Le principali teorie sull'universo

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Testo

TEORIE SULL’UNIVERSO

Universo Platonico dal “Timeo”

Divino Artefice: Demiurgo aveva a disposizione

Le idee= modelli archetipi
La chora (necessità)= materia indistinta

Demiurgo plasma la chora tenendo a modella le idee, formando le cose.

Es: l’universo
Per formare l’universo il Demiurgo tiene a modello le idee dei solidi regolari

Da questo si trae che il cosmo platonico è
• Omogeneo (senza distinzioni qualitative tra le sue parti di materia)
• Geometrizzato (creato a modello dei solidi regolari, che sono figure geometriche)

Universo Aristotelico-Tolemaico

È formato da sette cieli (otto cieli per Tolomeo)
Nel 1 Cielo si trova la terra, centro dell’universo
Nel 2 Cielo si trova la luna
Negli altri 5 cieli ci sono le stelle
Il 7 cielo è detto cielo delle stelle fisse

• Disomogeneo perché è formato da diversi elementi
o Etere (materiale cristallino) nobile, perfetto, dal cielo lunare al settimo cielo)
o Quattro elementi (terra, aria, acqua, fuoco) nella zona sublunare

• Gerarchizzato perché il mondo sovralunare è perfetto e il mondo sublunare è imperfetto
o Il mondo sovralunare è perfetto perché è fatto da etere. L’etere è dotato di moto circolare che, non avendo né inizio e né fine, rende eterna e incorruttibile la zona
o Il mondo sublunare è imperfetto perché è formato dai quattro elementi. Questi hanno moto rettilineo, quindi hanno inizio e fine, percio’ imperfetti, perché corruttibili

• Finito nello spazio

• Geocentrico

Universo Copernicano “dal de revolitionibus orbium caelestum”

A differenza di Aristotele, Copernico pone il sole al centro dell’universo e la terra, con gli altri pianeti, gira intorno ad esso; la luna, invece, gira intorno alla terra. Inoltre il cosmo copernicano è omogeneo, quindi non esistono distinsioni tra le sue parti; è possibile studiare tutto l’universo con una sola fisica. Dal sistema aristotelico conserva l’esistenza di un centro dell’universo e la finitezza all’8 cielo delle stelle fisse. Nella prefazione del “de rivolutionibus orbium caelestum” Andrea Osiander, un pastore luterano, afferma che la teoria copernicana è solo un’ipotesi matematica, non fisicamente possibile, creata per semplificare lo studio del moto dei pianeti.

Universo di Tico Brahe

Brahe scopre una “stella nova”, un nuovo corpo celeste. Ciò dimostrava che anche nei cieli vi sono i fenomeni di generazione e corruzione. Inoltre Brahe contraddice la natura cristallina dei cieli sovralunari grazie all’osservazione delle stelle comete. Secondo Aristotele le stelle comete sono vapori terrestri presenti nel cielo sublunare. Secondo Brahe sono stelle che si muovono nei cieli sovralunari, e se i cieli sovralunari fossero fatti da etere, le stelle altererebbero la natura cristallina di questo materiale. Egli Adotta anche un altro metodo per contraddire la natura cristallina dei cieli: siccome la luna gira intorno alla terra e la terra gira intorno al sole con tutti gli altri pianeti, le orbite di questi corpi celesti si intersecherebbero e si infrangerebbe l’etere di cui ne sono composti i cieli.

Universo di Keplero

Keplero afferma che le orbite che i pianeti descrivono sono ellittiche non circolari, e il sole è uno dei due fuochi. Sostiene la teoria platonica (dal timeo) che ogni pianeta ha in sé inscritto uno dei cinque solidi regolari (Saturno, cubo; Giove, tetraedro; Marte, dodecaedro; Terra, icosaedro; Venere, ottaedro).

Universo di Giordano Bruno

Bruno sostiene la rivoluzione copernicana dell’universo, ma ne afferma, a differenza di Copernico, l’infinità, con l’aiuto della proporzione tra causa ed effetto. Infatti Bruno sostiene che Dio, essendo infinito, non può aver creato qualcosa di finito.
Per Bruno nell’universo ci sono infiniti mondi, soli innumerabili, infiniti centri, quindi è eccentrico.
All’interno dell’universo gli opposti coincidono (vedi Eraclito): l’universo non ha centro, né alto e né basso, perché tutto dipende dal modo di guardare.

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