G. Galilei

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

Galileo Galilei
Nasce a Pisa il 15 febbraio 1564 e muore nel 1642. Appartiene alla media borghesia. Si iscrive alla facoltà di medicina per volere del padre che pio abbandonerà. Galileo scoprì le oscillazioni del pendolo e fece molte altre scoperte. Quanto parliamo di Galileo Galileo parliamo di uno scienziato prima che filosofo, che ha inventato il cannocchiale, e ha legato il suo nome alla difesa della teoria copernicana. L’opera dove raccoglie le sue scoperte è “ Si de reus nuncius”. Nel 1632 venne convocato dal papa e invitato a rivedere la sua posizione. Dopo questo processo, nel 1633 fu costretto ad abiurare. Galileo difendeva l’autonomia della scienza e rifiutava ogni principio di autorità. L’autorità porta all’imposizione in qualsiasi campo e nel campo scientifico essa limita la ricerca che è alla base del progresso. Dice Galileo che se appoggiamo l’autorità ostacoliamo il processo scientifico andando così a deliggittimare l’umanità che non trarrà beneficio. Come uomo di fede però rispetta Dio. Dio ha creato sia la natura sia la bibbia. La natura è una creatura di Dio e diventa dunque la testimone di Dio che attraverso essa si realizza. La bibbia esegue invece i slettami di Dio testualmente. Non possiamo credere che esiste una verità di fede e una di ragione, secondo Galileo. Egli non crede nella teoria della doppia verità: ciò che è scritto nella natura non deve essere per forza scritta nella bibbia. La bibbia diventerà l’arbitro delle questioni religiosi, la natura di quelle naturali. La Chiesa non può ostacolare il processo scientifico.”Rivediamo l’interpretazione della sacra scrittura perché solo così potremo risolvere i contrasti tra la bibbia e la verità scientifica”, disse Galileo. Lui polemizza contro gli aristocratici. I filosofi naturalisti non sono contro Aristotele ma contro gli aristotelici perché la scienza si è evoluta e dunque la nostra critica non va rivolta ad Aristotele ma contro chi nega il progresso della scienza, per portare avanti l’autorità del loro maestro. (Il metodo di Bacone manca del processo matematico, presente invece in quello di Galileo, (si dovrebbe dunque fare prima Bacone, ma per potare avanti le questioni religiose abbiamo fatto prima Galileo). Galileo considera gli aristotelici discepoli infedeli, e sostiene che se Aristotele tornasse al mondo modificherebbe le sue tesi.
Scienze – Religione
In questo periodo non esiste più il rapporto tra fede e regione, ma si ha, come in Galileo, il rapporto tra scienze e fede perché l’umanesimo e il rinascimento pongono l’uomo al centro della scienza. Essa per condurre a termine la sua impresa si scontra contro la fede e la credenza. Si intende per fede però non il rapporto con Dio, ma con la scienza che si scontra con le posizione prese dalla Chiesa che considerava eretiche le posizioni prese da Galilei. Tanti pensatori hanno pagato con la vita le loro posizioni. Galilei come scienziato si scontra con la Chiesa e anche lui deve scendere a compromessi con l’abiura. La sua posizione è stata anche corretta perché da uomo di scienza aveva capito che la scienza aveva bisogno di prove. Lui passerà gli ultimi anni della sua vita in una villa con accanto la figlia. Nonostante la vista ben presto gli venne meno continuò a studiare. La scienza e la fede dovrebbero vivere autonomamente.
Metodo Sperimentale
Galileo viene considerato il padre della scienza moderna perché ha individuato il metodo della fisica ossia di quel procedimento che ha spalancato le porte ai maggiori progressi scientifici dell’umanità. Galileo articola il lavoro della scienza in due parti fondamentali: il momento risolutivo o analitico e quello compositivo sintetico. Il primo consiste nel risolvere un fenomeno, dividendolo nei suoi elementi semplici e poi formulando un ipotesi matematica sulla legge da cui dipende. Il secondo momento risiede invece nella verifica e nell’esperimento in modo tale che se l’ipotesi supera la prova essa verrà accettata e formulata in termini di legge; se non dovesse superare la prova verrà sostituita da un’altra ipotesi. Il metodo galileiano è detto anche induttivo e deduttivo. Infatti Galileo non sarà solo o prevalentemente induttivo, ne solo o prevalentemente deduttivo, ma tutti e due le cose insieme. Galileo pur non essendo un filosofo e pur non avendo proceduto ad una fondazione sistematica si è ispirato ad alcune idee di tipo filosofico: in primo luogo perché vede nel cosmo una struttura matematica, convalidando la dottrina platonica-pitagorica, in secondo luogo perché distingue tra proprietà oggettive e soggettive; è inoltre persuaso dall’uniformità dell’ordine naturale e in ultima analisi parte dal presupposto che l’uomo e Dio conoscono la verità con il medesimo grado di certezza, con la differenza che Dio le conosce intuitivamente e immediatamente, l’uomo invece la conquista progressivamente. Possiamo concludere con un giudizio di un noto critico: “ In Galileo non c’è conoscenza dell’assoluto, ma ci sono conoscenze assolutamente certe”.

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