels sono persone assai rispettate e famose a causa di antenati che hanno compiuto azioni particolarmente coraggiose ed eroiche. “L’idolo” della signora Hohenfels è Hitler, di conseguenza odia il nuovo amico di Konrandin. Per il bene del compagno, il piccolo aristocratico cerca di non far mai incontrare sua madre e l’amico.
• Hans non “lega” molto con i compagni di scuola. Alcuni si credono molto colti, perciò sono soprannominati “il Caviale”. Altri, con idee affini a quelle di Hitler, offendono e minacciano sempre più spesso Hans prima che si trasferisca in America.
ANALISI DEI PERSONAGGI:
• PRINCIPALI: Hans, Konradin.
• I SECONDARI PIÙ IMPORTANTI: I genitori di Hans e quelli di Konradin, i compagni di scuola.
TEMATICA (GLI ARGOMENTI E I PROBLEMI FONDAMENTALI TRATTATI NEL LIBRO): Il libro affronta un problema ormai abbastanza remoto, che però non dobbiamo dimenticare: la Seconda Guerra Mondiale. Dobbiamo tenere sempre presente questo evento per ricordare i suoi orrori e le sue ingiustizie e per non ripetere fatti di questo genere in futuro.
VISIONE DEL MONDO, DELLA VITA E IDEALI EVIDENZIATI NELL’OPERA: All’inizio del romanzo, Hans è piuttosto solo, non ha un vero amico, perciò vive quei primi mesi in modo molto più frivolo e disinteressato (soprattutto per quanto riguarda i suoi studi). Quando poi Konradin arriva nella sua classe, il protagonista decide di “farsi notare” da quell’esponente così importante dell’aristocrazia tedesca, così comincia a partecipare attivamente alle lezioni e riesce nel suo intento: poco tempo dopo, infatti, i due ragazzi diventano inseparabili.
L’autore tende così a mettere in guardia le persone dai terrori del nazismo ed esalta un valore, l’amicizia, in modo particolare.
SINTESI DI UN EPISODIO PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVO E MOTIVO PER CUI LO GIUDICHI TALE: Secondo il mio parere l’ultimo capitolo è quello più significativo e sorprendente.
L’autore narra che, circa trent’anni dopo che si era trasferito in America, gli giunge una lettera in cui si chiedevano fondi per il Karl Alexander Gymnasium (la scuola che aveva frequentato in Germania). All’epistola era allegato anche un opuscolo con tutti i nomi dei caduti della scuola. All’inizio Hans, leggendo i nomi dei suoi compagni, costata che, su quarantacinque alunni, trentasei erano morti. Solo per due di loro non prova pietà: Bollacher e Schulz: prima che lui partisse per l’America, gli avevano mandato una lettera intimidatoria (Hans è ebreo e loro erano di idee naziste). Per qualche minuto cerca di “saltare” tutti i nomi con la lettera ”h” ma poi cede e, con molto stupore, legge: ” Von Hohenfels Konradin, implicato nel complotto per uccidere Hitler. Giustiziato.”
ANALISI DELLO STILE DELL’AUTORE: L’autore ha adottato, per il suo romanzo, un tipo di scrittura molto semplice e comprensiva che comunque presenta un immancabile tocco di classe, rendendo così questo volume estremamente fine e suggestivo.
Data la perfezione con cui è scritto questo libro, il romanzo è stato più volte abbondantemente lodato da grandi critici letterari di America ed Europa.
INTERESSE CHE IL LIBRO HA SUSCITATO O MENO IN TE, MOTIVANDO LA RISPOSTA: Ritengo che questo sia un libro scritto in maniera eccellente e completamente comprensibile a tutti (a parte qualche parola tedesca). Le suggestive descrizioni di Fred Uhlman rendono gli ambienti narrati così reali che, mentre leggevo, mi sembrava di avere davanti quegli splendidi paesaggi. Nei libri che ho letto non vi ho mai rilevato descrizioni così realistiche e, allo stesso tempo, scritte con termini semplici, facilmente assimilabili e comprensibili.

Michela Simoncini
I F Ulisse Dini
‘97/’98

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