Platone e la sua concezione dell'anima

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

Secondo Platone, la realtа si divide in due parti. Una parte и rappresentata dal mondo sensibile, in cui tutto scorre e di cui possiamo ottenere una conoscenza approssimativa attraverso i sensi, l’altra invece и costituita dal mondo delle idee, eterne e immutabili, che possiamo conoscere usando la ragione.
Allo stesso modo anche l’uomo и formato da due parti: abbiamo un corpo legato al mondo sensibile che scorre come ogni cosa di questo mondo; ma abbiamo anche un’anima immortale che puт contemplare il mondo delle idee.
L'anima soltanto conosce le idee, e seguendo la teoria de "il simile conosce il simile", come le idee sono invisibili, anche l'anima lo и, all'incontrario del corpo che и visibile e immerso nel mondo sensibile.
Inoltre per essere veramente “libera” l’anima deve svincolarsi dalla prigionia del corpo che viene sentito come incompleto e insignificante.
L’anima и principio di vita per sи stessa e per il corpo, mentre quest’ultimo senza l’anima sarebbe inanimato. L’anima и il soggetto della conoscenza e conosce veramente quando interrompe i contatti con il corpo, ossia dopo la morte. Il corpo и dunque solo sorgente d’illusione e d’orrore, a causa dei sensi. Perciт l’anima deve purificarsi dal corpo mediante la conoscenza e aspirare a separarsi definitivamente da esso dopo la morte.

Per Platone il vero filosofo и colui che ama la veritа e non insegue l'opinione. La veritа и conoscenza suprema; l'opinione, per contro, и quella conoscenza che deriva dalla comprensione dei soli fenomeni sensibili, i quali sono soggettivi. Vi и infatti una netta differenza tra un uomo che ama le cose belle (l'opinione) e un uomo che ama invece la bellezza in sй (la veritа). Per il primo la bellezza rimane un'esperienza soggettiva, il secondo raggiunge la vera conoscenza del bello in quanto ne considera il concetto puro e universale.

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